La Finale dei Giochi Olimpici è lo spettacolo più grande che il basket mondiale può offrire, le due nazionali più forti sul globo con i migliori giocatori in campo che si affrontano nella partita più importante delle proprie carriere e della propria storia. I palcoscenici però, si sa, bisogna saperseli conquistare e prendersi gli applausi del pubblico non è mai facile, soprattutto se si tratta non solo del proprio ma anche di quello avversario.
Steph Curry ne sa qualcosa, sa come conquistare gli occhi di tutti e prendersi la scena dimostrando a tutti perchè viene considerato tra i migliori giocatori di pallacanestro nella storia. La Francia con più di 2 minuti e mezzo da giocare si trova sul -3, 79-82 il risultato, vantaggio praticamente annullato da -11, ancora 150 secondi e passa da giocare, pubblico e inerzia della partita dalla propria parte, sembra proprio l’inizio di un finale incredibile, cinematografico e da raccontare ai posteri, “grandiosa impresa contro gli Stati Uniti, Francia campione olimpica”.
Nessuno però aveva fatto i conti con Stephen Curry, fino a quel momento solo 12 punti e 4/8 da tre, non sembra la serata incredibile fatta registrare contro la Serbia, stasera sembra più umano. Ma è proprio nel momento più difficile che i campioni prevalgono e fanno capire perchè sono considerati tali. Curry segna una tripla, poi un’altra ancora, la Francia non molla, e allora per chiudere definitivamente i conti decide di segnare un canestro strabiliante, doppiato da due avversari tira andando all’indietro, da quasi un metro lontano dall’arco dei tre punti, e segna un’altra tripla straordinaria.
Ma la Francia torna di nuovo sotto di 6, ci vuole la mazzata decisiva, ecco allora la tripla nuovamente del +9 a poco più di 30 secondi dalla fine, Booker poi mette la ciliegina sulla torta in contropiede, finisce 87-98, 12 degli ultimi punti di Team USA sono solo suoi, il ragazzo di Aron che ha il numero 4 sulle spalle e a marzo ha compiuto 36 anni, a 165 secondi dalla fine era il quarto miglior marcatore degli Stati Uniti, dopo 110 secondi il migliore con distacco, 24 punti con 8/12 da tre.
29 punti segnati nelle prime 4 partite, 60 punti segnati tra semifinale e finale, una media di 30 a partita con 8.5 triple a gara e il 62.5% dal campo e il 65.4% da tre. Semplicemente Stephen Curry.
Questa è stata una partita che ha segnato la fine di una generazione, quella di Lebron James, Kevin Durant e anche di Stephen Curry, bisogna essere felici di aver potuto assistere alla fine di questa epoca e ad una finale olimpica straordinaria. Oggi il basket è ancora degli Stati Uniti, ma ci vorrà solo del tempo prima di vedere podi olimpici diversi, intanto godiamoci questi momenti.
Photo: FIBA