Dopo quattro gare combattute allo spasimo e due supplementari davvero emozionanti, questa sera tornano in campo al Forum, le due contendenti allo scudetto 2023. Si ricomincia daccapo, sul due a due, per provare a vincere un titolo che mai come quest’anno è davvero in bilico senza un vero padrone pronosticabile. Se da un lato è vero che la Segafredo sta mostrando in questa serie di finale una maggiore inclinazione ad un gioco più ricco di soluzioni, è anche vero che l’EA7 ha solisti in grado di accendersi in qualsiasi momento e fatturare tanti punti in pochissimi minuti, un pò come è successo in gara quattro, quando l’Olimpia sembrava già definitivamente seppellita da un più diciotto, ed in pochi minuti ha colmato il divario con un tirassegno degno del miglior cecchino delle forze speciali.
Dopo tante gare giocate quest’anno, le squadre si conoscono ormai benissimo, nessun segreto può riservare sorprese, la Segafredo deve continuare ciò che ha iniziato da gara uno, migliorando ad ogni scontro, difendere duro sugli esterni milanesi, senza mai distrarsi, anche se il vantaggio risulta importante come già accaduto in gara quattro. Sull’altra sponda, Milano deve sperare di continuare ad avere la mira giusta dall’arco, e che Sharon Shields riesca a produrre prestazioni di altissimo livello, perchè è ormai piuttosto chiaro, che sia lui il go to guy a cui affidarsi quando tutte le linee di passaggio vengono oscurate ed i compagni non riescono a vedere in modo adeguato il canestro.
Altro fattore che potrà sicuramente fare la differenza nelle prossime due gare, sarà l’aspetto fisico delle due squadre, provate da una stagione di Eurolega con tantissime gare ad alto livello già giocate, che hanno richiesto un enorme dispendio fisico e psichico, chi riuscirà a convogliare nel giusto canale le energie rimaste, potrà festeggiare alla fine di questa serie di finale.
Se ad inizio serie, l’impressione era che Milano fosse in condizioni migliori di Bologna, oggi questo piccolo vantaggio sembra essere stato colmato da Bologna che in più di un’occasione ha messo in campo energia per bloccare con la difesa, il gioco esterno dell’Olimpia, oscurando le linee di passaggio e creando pressione sui tiratori che hanno faticato parecchio a guardare il ferro con facilità. Ciò è dipeso anche dalla maggiore dimensione dei difensori bolognesi, Hackett, Pajola e Cordinier ad esempio, sono fisicamente adeguati a marcare Napier, Baron e Shields, limitandone il loro potenziale. Questo è uno dei piani tattici messo in campo da coach Scariolo in questa finale, d’altronde l’EA7 non ha grandi alternative sotto, Hines viene sfruttato pochissimo in post basso e sia Melli che Voigtman, preferiscono uscire dall’area per trovare soluzioni a loro congeniali.
La Segafredo invece, preferisce il gioco interno, fatto anche di p&r, e quando può, cerca di sfruttare i propri lunghi come nel caso di Jaiteh o Mickey, mentre Shengelia può operare sia in post basso, con quel movimento dorsale sul lato che lo ha reso celebre, oppure con penetrazioni centrali in uno contro uno che spesso risultano problematiche da marcare per l’avversario di turno.
Se poi, arrivassero a segnare punti anche chi sino ad oggi ha un pò latitato come Cordinier ed Abass, ecco che per Milano, il rebus per fermare Bologna si complicherebbe ulteriormente.
Questa sera, si potrà inoltre capire, chi delle due squadre ha sofferto maggiormente la coda di due over time di gara quattro, lo sforzo fisico di venerdì scorso è stato di quelli importanti anche a livello mentale, è pur vero che c’è stato un giorno in più di riposo, ma a questo punto della stagione, dieci minuti in più sul campo a quell’intensità, qualche affaticamento supplementare lo devono aver lasciato. Se si guardano i due Tabellini, si scopre però che i minutaggi per la Segafredo sono stati proporzionalmente meno alti rispetto a quelli dell’Olimpia, leggere dei 44 minuti sul campo da Shields, dei 40 di Napier e dei 38 di Melli, mentre dall’altra parte il solo Shengelia è andato oltre i 35, lascia intendere come siano diverse le due filosofie di gioco dei due allenatori. Messina si affida ad un quintetto da cui estrarre tutto il possibile, mentre Scariolo sfrutta maggiormente gli uomini che abitualmente partono dalla panchina. A gioco lungo, anche questo potrebbe contribuire a creare difficoltà oggettive sulle prestazioni degli atleti coinvolti.
Chiosa finale sulle dichiarazioni del GM di Milano riguardo al maggiore rispetto che pretende per la propria squadra, un’uscita davvero poco azzeccata visto che le azioni citate da Stavropoulos sono state evidenziate dai corrispondenti filmati, dimostrando che il passi di Shields sono sin troppo evidenti ( e ce ne sono stati altri non fischiati). Il GM di Milano, invece di protestare sui giornali chiedendo rispetto verso la propria squadra, forse dovrebbe prima di tutto lavorare per garantire che i giocatori della squadra ospitata possano uscire dal campo senza che qualcuno entri in contatto con loro, oltre ad educare alcuni dei suoi a non mettere ogni volta le mani al viso, quando gli viene fischiato un fallo, perché ogni tanto può accadere, ma che il gesto si ripeta sempre, diventa stucchevole e poco rispettoso nei confronti dei direttori di gara.
Palla a due al Forum alle ore 20,30 agli ordini dei Signori Lenzarini, Attard e Borgioni, gara trasmessa sui canali Eurosport 2, Eleven e NOVE e radiocronaca su Radio Nettuno Bologna Uno, grazie all’inconfondibile voce di Dario Ronzulli.
Alessandro Stagni