BOLOGNA – Domenica la Fortitudo Bologna è chiamata ad un impegno importantissimo per il proprio proseguo della stagione. Alle 17.30 all’UnipolArena affronterà l’Allianz Trieste.
Si tratta di un match che potrebbe addirittura dare la qualificazione alla Final Eight ai biancoblu. La Lavoropiù dovrà strappare il referto rosa e sperare anche in qualche risultato favorevole.
Il coach della Lavoropiù, Luca Dalmonte, ha parlato in conferenza stampa presentando l’impegno contro i biancorossi. 

“Ci aspetta una partita che ha tanti significati e motivazioni dal punto di vista dell’approccio. Sarà una gara contro una squadra con un’identità precisa figlia di un percorso tecnico pluriennale tra l’altro processando stagioni con diversi obiettivi. A Trieste hanno creato identità, risultati e cementando un gruppo solido. Per questo mi sento di fare tutti i complimenti a Trieste. Gioca una pallacanestro essenziale, di grande energia sia difensiva che offensiva che tende ad aggredire gli avversari sporcando le linee di passaggio. Ha doppi giocatori per ogni ruolo e questo permette loro di giocare per 40’ ad alta intensità. Ha atletismo sugli esterni e quindi sarà necessario avere cura della nostra esecuzione. Offensivamente è una squadra che ha in Fernandez l’uomo chiave per creare vantaggi. E poi nei reparto dei lunghi sono omogenei.
Da parte nostra sarà necessario limitare le loro qualità e cercare di andare a raschiare ed evidenziare le nostro di qualità.” 

La situazione infortunati? “Ad oggi dovremo avere due rientri che però vanno centellinati con attenzione. Si tratta di Matteo Fantinelli e Wesley Saunders. Verifichiamo giorno per giorno che tipo di performance potranno dare.
Banks oggi si è allenato. E anche qui si parla di una problematica che va gestita al meglio.” 

Come cambiano gli obiettivi della Fortitudo dopo questo periodo positivo? “Penso che il nostro obiettivo è sempre quello di giocare al meglio delle nostre possibilità. Oggi dobbiamo essere ancora ancorati all’unica palla a due che ci deve interesse che è la prossima. Voglio stare lontano dal pericolo di inciampare di guardare troppo avanti perché può essere dispersivo e fonte di distrazione.
Quello che conta è l’identità e l’organizzazione di tutti. Poco incide se c’è un’assenza o presenza. Fantinelli e Baldasso fanno entrambi parte di una rotazione di esterni e sono complementari tra loro quindi teoricamente è possibile immaginarseli insieme. Però prima bisogna sperimentarli sul campo prima.” 

In che cosa è consistita la “cura Dalmonte”. “È determinante la chiarezza e la semplicità nei rapporti. Perché sono la base per raggiungere un obiettivo. Non esiste la cura Dalmonte, ma esistono relazioni tra uomini che determinano il bevessero mio e dei giocatori.” 

La crescita di Totè è dipesa dall’assenza di Happ? “Assolutamente no. La sua crescita è dipesa solo da de stesso. Tra l’altro con il rientro di Cusin, ha giocato quasi solamente da 4. È in uscita? Io leggo e ascolto le considerazioni locali e quelli che vengono dall’isola.” 

Come valuta la crescita di Mattia Palumbo? “Cogliere l’opportunità è alla base della vita. Mattia è stato bravissimo in questo e a migliorare il suo status. Dovrà essere altrettanto bravo a mantenerlo per il prossimo futuro. È un investimento della società a lungo termine e quindi credo vado curato e accompagnato durante questo periodo.”      

Eugenio Petrillo