Una Varese corsara riscatta il ko interno, e davvero incredibile, contro Cremona e passa alla Fruit Village Arena PalaBarbuto per 87-97 ai danni di una Napoli svagata, priva di senso d’urgenza all’inizio e nervosa, troppo, poi.

Vero, sugli scudi c’è la prestazione del solito Jaylen Hands, autore di 29 punti, ma il merito, quello vero, è di uno straordinario Matteo Librizzi, 21 punti e 3 canestri pesanti in momenti in cui Napoli ha provato a girare l’inerzia, con lo stesso Hands in panchina per problemi di falli.

Una Napoli incapace di tenere il primo passo avversario, annichilita dall’intensità difensiva degli uomini di Ioannis Kastritis, mani sempre attive, elettricità e reattività sconosciute fino a poco tempo fa.

I padroni di casa non si consolano né con i 23 punti (5/6 da 3) di Jacob Pullen, né con i 24 di un Erick Green che ci mette un po’ ad entrare in partita.

Decisamente troppo molle l’approccio degli uomini di Valli, quando vogliono svegliarsi è troppo tardi ed il match è saldamente in mano ai biancorossi.

 

CRONACA

Dopo un buon avvio ospite, Napoli si scuote subito con le invenzioni del suo leader; sono di Pullen i primi 5 punti partenopei, valgono il vantaggio (5-4).

Varese, dal suo canto, non demorde, stringe le maglie difensive e trova un controparziale di 6-0 (7-11).

L’altro grande beniamino locale, Zubcic, pone fine alla siccità offensiva dal perimetro, poi una magia di Green replica a due liberi di Hands scaturiti da un fallo antisportivo discutibile, ancora Zubcic sigla il sorpasso da sotto (14-13), Kastritis si gioca la carta Librizzi per riordinare la squadra.

Chi, invece, segna anche in totale disordine di coordinazione è Alviti, seconda tripla della serata e nuovo vantaggio ospite (14-16).

La partita impazzisce per un momento, si va da una parte all’altra senza soluzione di continuità e gli errori si sprecano, ne esce un 19 pari figlio del botta e risposta da 3 tra De Nicolao e Librizzi.

Tutto il talento di Hands inaugura l’ultimo minuto del primo quarto, prima la tripla da 9 metri, poi il contropiede con schiacciata; la guardia statunitense commette ingenuamente, tuttavia, il proprio secondo fallo e viene richiamata in panchina.

Nonostante tutto, i biancorossi toccano il massimo vantaggio con l’appoggio di Bradford, 20-26 al 10’.

Dopo oltre un minuto di errori da ambo le parti, Pullen sgasa in area, il suo sottomano non trova il canestro ma sì il rimorchio di Egbunu che scarica la palla nel canestro di pura rabbia.

Con il doppio lungo, Valli cerca di appropriarsi dell’area ma non riesce ad evitare alcune disattenzioni come quella che apre un’autostrada per l’appoggio facile facile di Assui, per il coach azzurro è troppo, time out (22-28).

Al rientro dalla panchina si rivedono Erick Green e Tomislav Zubcic, l’ex Siena trova il canestro pesante ma, ancora una volta, Librizzi replica, Pullen ristabilisce il solo possesso di distacco (28-31).

Senza Hands, ancora tenuto in panchina da coach Kastritis, è il giovanissimo numero 13 biancorosso a tenere alto il rendimento offensivo, altri 3 punti, stavolta a cronometro fermo, servono a ristabilire il +6; Napoli, invece, risente dell’assenza di Pangos.

Il massimo vantaggio viene ritoccato dal canestro dalla media di Alviti, poi Akobundu-Ehiogu piazza la stoppata a quote altissime su Totè, Mitrou-Long piazza il +11 dal perimetro, è fuga Openjobmetis che si corona con l’alley-oop tra Alviti e proprio Akobundu (28-41).

Non è finita, ancora Mitrou-Long sigla il +15 in lay-up, Varese vola.

Arriva, finalmente, un sussulto locale, Totè e Pullen confezionano un miniparziale di 6-0 (34-43); l’inerzia, però, non cambia padrone, Varese replica con Mitrou-Long e Akobundu per riportarsi a +12 (38-50), Pullen chiude il primo tempo dal perimetro.

Non cambia il panorama in avvio di ripresa, Assui trova la tripla del +12, Hands riporta il massimo vantaggio (43-58).

Napoli è disattenta e patisce l’intensità difensiva ospite, Green sblocca l’attacco dalla media ma i cambi puniscono ancora la retroguardia di Valli.

La gara s’innervosisce sul fallo tecnico chiamato a De Nicolao che, dopo l’antisportivo del primo quarto, comporta l’espulsione del capitano partenopeo; la bagarre offre a Napoli la possibilità di accorciare con Woldetensae e Zubcic (50-61).

Ma è la gara di Varese, Hands pesca il jolly del +17 (56-73), al 30’ però è 62-75.

I padroni di casa provano a riattivare il Fruit Village Arena – PalaBarbuto con Green, Librizzi dal suo canto mette ancora punti in cascina; l’Openjobmetis a tratti si piace, l’alley-oop Librizzi-Tyus offre uno sprazzo di spettacolo, l’ennesimo canestro pesante del talentino biancorosso e l’appoggio al tabellone di Hands hanno il sapore della sentenza (67-84) e obbligano Napoli al time out.

Coach Kastritis gestisce in maniera impeccabile i tempi della partita, quando Napoli inanella un break di 7-1, chiama subito il minuto di sospensione.

Hands sporca le sue percentuali ma non la capacità di spezzare i raddoppi, dai suoi vantaggi Varese crea e assicura il risultato, finisce 87-97.

QUI le statistiche del match

 

 

 

PAGELLE

Napoli

Pullen 7, Zubcic 5,5, Treier sv, Pangos 4, De Nicolao 5, Woldetensae 5,5, Saccoccia sv, Egbunu 5, Green 7, Totè 5, Mabor NE. All. Valli 4,5

Varese

Akobundu 6,5, Alviti 6,5, Mitrou-Long 7,5, Bradford 6, Tyus 6,5, Anticevich NE, Librizzi 8, Avvinti NE, Esposito 6, Assui 6, Fall NE, Hands 8. All. Kastritis 7,5

 

Nell’immagine Jaylen Hands, foto Ciamillo-Castoria

Elio De Falco