La nuova Serie A vedrà ai nastri di partenza anche la Scaligera Verona di coach Alessandro Ramagli, 20 anni dopo l’ultima volta. La squadra veneta ha l’obiettivo di salvarsi per riconfermare il massimo campionato ed aprire un ciclo ambizioso. Diverse le conferme volute dallo staff tecnico e portate a termine con la grande sapienza di Alessandro Frosini. Vediamo – nel dettaglio – la costruzione del roster veronese.
CONFERME ED ARRIVI
Come detto, la nuova Scaligera Verona ripartirà dalla conferma dello staff tecnico con un Alessandro Ramagli che guiderà ancora il team giallo-blu. In termini di giocatori le conferme principali sono per il nucleo che è stato protagonista in Lega Due: Rosselli, Udom, Johnson, Anderson, Casarin, Candussi. I nuovi arrivi sono da individuare soprattutto nei due playmaker italiani Imbrò e Cappelletti, giocatori affidabili e protagonisti a Treviso il primo e Udine il secondo. Gli stranieri arrivati alla corte del tecnico toscano sono Holman, Smith e Selden, con il giovane Ferrari. Sicuramente la curiosità è legata alla scelta di una regia italiana, anche se i due giocatori scelti dalla squadra veronese sono affidabili e di grande personalità. La potenzialità del roster a disposizione di Alessandro Ramagli è buona, l’obiettivo principale – come confermato ripetutamente dai vari protagonisti – è quello di salvarsi, senza escludere – ovviamente – la possibilità di “correggere il tiro” a seconda di come va la stagione.
UNA REGIA TUTTA ITALIANA
Scelta quasi insolita per la Serie A di questi anni quella di affidare a due italiani il ruolo di playmaker: Matteo Imbrò ed Alessandro Cappelletti sono i due giocatori scelti da coach Ramagli per la regia della sua Verona. Proveniente da Treviso il primo, arrivato da Udine il secondo, sono due giocatori che cercano a Verona una nuova dimensione, tra assist, canestri e tante responsabilità che da registi avranno senza ombra di dubbio. Imbrò a Treviso si è sempre dimostrato giocatore di grande temperamento, presente nei momenti di difficoltà e spesso risolutore nei momenti complessi della partita: ora a Verona porterà tanta esperienza, qualità e lo stesso killer instict che lo ha contraddistinto. Cappelletti ha sfiorato la Serie A due volte, pagando dazio però in finale di Lega Due con Torino ed Udine: oggi a 26 anni la grande occasione nella massima serie con la squadra che a giugno gli ha “tolto” la Serie A. Solidità e voglia di mettersi in mostra per l’ex Torino e Udine in un campionato di alto livello. Senza poi dimenticare ovviamente Davide Casarin: il prodotto del vivaio Reyer avrà la sua grande chance in Serie A con Verona dopo aver disputato degli ottimi playoff in A2 ed una metà stagione complicata a Treviso. Anche per le sue mani passerà la salvezza della Scaligera.
IL COLPO DI MERCATO
Il colpo di mercato è sicuramente Wayne Selden, esterno con parecchi punti nelle mani e reduce da un’avventura vincente in Israele con l’Ironi Nes Ziona, con cui ha vinto la Fiba Europe Cup. Per potenziale, caratteristiche e qualità Selden può essere un vero “crack” di questo campionato, forse il vero trascinatore di Verona verso una salvezza più che tranquilla. Giocatore con esperienza anche in NBA con Pelicans, Grizzlies, Bulls e Knicks partendo dal quintetto, sarà chiamato a trascinare la “sua” Verona alla salvezza tra punti e leadership.
Daniele Morbio