Una partita che avrà tolto decenni, non anni, di vita in riva all’Adriatico.

La VL Pesaro ritrova i playoff dopo un decennio, l’ultima volta aveva proprio un ex Napoli, Jumaine Jones, a guidarla in campo.

Ci riesce dopo aver inspiegabilmente provato a farsi male da sola, regalando ad una Napoli spensierata la possibilità di chiudere la stagione con un successo davanti al proprio pubblico.

Ad un Jones (20+9r) che si veste da eroe nei 40’, si aggiunge il canestro decisivo di Lamb che vale una stagione regolare cominciata con il piede più storto possibile e conclusa con un sogno per il quale nessuno, a novembre, avrebbe scommesso un centesimo.

LA CRONACA

La prima bella novità è la presenza in panchina di Gora Camara dopo le vicissitudini che ne avevano precluso l’attività agonistica nei mesi precedenti.

La VL parte con troppa tensione e subisce il parziale di 7-0 di un’avversaria che beneficia della mente sgombra di chi non ha più nulla da chiedere al campionato.

A farsi vedere è soprattutto Parks, migliore in questo primo scorcio di gara. Pesaro replica e pareggia subito, poi trova il vantaggio con Sanford in penetrazione (13-15).

Napoli non ci sta e replica e fissa il risultato sul 18-15 al 10’

La VL paga ancora lo scotto della posta in palio e subisce un ulteriore allungo dei padroni di casa che viaggiano sull’asse Velicka-Gudaitis e trovano il massimo vantaggio (25-17), tuttavia Doron Lamb è uno dei più abituati a partite da dentro o fuori e si rende protagonista della rimonta fino al -1 (25-24), segnando ed ispirando Jones.

Il sorpasso tarda ad arrivare, ma un canestro pesante di Moretti, tra i migliori dei suoi, vale il primo vantaggio di due possessi per Pesaro, mentre Buscaglia si prende gli applausi del pubblico per il debutto del giovane Simone Sinagra, cugino di Diego Armando Maradona Jr, oltre che tra i migliori prospetti messi in mostrad al vivaio partenopeo nei vari tornei internazionali disputati dall’Academy.

Al 20’ gli uomini di Luca Banchi sono avanti 34-36.

Ma non basta: Napoli ha ancora voglia di combattere e si riprende presto il vantaggio con un’altro parziale di 7-0 in apertura di ripresa e con Jones presto sanzionato con il suo terzo fallo.

Ma qui arriva l’altra bella notizia: dopo mesi di calvario, torna in campo Gora Camara, finalmente libero da quei problemi che l’avevano privato dell’idoneità sportiva. L’italosenegalese di proprietà della Virtus si fa apprezzare su entrambi i lati del campo e riporta in scia i suoi.

Pesaro ha uno spunto nel finale di terzo quarto con il risveglio di Delfino (tripla per lui) e Tambone, quest’ultimo autore di 4 punti che valgono il sorpasso, prima che Gudaitis fissi il parziale della frazione sul 56 pari dalla lunetta.

Pronti via del quarto periodo e Gudaitis forza il quarto fallo di Jones che viene prontamente richiamato in panchina da Banchi.

Napoli rimette il naso avanti con il gioco da 3 punti di McDuffie, presto rintuzzato dall’ottimo taglio sulla linea di fondo di Mejeris che inchioda la schiacciata.

In questo via vai di mini parziali, Pesaro sorpassa con Moretti, Gudaitis la ricaccia indietro e la difesa partenopea costringe Banchi a fermare il cronometro per vederci più chiaro ed evitare l’emorragia di palle perse dei suoi.

È ancora Jones, rientrato in campo, a dare il comando alla VL, ma ancora una volta è tutto effimero: tripla di Velicka per il 71-69.

Sembra finita, mentre le notizie da Trieste passano da lusinghiere a lugubri, ma Jones trova il pari praticamente dalla spazzatura, si va al supplementare.

Nei 5’ extra Pesaro chiama, Napoli risponde, riuscendo anche a rientrare dopo la tripla da 8 metri di Moretti con i liberi di Parks che punisce l’ingenuità di Delfino che ne invade il cilindro sul tentativo da 3.

Con l’orecchio teso all’Allianz Dome, la VL ricasca negli errori marchiani che ne hanno caratterizzato la gara.

Agli ultimi 16” si arriva con Napoli avanti di 1 dopo la tripla di Rich che castiga una palla persa tanto sanguinosa quanto inconcepibile di Tambone; le speranze biancorosse sembrano spegnersi quando Tyrique Jones sbaglia i due liberi ottenuti per fallo di Zerini, ma stavolta Napoli si allea involontariamente con un fallo in attacco senza senso di Parks.

Sono i secondi in cui c’è tutta una stagione, ancora un tiro sbagliato dalla VL carambola lì dove c’era l’uomo capace di vincere da protagonista una March Madness: tocco giusto, misura giusta, Lamb firma il vantaggio, 84-85, mentre Napoli butta via l’ultimo possesso.

Dopo 10 anni, Pesaro torna ai playoff.

Chapeau a Luca Banchi ed ai suoi ragazzi.

QUI le statistiche del match

 

Nell’immagine Doron Lamb, foto Ciamillo-Castoria

Elio De Falco