di Antonio Catalano
All’andata Milano aveva ottenuto una vittoria storica contro il Maccabi, in un campo molto ostile per le italiane che arrivavano da 26 sconfitte di fila e con i 2 punti che mancano dal 1997. In questo ritorno la squadra di casa si conferma, senza overtime, con il punteggio di 87-68. Un match che è stato ampiamente dominato dalla squadra di coach Messina, che continua a confezionare vittorie in questa Eurolega.
L’analisi parte dal nome di un giocatore: Sergio Rodriguez. Il Chacho non lo si scopre oggi certamente, ma oggi ha dato conferma netta del fatto che giochi totalmente un altro campionato, un altro basket rispetto a tutti gli altri. Gli assist (8) sono veri e propri cioccolatini deliziosi per i compagni che conoscono il potenziale dello spagnolo e lo sfruttano al massimo. I punti, 3000 in Eurolega, sono il simbolo che un marziano ha deciso di scendere in terra e dettare la propria legge. Archiviato brevemente questo fattore, sul quale si discute praticamente ad ogni partita dell’Olimpia, una menzione di merito va fatta ancora all’allenatore che fa della difesa il suo cavallo di battaglia: Ettore Messina. La partita è stata studiata alla perfezione, nonostante le defezioni di Leday e Brooks. Ed è stata studiata alla perfezione perché Milano è riuscita ad annullare totalmente Wilbekin e soprattutto ha disarmare l’artiglieria pesante avversaria dalla lunga distanza. La difesa per larghi tratti, sopratutto nel primo periodo, è sembra essere di acciaio inossidabile, con gli ospiti che hanno dovuto tentare tiri disperati alle volte per evitare l’infrazione dei 24 secondi. E, ultimo, ma vero fattore determinante, è stato il parziale di 11-0 costruito nel terzo quarto da una Milano che sembra avere una consapevolezza di sé impressionante. Nonostante il tentativo di rimonta che aveva portato Maccabi sul -6, Messina con un timeout è riuscito ad invertire totalmente l’inerzia della partita, portarsela a favore e vincere un match che a quel punto sembrava apertissimo. Se non è un capolavoro questo, non saprei definire meglio l’opera.
CRONACA:
E’ Shields in questi primi minuti a condurre le azioni offensive dei padroni di casa che si affidano a tutta la tecnica del loro numero 31. La difesa estenuante di Milano, ormai un marchio di fabbrica della squadra di Messina, sta mettendo in grossa difficoltà il Maccabi che è sistematicamente costretta a prendersi tiri scomodi e quasi sempre allo scadere dei 24. Il 15-5 a 2 minuti dalla fine sottolinea e rimarca sempre di più l’impressionante difesa di Milano, con il coach Sfairopoulos che è costretto al timeout per riorganizzare le idee. A fine primo periodo Milano comanda di 9 lunghezze, con il punteggio di 21-12.
Milano rientra in campo come aveva chiuso il secondo quarto, con l’aggiunta di uno straordinario Chacho Rodriguez ad orchestrare un match già be indirizzato. La difesa del Maccabi sui giochi a 2 ci sta capendo ben poco e i padroni di casa sfruttano alla perfezione i loro centimetri per costruire tiri semplicissimi da sotto canestro. Milano per incrementare il suo vantaggio si affida alle mani del fantasista Punter che trova con estrema facilità il fondo della retina da qualsiasi posizione. Maccabi però in questo periodo è riuscito maggiormente a dare fastidio alla squadra di Messina, puntando però tutto su un cambio di strategia offensiva preferendo i tiri facili, alle conclusioni da 3 del primo quarto. Ma comunque Milano riesce a mantenere un vantaggio cospicuo e chiude il secondo periodo avanti 39-27.
In questo terzo periodo il Maccabi torna a fare la voce grossa e con due canestri consecutivi da 3 punti costringe Messina a chiamare il time-out, viste e considerate le grosse difficoltà difensive dei suoi. La squadra di coach Sfairopoulos ora è a -6 punti, col punteggio sul 41-35. Dal timeout Milano esce alla grande: tre triple di fila, 9 punti a 0, Rodriguez arriva a 7 assist e Datome giganteggia da 3. Il Maccabi adesso è sotto di 15 lunghezze e si rifugia in timeout per evitare ulteriori danni. Ma la reazione del Maccabi non arriva e Milano guidata dalle giocate sopraffine di Rodriguez vola anzi a +17 e mette quasi in cassaforte la vittoria.
In questo quarto e ultimo periodo Maccabi ha la caparbietà di provarci fino all’ultimo e a 4:20 dal termine la squadra ospite è sotto di 11 punti, con la partita ampiamente aperta. Ma ci pensa Rodriguez nel finale di quarto a consegnare la vittoria a Milano, con la tripla del 79 a 66, a un minuto dal termine, e soprattutto con il suo 3000esimo punto in Eurolega.
QUI le statistiche del match