C’è una sola squadra al comando della Liga Endesa e quella è la Lenovo Tenerife. La vittoria netta su Valencia arriva in concomitanza con il colpaccio di Badalona nel derby della metropolitana di Barcellona e lancia gli uomini di Txus Vidorreta da soli in vetta.

 

REAL BETIS – CASADEMONT ZARAGOZA 67-83

Nel segno di Justinian Jessup. Con 21 punti della propria guardia titolare Zaragoza dà continuità all’impresa fatta contro il Real Madrid e sbanca il Municipal de San Pablo portandosi attualmente fuori – per classifica avulsa – dalla zona retrocessione. Una giornata di gloria per gli uomini di Porfirio Fisac, capaci di annullare le velleità di un Betis in cui Evans (12) è in tono minore e Tsalmpouris (14+11r) è l’unico a tentare davvero di tenere in piedi i suoi.

Tra i padroni di casa pesano le assenze di Pozas e Gerun, le rotazioni corte fanno sentire la loro influenza in un quarto periodo in cui il Betis segna appena 5 punti.

 

MONBUS OBRADOIRO – UNICAJA MÁLAGA 86-87

Málaga soffre le pene dell’inferno per portarsi a casa la posta in palio sul parquet del Fontes do Sar e prevale sui padroni di casa dell’Obradoiro dopo un finale che – tra errori inaspettati ed infiniti check all’instant replay – ha messo in allerta tutti i reparti di cardiologia di Santiago de Compostela e della città andalusa.

Una gara che viaggia sul filo del rasoio che si conclude con appena un punto a separare la gioia dalla disperazione: l’Obradoiro, con la tripla impossibile di Scrubb, sogna di rimettere in piedi il match, dopo aver svoltato l’ultima pausa avanti di 4 punti e nonostante i problemi fisici di Westermann ed il quinto fallo di Bender, migliore dei suoi con 23 punti; gli uomini di Ibon Navarro trovano in Kendrick Perry (16) il miglior realizzatore, ma anche un Brizuela che paga inizialmente lo sforzo fatto in Nazionale, poi risorge nel momento più opportuno.

Málaga rischia di buttarsi via nel finale, tuttavia Guerrero spreca malamente le sue occasioni anche a cronometro fermo, infrangendo i sogni dei padroni di casa, ora risucchiati nella zona calda della classifica.

 

LENOVO TENERIFE – VALENCIA BASKET 94-78

300 vittorie in panchina per Txus Vidorreta, alla 600ma partita diretta in ACB. In premio la vetta solitaria ai danni di un Valencia probabilmente distratto dal doppio turno incombente in Eurolega.

La cura Scariolo sembra aver rivitalizzato Jaime Fernández, mattatore dell’incontro con 22 punti e 7 assist, ben supportato dal solito Shermadini (19); caso vuole che entrambi abbiano affrontato l’Italbasket nella finestra FIBA.

Valencia sparisce già nel primo quarto, Tenerife fa quel che vuole nel pitturato avversario e scava subito 10 punti di distacco che crescono fino ai 19 del 30’.

Mumbrù cerca risposte ma le trova solo dal giovane Josep Puerto, 13 punti per lui con 3/3 dal perimetro, e poco più.

Comanda la banda oronera.

 

BASQUET GIRONA – GRAN CANARIA 69-78 dts

Soffre, dannatamente, ma vince Gran Canaria. Serve un overtime agli uomini di Lakovic per passare a Fontajau, un supplementare al quale ci arrivano con una tripla sulla sirena di Albicy dopo un quarto periodo in cui Gasol (13) e compagni prendono il sopravvento e meriterebbero miglior sorte.

Dopo il 40’, però, Shurna (22) centra per due volte il bersaglio grosso e mette in cassaforte un successo che gli isolani stavano vedendosi sfilare tra le mani.

Sconfitta, quindi, per la coppia Aíto García Reneses – Marc Gasol; va però detto che i segnali di ripresa ci sono tutti, questa Girona è viva.

 

REAL MADRID – UCAM MURCIA 93-57

Veni, vidi, vici. Il Real Madrid archivia in tempo zero la pratica Murcia grazie ad un ritrovato Poirier (19) ed aggancia il Barcellona al secondo posto.

Gli ospiti non entrano mai in partita, superati in tutto e per tutto da una squadra che – dicono alcuni insiders – non avrebbe del tutto accantonato la suggestione Campazzo sul mercato, anche se l’operazione dovrebbe svilupparsi con l’anno nuovo.

Assente per infortunio Yabusele, il front court del Real ritrova un solido Petr Cornelie, 10 per lui, ma anche un Musa (14) che non disdegna l’adattamento ad ala forte.

 

SURNE BILBAO – CARPLUS FUENLABRADA 109-82

Come uscire dalla crisi, lezione 1.

Bilbao dimentica la striscia di 4 sconfitte consecutive schiantando la malcapitata Fuenlabrada già dai primi minuti disputati al Miribilla. 24-14 il primo quarto, +14 all’intervallo lungo, titoli di coda.

Hakanson e Smith, 22 punti a testa, fanno la voce grossa; dall’altra sponda replica solo Okouo (18).

La corsa di Jaume Ponsarnau può ricominciare.

