Il CT dell’Italia Meo Sacchetti è stato intervistato da Andrea Tosi de La Gazzetta dello Sport, queste le sue dichiarazioni:
“Sulla possibilità di allenare un club, non la cerco perché sono ancora sotto contratto con la Fortitudo e nel frattempo non ho ricevuto altre offerte. Diciamo che non divento matto se non arriva la chiamata buona. Su Banchero, lo conosco e lo seguo: è alto, fisicamente forte ma non è un pivot di ruolo perché non ha gioco spalle a canestro. Al college di Duke potrà sviluppare anche quella dimensione interna che oggi gli manca. In fondo ha solo 18 anni e il tempo lavora per lui. Il prossimo inverno andrò negli Usa perseguirlo da vicino. Non so se riuscirò a chiamarlo nelle finestre, ma alla prima occasione verrà inserito in squadra. Sono molto curioso di vederlo in campo con noi. Sul duo Pajola-Mannion, Alessandro è più play, più uomo squadra, non ho mai visto un giocatore col suo senso di posizione in difesa e se consolida il suo tiro da fuori diventerà un top player. Mannion può giocare guardia, in attacco è più creativo. Formano una coppia complementare tecnicamente fortissima. Faccio una premonizione: temo che a breve li perderemo entrambi per la Nba. Sulle favorite in campionato, le metto alla pari anche se la Virtus, con lo scudetto sulle maglie, avrà più autostima. Ma adesso definire una favorita non ha molto senso davanti a una stagioneche si annuncia lunga e stressante: chi avrebbe mai pronosticato, per esempio, il 4-0 della Virtus in finale e la qualificazione ai Giochi della mia Nazionale? Sulle sorprese del campionato di LBA, Dietro a Virtus e Milano c’è solo Venezia come potenziale contender. La Reyer è un club storico, sempre ben strutturato e abituato a vincere. Ne dico cinque: Brescia, Brindisi, Sassari, Treviso e Fortitudo. Tante possono diventare la sorpresa: vedo un equilibrio diffuso che farà bene al campionato e che ci farà divertire”