Dall’Erzegovina alla Slovacchia, dalla lotta per la seconda fase della Seconda Lega ABA alla contesa per il titolo di campione nazionale di Slovacchia. Questa è la situazione di Ivica Radić, centro trentaquattrenne nativo di Almissa (Omiš), visto in Italia tra Cantù, Vanoli Cremona, Forlì, Reyer Venezia, Fortitudo Bologna, Véroli e Reggio Calabria, nuovo acquisto dell’Inter Bratislava in Slovacchia.

Dopo avere avviato la stagione con lo Široki Brijeg, con sole quattro partite disputate tra Seconda Lega ABA e campionato nazionale di Bosnia Erzegovina, Radić, che in carriera ha anche giocato per Zadar, Split, Alkar, Kvarner e Zagreb in Croazia, è stato ingaggiato dalla terza forza del campionato nazionale slovacco e prima in classifica nel gruppo B di coppa ENBL.

A disposizione di coach Aramis Naglić

All’Inter, Radić sarà a disposizione di Aramis Naglić, allenatore nativo di Fiume (Rijeka) dalla lunga esperienza in Europa, caratterizzata in particolare da una stagione molto positiva alla guida dello Zadar in Lega ABA nel 2017-2018, noto per una spiccata attenzione a difesa e gioco interno.

Impegnato anche come selezionatore della nazionale della Slovacchia, Naglić, altresì apprezzato per i titoli vinti da giocatore con lo Zadar e con la Jugoplastika di Spalato di Toni Kukoč, Dino Rađa, Duško Ivanović e Žan Tabak (che ha allenato Radić in Polonia al Sopot e alla Zielona Góra), ha dunque identificato in Radić il profilo più adatto per restare competitivo su due fronti.

Terza in Slovacchia, prima in Europa

Attualmente, l’Inter è terza in classifica nella Ekstraliga slovacca con un bilancio di quattordici successi ed otto sconfitte, a quattro vittorie di distacco dal Levice capolista contro il quale, lo scorso fine settimana, la compagine di Bratislava ha perso, in trasferta, uno scontro diretto.

In Coppa ENBL, invece, la nuova squadra di Radić ha praticamente messo in cassaforte il primo posto con un ruolino di marcia perfetto, caratterizzato da sette successi in altrettanti incontri disputati contro avversari del calibro di Bamberga, Legia Varsavia, Dinamo Bucarest e Brno.

Matteo Cazzulani

Nella foto: Ivica Radić. Credits: Pallacanestro Cantù