‘Dio ha creato l’uomo, Zara la pallacanestro’ è scritto sulla parete retrostante il canestro a sinistra della sala stampa presso il palasport di Jazine, la casa dello Zadar, compagine storica del basket europeo che, oggi, festeggia il proprio ottantesimo compleanno.
Era il 26 aprile del 1945, all’indomani della fine della seconda guerra mondiale, che a Zara fu fondato il Club di Educazione Fisica ‘Zadar’, dal quale, presto, la sezione pallacanestro divenne autonoma, disputando il primo incontro ufficiale pochi mesi più tardi.
Non solo titoli
È da allora che una storia fatta di successi, campioni ma soprattutto un fortissimo attaccamento alla pallacanestro da parte dell’intero tessuto urbano hanno caratterizzato pagine importanti della storia della pallacanestro europea, rendendo Zara una delle capitali del basket del nostro continente.
6 titoli di Jugoslavia, 5 titoli di Croazia, 9 coppe nazionali ed 1 titolo di Lega ABA caratterizzano il palmarès di un club noto in Italia per avere formato talenti visti nel nostro campionato, a partire da Krešimir Ćosić.
Krešimir Ćosić e Pino Giergia
Krešo, passato alla Virtus sia da giocatore che da allenatore, è il padre del basket moderno, che ha rivoluzionato il ruolo del centro evolvendo il ‘pivot’ da mero raccoglitore di rimbalzi ad atleta polivalente, così come di moda oggi.
Pino Giergia, presente alla prima partita disputata dallo Zadar nel 1945, è stato il pioniere del playmaker moderno soprattutto per via della capacità di cambiare velocità al gioco in un basket che, allora, prevedeva ritmi lineari.
Stojko Vranković ed Arijan Komazec
Tra i giocatori transitati nel basket italiano, da ricordare sono altresì Stojko Vranković, che ha guidato lo Zadar ad un titolo di Jugoslavia nel 1986 contro la superfavorita Cibona di Dražen Petrović, ed Emilio Kovačić, entrambi visti alla Fortitudo Bologna.
Arijan Komazec, passato in Italia tra Varese, Virtus Bologna ed Avellino, ha invece guidato lo Zadar alla vittoria della Coppa nazionale, nominata in onore di Krešimir Ćosić, nel 2000 assieme a Dino Rađa.
Sempre avanti nei tempi
Oltre ai giocatori, lo Zadar è un club di primaria importanza nella storia del basket europeo e mondiale per avere contribuito all’elaborazione di uno stile di gioco all’avanguardia rispetto ai tempi.
L’intuizione del professor Enzo Sovitti di schierare Krešimir Ćosić da atleta polivalente con piena libertà di movimento permise allo stesso Krešo di favorire, da allenatore, il tiro dalla distanza come principale soluzione realizzativa.
Prima anche dei Golden State Warriors
Il basket fisico, veloce e perimetrale, con lunghi che tiravano da tre in un epoca in cui tali gesti facevano storcere il naso, col quale coach Danijel Jusup ha vinto la Lega ABA del 2003 è stato altresì un anticipo dello stile ‘rivoluzionario’ proposto dai Golden State Warriors di Steve Kerr e Steph Curry a partire dal 2015.
Sempre Jusup, nelle ultime tre stagioni, ha proposto un basket di transizione con giocatori polivalenti, che proprio privando gli avversari di punti di riferimento ‘tradizionali’ ha consentito allo Zadar di vincere due titoli croati e, con un budget modesto, ottenere due qualificazioni ai playoff di Lega ABA consecutive.
Matteo Cazzulani
Nella foto: Krešimir Ćosić (con la coppa in mano) e Pino Giergia (col numero 10). Credits: Muzej Zadarske Košarke