È Trapani a prendersi l’esordio della nuova stagione di LBA, pur con qualche evitabile spavento. Il gioco interno dei granata, prima con un frizzante Eboua, poi con la solidità di Adama Sanogo, è la base di partenza su cui s’innesta l’esordio spaziale di Timmy Allen. L’ex Ostenda mette a referto 21 punti e commette il primo errore al tiro soltanto dopo oltre 23′ di gioco. Trieste comincia a ritmo troppo basso per reggere l’assalto ospite e si trova subito a dover rincorrere a distanza di sicurezza. Jahmi’us Ramsey (20) è l’unico a tenere a galla i suoi, solo nel secondo tempo emerge il potere fisico e atletico di Mady Sissoko (16+11rb). Nel finale, poi, l’ingenuità di Colbey Ross spegne le speranze di una Trieste che ha avuto varie occasioni per trovare il sorpasso ma ha, invece, trovato il modo di non trasformarne nemmeno una.

 

 

PALLACANESTRO TRIESTE

Ruzzier, 6: coach González lo lancia in quintetto e lui ci mette un po’ a carburare. Appare poco ma lo fa bene, distribuendo gioco e trovando anche un paio di canestri importanti. Pesa, però, l’avvio a rilento.

Brown, 4,5: un alley-oop per le statistiche, poi poco altro. Sparisce nelle pieghe della partita e non porta nemmeno il proprio solito apporto difensivo.

Ramsey, 7,5: per lunghi tratti della partita è l’unico a sembrare connesso alla partita; segna in vari modi ed è così che evita che Trapani scappi. Nel secondo tempo va un po’ in secondo piano, tuttavia trova ancora un paio di canestri che risolvono situazioni spinose.

Uthoff, 5: troppo brutto per essere vero, riceve subito due schiaffoni da Alibegovic che lo brucia al pronti via; nel resto della partita lo si vede per una palla rubata che apre al contropiede. Troppo poco.

Sissoko, 7,5: anche lui ci mette un po’ a trovare il feeling giusto, quando lo fa, però, offre veri e propri sprazzi di dominio. Nel secondo tempo offre varie seconde opportunità, un paio delle quali s’incarica di trasformare personalmente. Chiude in doppia doppia, c’è da scommettere che non sarà l’ultima.

Ross, 5: meriterebbe anche la sufficienza, la perde per un errore marchiano che costa la partita ai suoi. Gli manca la brillantezza dei giorni migliori, tuttavia smazza 7 assist.

Moretti, 4,5: mezzo voto in meno per l’illusione data con la tripla segnata appena entrato in campo. Mezzo voto in meno perché è stata la prima e l’ultima. Sparito.

Toscano-Anderson, 4: almeno il voto è più alto del numero d’infrazioni di passi commesse, ben 3 in fotocopia. Pesce fuor d’acqua in varie occasioni, non riesce ad entrare in partita nemmeno su ritmi più simili alla G-League.

Brooks, 5: da lui ci si aspettano minuti importanti di energia, ne dà troppo poca quando è in campo.

Deangeli, 6: sufficienza per la magia con cui trova il canestro in mezzo alle maglie avversarie, per il resto 3′ sono pochissimi.

Canussi, sv: appena 3′ in campo, senza essere praticamente mai coinvolto.

Iannuzzi, ne

 

Coach Israel González, 5: la squadra ha sicuramente una grande reazione nel finale, però appare troppo leggera nella propria metà campo. Mancano le letture sui pick & roll in difesa, manca l’attenzione nel pitturato. Tanto lavoro da fare.

 

 

TRAPANI SHARK

Arcidiacono, 6,5: si preoccupa principalmente di mettere ordine e ci riesce con costanza, smazza 6 assist e porta a casa una giornata produttiva. C’è attesa per vederlo al 100% con Sanogo.

Ford, 7: il mix tra fase realizzativa e quella di suggerimento è perfetto in una squadra che viaggia a ritmi sostenuti, sfugge spesso e volentieri negli 1 contro 1 e porta a casa un buon bottino di liberi trasformati.

Rossato, 6: fa tanto lavoro oscuro in difesa nonostante qualche problemino fisico che si trascinava dietro, non è la sua serata in attacco e lo capisce rinunciando a prendersi tiri.

Alibegovic, 6: parte a tutta segnando i primi 4 punti dei suoi, poi cala alla distanza e commette qualche ingenuità che poteva costare cara.

Eboua, 6,5: inizio dominante, detta legge nei primi minuti di gioco; Repesa lo lascia troppo in panchina e lui si raffredda.

Cappelletti, 7: impatta dalla panchina con energia e ispira con 7 assist, qualcosina lo concede al tiro ma buonissima la prima con la nuova maglia.

Petrucelli, 7: invisibile per metà gara, nel secondo tempo la moneta cade dal lato giusto e lui cresce esponenzialmente, prendendosi la scena nel quarto periodo in cui segna 10 punti di un peso specifico enorme.

Allen, 8: segna in ogni modo, in tutti i luoghi, in tutti i laghi. Perché sbagli un tiro bisogna attendere quasi metà del terzo quarto. Nei momenti di difficoltà è lui a caricarsi la squadra sulle spalle; chiude a quota 21, acquisto indovinatissimo.

Hurt, 6,5: mezzo voto in più per le problematiche fisiche che ha dovuto affrontare nell’ultimo mese; parte in punta di piedi, poi comincia a far vedere il campionario di movimenti vicino a canestro di cui dispone. Da attendere.

Sanogo, 6: intimidire, intimidisce, i rimbalzi li prende, manca un po’ di scioltezza in attacco per dare continuità alle proprie giocate.

Pugliatti, ne.

Notae, ne.

Coach Jasmin Repesa, 7,5: alla prima assoluta, tra assenze e acciacchi fisici, la sua squadra dimostra di averne interiorizzato i dettami, il gioco sotto canestro è a tratti un clinic. Peccato per il fatto che, sul +15 del quarto periodo, i giocatori tolgano le mani dal manubrio. Rivedibile anche la gestione di Eboua, pesantemente calato dopo il lungo soggiorno in panca.