La finale di Serie A2 è alle porte, questa sera prenderà il via la sfida tra Rimini e Cantù per decretare la seconda promossa in Serie A dopo Udine. È arrivato dunque il momento per trarre le conclusioni sulla stagione che sta per chiudersi. Tutto il meglio e il peggio del secondo campionato stagione.
IL MEGLIO
RIMINI
Che fosse una squadra solida si era capito sin dall’inizio, ma la resilienza dimostrata da Rimini è stata da grande gruppo. Nonostante momenti difficili causati dagli acciacchi fisici e da un calo fisiologico, l’RBR ha saputo mantenere la testa della classifica, mostrando carattere, identità e profondità di rotazione. Dell’Agnello ha trovato la chimica giusta e ha raggiunto la finale come testa di serie numero uno.
CIVIDALE
Non era un fuoco di paglia. Dopo un girone d’andata brillante, la UEB ha chiuso la stagione regolare confermando la propria solidità. I giovani crescono (Ferrari e Marangon su tutti), Lamb ha dato imprevedibilità e Pillastrini ha gestito con esperienza ogni fase del campionato. Ai playoff hanno pagato l’inesperienza e la lunghezza del roster, ma la stagione è comunque da incorniciare.
UDINE
Dopo un avvio all’inseguimento di Rimini, l’Apu ha trovato il passo giusto nella seconda parte di stagione ed è riuscita a mantenere la vetta incontrastata. Vertemati ha plasmato una squadra concreta, che sui due lati del campo si è rivelata la migliore di tutto il campionato. Gli innesti di Pullazi e Pepe hanno sicuramente arginato la questione infortuni e aumentato anche la qualità.
CANTU’
In questa lista non può non figurare l’altra finalista che, seppur con qualche inciampo durante la stagione, è riuscita a raggiungere nuovamente la finale. Le pressioni sulla squadra e sul coach erano e sono tante, ma le qualità e l’esperienza non mancano.
IL PEGGIO
ORZINUOVI
Se in campo le cose sono andate male, fuori dal parquet la situazione è sembrata spesso fuori controllo. Una stagione da dimenticare: cambi continui (allenatore, GM, giocatori chiave), scelte discutibili e un’identità mai trovata. Neanche l’ottimo Jazz Johnson è riuscito a salvare una barca che ha imbarcato acqua fin dall’inizio. La salvezza è comunque arrivata in regular season ma ci si aspettava ben altro.
PIACENZA
Un’annata da incubo. Il progetto Assigeco si è inceppato fin da subito, e l’impressione è stata quella di una squadra mai realmente competitiva. Nessun elemento su cui costruire davvero, troppe sconfitte pesanti e una retrocessione ormai inevitabile. Serve ripartire da zero, con idee chiare e progettualità.
VL PESARO
Da Pesaro ci si aspettava certamente una stagione diversa, non interrotta bruscamente ai play-in non con così tante difficoltà incontrate lungo il tragitto. Certamente l’ambientamento con un campionato nuovo, soprattutto in uno così competitivo come quello di quest’anno, è sempre uno scotto da pagare, ma sulla carta la VL aveva la struttura per poter reggere il colpo. Così non è stato e dunque ci si aspetta una ripartenza migliore la prossima stagione.
PAGELLONE FINALE BM
Squadra | Voto |
---|---|
RivieraBanca Basket Rimini | 8,5 |
Apu Old Wild West Udine | 9 |
UEB Gesteco Cividale | 7,5 |
Acqua S.Bernardo Cantù | 8 |
Valtur Brindisi | 6,5 |
Real Sebastiani Rieti | 7 |
Wegreenit Urania Milano | 7 |
Unieuro Forlì | 6,5 |
Tezenis Verona | 6 |
Carpegna Prosciutto Pesaro | 5,5 |
Libertas Livorno 1947 | 6 |
Avellino Basket | 6,5 |
Flats Service Fortitudo Bologna | 5,5 |
Gruppo Mascio Orzinuovi | 4,5 |
Reale Mutua Torino | 6,5 |
Elachem Vigevano | 5 |
Ferraroni Juvi Cremona | 5 |
HDL Nardò Basket | 5 |
Sella Cento | 6,5 |
Assigeco Piacenza | 4 |
TOP 3 ALLENATORI DELLA STAGIONE REGOLARE
Sandro Dell’Agnello (Rimini)
Stefano Pillastrini (Cividale)
Adriano Vertemati (Udine)
IL QUINTETTO DI BM – STRANIERI
Justin Johnson (Rimini)
Anthony Hickey (Udine)
Lucio Redivo (Cividale)
Khalil Ahmad (Pesaro)
Tyrus Mcgee (Cantù)
IL QUINTETTO DI BM – ITALIANI
Grant Basile (Cantù)
Pietro Marini (Rimini)
Stefano Gentile (Milano)
Mirza Alibegovic (Udine)
Federico Mussini (Avellino)
QUI la classifica
QUI il prossimo turno
in foto (Ciamillo Castoria)
Alessandro di Bari