 

BAXI MANRESA – CAZOO BASKONIA 93-80

Il Baskonia inciampa al Nou Congost al cospetto di una Manresa che ha ancora attaccato il cartello “Lavori in corso”. Ormai fuori dal gruppo Bortolani tra i biancorossi, su di lui c’è l’attenzione di tante squadre italiane, tuttavia il giocatore vorrebbe restare all’estero (e diciamo che glielo auguriamo sinceramente…).

A prendersi la scena è un figliuol prodigo che risponde al nome di Frankie Ferrari: al suo ritorno lo statunitense scrive 23 punti sul referto rosa e riporta l’entusiasmo perduto. Certo, questa non è la Manresa della Monekemania, ma la versione brutta ed informe delle prime 7 gare di questa stagione nemmeno poteva corrispondere al vero.

I baschi (Thompson e Kotsar migliori realizzatori con 13 punti) pagano la poca precisione al tiro, giornata storta per Markus Howard, e crollano nel quarto periodo.

 

JOVENTUT BADALONA – BARCELLONA 82-79

Stazione Gorg, metropolitana di Barcellona.

Per 10 secondi, 10 interminabili secondi, i rumori che giungono attutiti dall’esterno s’interrompono, ammutoliti dalla palla persa di Guillem Vives.

Tensione. Il popolo della Penya sa che lunedì vedrà i “culers” per strada, in ufficio, al bar. Il secondo tempo è stato un crescendo dei ragazzi di Carles Durán, una rimonta strappata centimetro dopo centimetro nonostante dal perimetro (4/22; 18%) il canestro appaia con i bordi sfocati. Ribas (16), Tomic (16) e Parra (14) hanno spinto profondendo tutto lo sforzo possibile.

10 secondi, tutto lì, palla nelle mani di Higgins…

Il resto accade in più tempo, ma le lancette viaggiano veloci. Un boato scuote le fondamenta del Palau Olimpic, la distanza non riesce più ad attutire i decibel che salgono di colpo, i vetri delle porte di entrata alla stazione tremano, la Penya vince il derby, il Barça perde la vetta.

Non è bastato un buon Vesely (14) a Jasikevicius, era la serata del riscatto per una Badalona che cerca ancora una propria via dopo un inizio stentato.

 

COVIRAN GRANADA – RÍO BREOGÁN 80-70

Granada si fa forte tra le mura amiche e coglie il quinto successo stagionale in otto partite, un bottino di tutto rispetto per una neopromossa.

La matricola terribile di Pablo Pin mette la freccia nel finale di primo quarto con un break di 10-0 spinto soprattutto da Alex Renfroe, doppia doppia da 13 punti e 10 assist, e Niang, 15 punti e 7 rimbalzi per lui.

Gli ospiti provano a replicare dopo l’intervallo lungo ma lo sforzo di Bamforth (14) e compagni è insufficiente a rimettere in discussione una gara che gli andalusi hanno potuto gestire a piacimento.

 

L’MVP DI BM: JAIME FERNÁNDEZ (LENOVO TENERIFE)

Non è la punta di diamante della squadra di Txus Vidorreta, tuttavia il rendimento altalenante di Fitipaldo e la fisiologica autonomia limitata di Marcelinho Huertas gli lascia sufficiente spazio per esprimersi.

Partito in sordina, il ragazzo scuola Estudiantes aveva già dato l’impressione di esserci a Pesaro con la Nazionale, decisivi i suoi 28 punti per la vittoria della Roja sugli azzurri di Pozzecco.

Nel giorno in cui gli oroneri superano un esame complicato come quello di Valencia, Jaime fattura 22 punti e 7 assist, subisce 6 falli ed è il leader che anche gli avversari non si aspettavano.

Occhio alla sua crescita.

 

L’UNDER 22 DI BM: JOEL PARRA (JOVENTUT BADALONA)

Da un vivaio straordinario all’altro, non a caso tra le due tifoserie c’è una profonda amicizia. Dalla scuola Estudiantes esportata altrove di Jaime Fernández al talento coltivato e lanciato in prima squadra dalla Penya.

Joel Parra ha appena 22 anni, eppure sembra già un veterano, se ne facciamo una questione di presenze e di volte in cui si è reso protagonista. Contro il Barça fatica anche lui (1/6) dal perimetro, tuttavia eccelle in tutto il resto, facendo valere la propria fisicità in prossimità del canestro, anche nella propria metà campo.

 

IL QUINTETTO DI BM

Playmaker: Jaime Fernández (Lenovo Tenerife), 22 punti e 7 assist vs Valencia
Guardia: Justinian Jessup (Casademont Zaragoza), 21 punti vs Real Betis
Ala Piccola: Santi Yusta (Casademont Zaragoza), 18 punti vs Real Betis
Ala Grande (Ala Pivot): John Shurna (Gran Canaria), 22 punti e 6/10 T3 vs Girona
Pivot: Giorgi Shermadini (Lenovo Tenerife), 19 punti ed 8 rimbalzi vs Valencia

LA TOP 5 DI BM

Jaime Fernández (Lenovo Tenerife)
Frankie Ferrari (Baxi Manresa), 23 punti, 5 assist e 5 recuperi vs Baskonia
Alex Renfroe (Coviran Granada), 13 punti e 10 assist vs Breogán
John Shurna (Gran Canaria)
Giorgi Shermadini (Gran Canaria)

 

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Elio De Falco