Team USA rispetta i pronostici e si porta a casa la medaglia d’oro, la diciassettesima della storia olimpica, vincendo contro la Francia padrona di casa 98-87. Gli Stati Uniti, campioni olimpici per la quinta volta consecutiva, guidati da uno straordinario Steph Curry, hanno chiuso con il 58% (18/31) da due e il 50% (18/36) da tre, catturando 38 rimbalzi e smazzando 29 assist. La Francia, davanti ai suoi tifosi, chiude a testa altissima e si mette al collo la terza medaglia d’argento della sua storia, la seconda consecutiva. La squadra di coach Collet ha tirato con il 60% (25/42) da due e il 30% (9/30) da tre, con 33 rimbalzi totali.
LE PAGELLE
FRANCIA
Frank NTILIKINA 5: Parte nello starting 5, ma non ingrana e Collet lo lascia in panchina fino all’ultima sirena.
Nicolas BATUM 5,5: Presente a rimbalzo, anche offensivo, ma si prende troppi pochi tiri e la Francia ha bisogno dei suoi punti.
Andrew ALBICY SV Solo 2′ in campo.
Guerschon YABUSELE 7: Il migliore e il più pericoloso dei suoi, come in tutto il torneo olimpico. Dopo aver subito una stoppata clamorosa da LeBron, gli schiaccia sulla testa.
Isaia CORDINIER 5: Dopo le due ottime prestazioni ai quarti e in semifinale, non trova il ritmo in attacco e litiga con i ferri della Bercy Arena. Questa brutta prestazione non toglie le bellissime cose fatte vedere in tutto il torneo.
Evan FOURNIER 5,5: Molto discontinuo nel corso di tutta la partita, segna una tripla nel finale, ma i sette errori dal campo sono pesanti.
Nando DE COLO 6,5: Collet gli dà più minuti del solito e il play dell’Asvel mostra tutto il suo talento nonostante la carta d’identità.
Mathias LESSORT 5,5: Perde le battaglie sotto i tabelloni contro Davis e Adebayo e la Francia ne risente.
Rudy GOBERT 5: I 12′ in cui è stato in campo confermano ancora una volta il perchè Collet lo aveva lasciato in panchina nelle ultime due partite.
Victor WEMBANYAMA 7,5: Inarrestabile in attacco, dove segna da ogni posizione e in ogni modo. Gli Stati Uniti (e Curry) sono semplicemente di un altro pianeta.
Matthew STRAZEL 6: Segna una tripla di tabella nel primo quarto poi non rientra più, anche per l’ottima prestazione di De Colo.
Bilal COULIBALY 6: Mette molta energia da una parte e dall’altra, ma la sua giovane età gli fa fare anche letture sbagliate.
All. Vincent COLLET 7: La sua Francia non poteva fare meglio contro questa versione “aliena” di Team Usa. Una medaglia d’argento con un 50% d’oro per la sua Francia.
USA
Stephen CURRY 9: Non ci sono parole per descrivere quello che ha fatto anche in questa finale. 24 punti con 8/12 dal campo e 4 triple consecutive negli ultimi 2′ quando la Francia era tornata sotto di tre.
Anthony EDWARDS 7: In quel poco che gioca, fa vedere delle cose bellissime sia in attacco che in difesa. Inspiegabile il poco minutaggio.
LeBron JAMES 8: La grandezza di questo giocatore è sempre più leggendaria. 14 punti e 10 assist per il Re che torna a vincere l’oro dopo 12 anni.
Kevin DURANT 8: Un’altra leggenda di questo Team USA indimenticabile. 15 punti che risultano decisivi nell’economia della partita, mai chiusa.
Derrick WHITE NE
Tyrese HALIBURTON NE
Jayson TATUM 5,5: L’unico neo di questa corsa all’oro degli USA. Il poco minutaggio e il tanto tempo in panchina non gli permettono di prendere ritmo.
Joel EMBIID 5,5: Non è la sua serata e Kerr, giustamente, gli preferisce Davis e Adebayo sotto i ferri.
Jrue HOLIDAY 6,5: Come al solito le sue statistiche non rappresentano quanto sia fondamentale Holiday in ogni squadra.
Bam ADEBAYO 6: La brutta prestazione di Embiid lo fa entrare per dare fiato a Davis, facendo il suo sotto i tabelloni.
Anthony DAVIS 7,5: Un muro. 4 stoppate e 9 rimbalzi in 19′ per il lungo dei Lakers che è stato l’incubo peggiore di Lessort e Gobert.
Devin BOOKER 7: Uno scorer incredibile e nel primo tempo ne dà dimostrazione, mentre nel secondo alza il suo livello difensivo.
All. Steve KERR 7: Il suo beniamino che ha anche a San Francisco gli regala l’oro. Kerr avrà sempre bisogno di Steph nella sua carriera da allenatore.
Matteo Orsolan
Nell’immagine Steph Curry e Victor Wembanyama, foto FIBA