FOTO: Giovanni De Nicolao (Ufficio Stampa Pallacanestro Varese)
di Camilla Vescovi
Giovanni è un giovane cestita italiano classe 1996 nato a Camposampiero, in provincia di Padova. Inizia a muovere i suoi primi passi nella società creata da suo padre Stefano, la Pallacanestro Vigodarzere. Da neo-maggiorenne inizia a scendere in campo in serie C, per poi disputare diverse annate in serie D e C2, fino a vincere il campionato in maglia Pallacanestro Vicenza. Dopo la parentesi a Casale in A2, decide di approdare negli Stati Uniti giocando alla University of Texas a San Antonio, affermandosi leader dentro e fuori il campo dell’università.
De Nicolao sceglie di tornare in Italia per la stagione 2019-20 e vestire la maglia della Fortitudo Agrigento; la stagione successiva, arriva la chiamata della blasonata Pallacanestro Varese.
Ecco, quindi, che Giovanni torna nello stesso palazzetto vissuto da suo fratello maggiore Andrea nella stagione degli “indimenticabili” (2012-13), a Masnago.
A che età si è avvicinato alla pallacanestro e come?
“La pallacanestro è sempre stata parte della mia vita fin da piccolo, mio papà giocava ed allenava quindi fin da subito avevo sempre la palla in mano. Sono il più piccolo di 3 fratelli, quindi cercavo anche di fare le cose che facevano loro e una di queste era proprio giocare a basket”.
Ci racconti della sua esperienza al College: la consiglierebbe ai giovani ragazzi che vogliono intraprendere la sua stessa strada?
“Il college è stato bellissimo, è sicuramente una delle più belle esperienze della mia vita. Sono cresciuto non solo dal punto di vista cestistico ma anche umano. È un percorso che consiglio a tutti i ragazzi che ne hanno l’opportunità perché ti fa davvero crescere ed è una esperienza che puoi fare solamente una volta nella tua vita. Sicuramente non è facile lasciare tutto alle spalle e partire così lontano da casa, ma va tutto a beneficiare una crescita personale. Doversi arrangiare a far tutto, da solo, soprattutto in un paese straniero, non è per nulla facile e scontato, d’altro canto però ti fa crescere e, ancora più importante, ti fa capire le cose che veramente vuoi fare. Comunque grazie ai social è più facile rimanere in contatto con le persone a cui vuoi bene e questo mi ha aiutato molto”.
Ha un giocatore in particolare con cui sogna di giocare un giorno?
“Visto che si parla di sogni, ti dico un giocatore NBA! Ci ho pensato e qualche anno fa ti avrei risposto Kobe Bryant o Steve Nash, adesso invece uno dei miei giocatori preferiti è Damian Lillard. Mi piacerebbe giocare con lui soprattutto per imparare: penso che lui abbia una mentalità davvero vincente, per non parlare della convinzione e determinazione che ci mette in ogni movimento, davvero esemplare… qualsiasi cosa faccia, appare sempre come la più giusta”.
Che ruolo si sente in grado di ricoprire in queste Serie (LBA)?
“Sono convinto che lavorando bene ogni giorno possa ritagliarmi un bel ruolo in questa serie. Il mio obbiettivo ovviamente è quello di arrivare più il più in alto possibile”.
Che valore dà alla maglia bianco-rossa?
“Per me è un onore poter vestire la maglia di una città così vincente nel basket italiano, infatti rispetto moltissimo i colori della Pallacanestro Varese! Ad essere sincero, ho scoperto la realtà varesina quando mio fratello Andrea è venuto a giocare qui qualche anno fa (l’anno degli indimenticabili 2012-13), mi ha davvero impressionato in particolar modo il calore che i tifosi danno alla squadra in ogni singola partita…ahimè non ho ancora potuto provarlo sulla mia pelle ma non vedo l’ora di vivere l’atmosfera che ben ricordo“.
Dove si vede tra qualche anno?
“Fra qualche anno mi vedo ancora in palestra a lavorare duro per migliorare, so che bisogna faticare molto per arrivare in alto e non è una cosa che si crea in un paio di giorni, giustamente. Sono però convinto che sia importante avere piccoli obbiettivi da realizzare allenamento dopo allenamento per eccellere”.