Carlo Recalcati è intervenuto a La Provincia di Como per parlare di questa stagione di Serie A, queste le sue dichiarazioni:
“Non può essere considerata una sorpresa che i club abbiano dei contagiati, così come che non possano contare sugli incassi del botteghino. Ma come si poteva pensare di riaprire i palazzetti con l’estate che se ne sarebbe andata e avrebbe favorito quella famigerata seconda ondata di cui a lungo eravamo stati messi in guardia? Ebbene come ci siamo preparati? Bisognava programmare una stagione transitoria, dicendo alle società di non svenarsi perchè non sarebbe retrocesso nessuno. Di predisporre i budget tenendo conto dei zero incassi, così da spendere solo quel che ci si sarebbe potuto permettere. Mentre ora questa stagione si rivelerà un bagno di sangue per troppi club. Si sarebbe potuto puntare su una divisione in conference, con graduatorie da stilare non in virtù dei punti conquistati bensì dalla percentuale di vittorie. Così chi partecipa alle coppe europee avrebbe potuto giocare meno partite in campionato rispetto a quei team alle prese solo con la Serie A ai quali ne sarebbero garantite di più. Dopodichè senza retrocessioni le si portava tutte ai playoff, con il più classici dei tabelloni. Così chi poteva permettersi di lottare per lo scudetto lo avrebbe comunque fatto, ma nel frattempo tutte le altre squadre avrebbero avuto un paracadute. Prendendo in atto che le partite verranno rinviate e sarà difficile recuperarle tutte, trasformiamo la classifica sulla scorta delle percentuali di vittorie-sconfitte al di là del numero di gare effettivamente disputate. Playoff per tutti, semmai accorciati e zero retrocessioni. Per salvare la stagione in una situazione di precarietà”