In questi giorni di EuroBasket 2022, sta tenendo banco la questione legata agli arbitraggi. Situazioni delicate sono capitate in Turchia-Georgia e anche in Lituania-Germania.
Dopo il fatto avvenuto proprio in Lituania-Germania, in cui alla squadra baltica non è stato assegnato un tiro libero e il ricorso poi fatto a fine partita è stato rigettato dalla FIBA perché arrivato fuori tempo massimo, ha fatto imbestialire i tifosi.
Nella giornata di ieri fuori dal palasport di Colonia, dove si gioca il girone B, un simpatico tifoso lituano ha esposto un cartellone di protesta che recita:
“FIBA per favore basta con la guerra nel basket. Riprendete gli arbitri di EuroLeague e lasciate che i migliori giocatori competano sotto il controllo degli arbitri migliori e più esperti.
Rispettate i tifosi di basket di tutti i paesi”.
Va sottolineato che la scelta da parte della FIBA di non utilizzare gli arbitri di Euroleague è solo un effetto della “guerra” (termine improprio e discutibile visti i tempi in cui viviamo) tra la massima autorità del basket mondiale e l’organismo privato fondato dai principali club europei. ECA. non è unilaterale e decisa da quest’ultima. Uno scontro che dura da quando nacque Euroleague nel 2000, che coinvolge vari e delicati aspetti (i calendari troppo fitti e l’utilizzo dei giocatori dei club di Euroleague durante le finestre per le Nazionali, sono i punti chiave e più caldi della discordia, oltre a quelli economici): un conflitto che non è unilaterale da parte di FIBA, in quanto in tutti questi anni, nessuno dei due organismi ha mai fatto un passo verso l’altro. Solo negli ultimi tempi si è mosso qualcosa tra le parti che si spera possa portare ad un avvicinamento tra le due contendenti (come sarebbe auspicabile ed interesse di tutti) ma il vuoto di potere attuale all’interno di ECA, dopo che i club fondatori hanno destituito lo storico CEO Jordi Bertomeu, ha messo tutto in stand-by. La speranza è che la discussione tra FIBA ed ECA possa ripartire prima possibile e soprattutto che siano trovati velocemente i punti d’intesa.