Secondo i ben informati, Gregg Popovich ha posticipato il suo ritiro pur di allenare Victor Wembanyama. Il talento generazionale alla sua prima stagione Nba non ha deluso le attese. Negli Stati Uniti si è parlato di una delle migliori stagioni di sempre per un rookie. Le prestazioni esaltanti non sono mancate, dal career high da 40 punti con New York al 5×5 con i Lakers da 27 punti, 10 rimbalzi, 8 assist, 5 stoppate e 5 rubate; alle due triple doppie da 16 punti, 12 rimbalzi e 10 assist a Detroit, e da 27 punti, 14 rimbalzi e 10 stoppate a Toronto. Nel complesso, ha fatto registrare 43 doppie doppie, 11 partite da 30 o più punti, e soltanto 3 volte non è andato in doppia cifra. In un anno Wembanyama ha collezionato oltre 1500 punti, 250 stoppate e 100 triple, riscrivendo la storia della Nba. Ma questo è anche un segno inconfondibile della sua autentica tridimensionalità sui 28×15.

Non stupisce che abbia vinto il premio di rookie dell’anno all’unanimità, nominato primo da tutti i novantanove votanti tra giornalisti ed esperti. Per continuare a strabuzzarsi gli occhi, c’è da sapere che è diventato, sempre nella lega d’oltreoceano, il giocatore più giovane a registrare una partita da 20 punti e 20 rimbalzi (19 anni e 338 giorni); e il giocatore più giovane di sempre a realizzare una tripla doppia senza palle perse (20 anni e 6 giorni). Tutto ciò, nonostante lo scorso campionato sia stato negativo per San Antonio, arrivata penultima nella propria conference con un record da 22 vittorie e 60 sconfitte.

E allora per permettere a The Alien di continuare a crescere in un ambiente vincente, permettendo alla squadra di un avere un cammino più positivo, Popovich (che speriamo di rivedere presto in panchina) ha deciso di affiancargli un acerrimo nemico, da sempre ‘odiato’ dall’allenatore degli Spurs per le sue indubbie capacità. Ovvero, quel Chris Paul che non perde una stagione dal 2006/07, quando gli Charlotte Hornets ottennero un record di 39 vittorie e 43 sconfitte. Senza considerare, però, la stagione 2009/10, con sempre gli Hornets che conclusero il campionato con un record di 37-45, ma con Cp3 che giocò solo 45 partite a causa di un infortunio. Proprio per questo Point God è considerato un vincente, seppur nei suoi 19 anni di carriera ha raggiunto una sola volta le Nba Finals con i Phoenix Suns. E soltanto l’anno precedente, quello 2019/20, ha trascinato gli Oklahoma City Thunder ai playoff quando ogni agenzia di scommesse li quotava a 0,2%.

Il connubio in casacca neroargento tra il fenomeno francese ed il play veterano sta funzionando, perché arrivati ad un quarto circa della stagione regolare, San Antonio ha un record di 11 vittorie e 9 sconfitte, quindi sopra il 50%, occupando il decimo posto e ad un passo dai playoff. Inoltre, l’anno scorso gli Spurs hanno sperimentato molti diversi abbinamenti sui pick and roll con Wembanyama da bloccante. In questa stagione invece, Paul è stato il ball handler quando Wemby ha piazzato il blocco cinque volte più spesso di chiunque altro dei compagni di squadra. Ed ovviamente, si vedono anche i risultati. Infatti, risultano essere uno dei migliori duo sul pick and roll di tutta la Nba in questa stagione, producendo 1.09 punti per ogni azione. E il 23 e 25 gennaio prossimi, in occasione degli Nba Paris Games 2025, la coppia porterà il suo estro e le sue giocate all’Accor Arena. Dopo le Olimpiadi di questa estate, per Wembanyama sarà un’altra occasione per deliziare il pubblico parigino.

Giovanni Bocciero