Il presidente di Lega Basket, Umberto Gandini, è intervenuto durante il workshop “Meet The Best 2020 UnipolSai” e ha reso note le proposte per cambiare la Serie A partendo da un sistema di licenze.

Queste le sue parole: 

 “La stagione 2020-21 che doveva essere quella del rilancio ha perso molte delle sue caratteristiche. Il sistema delle regole, l’innalzamento o inasprimento delle condizioni per partecipare alla Serie A diventano materie per la stagione 2021-22, dove vorrei tanto vedere in essere un sistema di licenze perché il campionato di Serie A sia disputato da chi abbia determinate caratteristiche. Non parlo solo di regole economico-finanziarie che in una situazione come quella che stiamo vivendo sono state per forza di cose allentate per non strangolare le società, ma anche di criteri strutturali-organizzativi secondo i quali per giocare in Serie A non basti aver vinto la A-2 ma sia necessaria una struttura alle spalle che permetta a tutte le società di fare del professionismo, come siamo chiamati ad essere, in tutti i campi, nelle strutture, di comunicazione, nella gestione dei social, marketing”. 

Queste parole non hanno lasciato indifferenti i dirigenti delle squadre. Praticamente tutte si sono esposte a Il Corriere dello Sport, tranne Milano e Reggio Emilia. 

Queste le parole dell’amministratore delegato della Virtus Bologna, Luca Baraldi: 

“Assolutamente favorevole. Chi partecipa alla Serie A deve rispettare parametri di un certo tipo, sportivi ed economia. Vedremo quali saranno le regole di ingaggio, io penso che si debba partire dalla possibilità di patrimonializzare il valore dei giocatori. Far pagare il cartellino all’acquisto di un atleta significa anche capitalizzare il lavoro del settore giovanile e costruire su quelle basi. 
Esempio classico è l’Atalanta nel calcio. Tra i parametri da inserire, le strutture, la loro capienza e la capacità di sviluppare lo spettacolo sportivo. Poi bisognerebbe destinare una quota fissa ai vivai. E introdurre il criterio dei bacini.”

Queste quelle del presidente della Dinamo Sassari, Stefano Sardara: 

“D’accordo con Gandini, anche perché sono stato un promotore dell’idea. Nasce da una mia richiesta un anno e mezzo fa, ora Umberto dopo una riflessione l’ha fatta propria. Fino a quando non daremo un valore ai nostri titoli trasformandoli in licenze non potremo capitalizzare i club e rafforzarli economicamente.”

Queste quelle del presidente della VL Pesaro, Ario Costa: 

“Se si verificassero le condizioni esposte da Gandini, sarebbe il paradiso… credo che saremmo contenti! In Italia è faticoso abbandonare l’eccitazione per la retrocessione o la promozione: fa parte della nostra cultura sportiva. I grandi movimenti però si creano così: non dico la NBA, ma l’Eurolega. Potremmo avvicinarci a una gestione simile se le varie componenti si accordano. Non possiamo più perdere squadre a campionato in corso.” 

Queste quelle del direttore sportivo della Happy Casa Brindisi, Simone Giofré: 

“E’ una proposta molto interessante. Varrà la pena fare una discussione ampia, senza pregiudizi, potrebbe essere l’occasione per dare solidità ai club attraverso la patrimonializzazione di alcuni asset: penso ai Palasport. Noi e Cantù stiamo lavorando per un nuovo impianto: se viene concessa la gestione completa da parte del club, si avranno maggiori solidità e introiti. Brindisi è favorevole con una programmazione a lungo termine non per una soluzione temporanea dettata dall’emergenza.” 

Queste quelle del presidente della Reyer Venezia, Federico Casarin: 

“Quelle di Gandini sono valutazioni condivisibili, che vogliono portare ad una crescita del movimento. La situazione non è facile e saranno necessari ancora molti sacrifici. Ma proprio per questo avere una Lega con un’idea e un’identità forti sarebbe un messaggio importante per chi vuole investire nel basket.” 

Queste quelle del GM della Fortitudo Bologna, Marco Carraretto: 

“E’ giusto pensare, in ottica futura, a un campionato di A a cui possano accedere società veramente professionistiche. L’opzione di studiare un meccanismo di accesso alla categoria attraverso una serie di licenze merita di essere considerata.” 

 

Umberto Gandini: foto Ciamillo-Castoria