A 1:30 dalla fine Pistoia è avanti 85-82 nella sfida con Scafati, la squadra di Okorn si sta avviando a centrare una vittoria fondamentale sia in corsa salvezza che a livello di morale ambientale e non solo. L’infortunio di Akin ha messo in salita la partita per Scafati che però è riuscita a recuperare.
La sfida tra Scafati e Pistoia è sempre tanto sentita soprattutto per la rivalità tra le due tifoserie, quindi oltre che per la salvezza è una partita importante da qualsiasi punto di vista. Scafati a 90 secondi dal termine ha palla in mano, con Cinciarini in controllo, cercando di segnare per tenere vive le speranze di vittoria.
Durante l’azione dei gialloblu però, il raddoppio su Cinciarini di Pistoia non funziona e Pinkins, dopo aver penetrato, allarga per Paulius Sorokas che segna la tripla del pareggio (85-85). Nell’azione successiva, lo stesso lituano si trova a marcare Forrest, lo statunitense attacca, appoggia ma il pallone sembra star per uscire dal canestro.
L’aiuto di Pinkins però ha lasciato libero Kemp che con un semplice tap-in riporta Pistoia avanti 87-85.
Eccoci arrivati al “Momento del Weekend LBA“: 1 minuto dalla fine, 87-85, palla in mano a Scafati che da tre sta tirando con meno del 40%. L’azione di Scafati sta per volgere al termine, 7 secondi sul cronometro dei 24 e palla in mano a Sorokas a più di un metro dall’arco, marcato, ci vuole un miracolo per battere l’ottima difesa di Pistoia.
Il lituano dà la palla a Miaschi che sta arrivando dall’altro lato, il giovane italiano si trova quasi a centrocampo quando riceve la sfera, due palleggi per arrivare alla linea dei tre punti, intanto però Forrest ha recuperato e si è stampato davanti all’avversario gialloblu oscurandogli la via di passaggio.
Intanto i secondi passano, Miaschi prova ad eludere la difesa di Forrest con un allontanamento e un cambio di mano, ma niente, 5 secondi. A 4 secondi si trova a pochi centimetri dalla linea laterale, in questo momento con un altro paio di palleggi riesce a prendersi un pò di spazio sul lato sinistro, esattamente sul punto in cui l’arco diventa una retta perpendicolare alla linea di fondo. Forrest, per non commettere fallo, gli lascia un pò di spazio, il minimo per evitare qualsiasi contatto, 3.4 secondi.
Miaschi ha il tempo solo di fare un arresto a due tempi, cercando di non appoggiare nemmeno una piccolissima parte della sua scarpa sulla linea laterale e, poi, totalmente in fuori equilibrio, con l’inerzia del corpo che lo porta verso il fondo e il bacino girato di circa 45°, si alza per tirare…1 secondo. La parabola della sfera è perfetta e si appoggia dentro il canestro senza nemmeno sfiorare il ferro, 87-88 a 46 secondi dalla fine.
Sull’azione successiva Pistoia non riesce a segnare ma Maxhuni fa 0/2 ai liberi concedendo di nuovo ai biancorossi il sorpasso. Forrest dalla lunetta ha il ghiaccio nelle vene, 2/2 e 89-88 con 10.6 secondi alla sirena. Time-out Scafati.
A questo punto, tra i tanti giocatori esperti del roster gialloblu, molti si aspetterebbero che la palla finisca a Rob Gray, Andrea Cinciarini o Edon Maxhuni, tutti nati nel millennio precedente.
Cinciarini si prende il blocco di Pinkins e poi viene raddoppiato, Pinkins, libero, non viene quasi calcolato perchè in arrivo Silins a fermarlo e in aiuto Della Rosa. Federico Miaschi, invece, veloce come un anguilla e quasi dimenticato dalla difesa di Pistoia, esce fuori dalla linea dei tre punti in completa libertà.
Si ferma quasi ad un metro dall’arco, Cinciarini si gira e gli passa la palla: Miaschi aggiusta i piedi, prende la mira e tira. La sfera a spicchi tocca il secondo ferro ed entra nel canestro registrando la tripla dell’89-91 che mette la parola fine al match e, soprattutto, regala 2 punti a Scafati nella corsa salvezza che valgono tantissimo, togliendoli peraltro ad una diretta avversaria.

Gli altri quattro gialloblu che in campo completavano il quintetto corrono ad esultare, Federico Miaschi torna verso la panchina con lo sguardo in alto, sorridente come quasi sempre ci capita di vederlo, felice come un bambino, ma con la spensieratezza di chi in quel momento non ha paura di nessuno. Cinciarini fa petto e petto con lui, Pinkins idem, Rob Gray, con uno sguardo stupefatto e riconoscente, si avvicina a lui con la mano destra pronta a ricevere il suo cinque, non una ma ben due volte.
Silins sbaglia poi la tripla, suona la sirena e l’intera squadra di Scafati corre ad abbracciare Federico Miaschi, che chiude la sua partita con 20 punti e 5/8 dal campo, con due triple pesantissime di un ragazzo che fino ad un anno fa era in Serie A2 a giocarsi l’accesso ai playoff con Treviglio.
In campo a 10 secondi dalla fine c’era un classe 1994, uno del 1993, poi 1986 e infine 1998, la palla però è arrivata ad un 2000, a cui sicuramente non manca il coraggio e anche la qualità per il gioco del basket è di un certo livello.
In foto Federico Miaschi, dopo il tiro che è valso la vittoria per Scafati, di Ciamillo Castoria