Lotta salvezza infuocata, Murcia fa un passo avanti decisivo, l’Estudiantes sfiora il colpaccio al Buesa Arena.
In bilico, ecco la situazione in Liga Endesa: se le prime 6 squadre in classifica possono definirsi sicure dell’accesso ai play off, il momento no di Badalona rischia di riaprire ulteriormente i giochi anche per la settima piazza, occupata proprio dai neroverdi. Nella zona calda, invece, si infiamma la corsa salvezza per l’impresa di Guipúzkoa che espugna Burgos.
Il recupero della 27ma giornata è un match di altissima qualità: la spunta Burgos, che fa sua la posta in palio al Coliseum Burgos, superando la Joventut Badalona con il risultato di 86-78.
La stanchezza per la precedente sfida fa breccia nei primi minuti dei padroni di casa, messi alle corde da una Badalona più riposata e guidata da uno dei suoi senatori, Ante Tomic, che chiuderà l’incontro con 13+13r. Gli ospiti scappano subito grazie ad un parziale di 9-0 che li porta in doppia cifra di vantaggio, la risposta di Burgos è debole ed alla prima sirena il risultato è 18-25.
La reazione locale è veemente: controparziale di 11-0, grazie ad una ritrovata intensità difensiva, ed aumenta fino al 22-3 sulle ali di un Rivero (22) che domina le alture. Dimitrijevic (16) e Tomic possono solo certificare il ribaltone e mettere una pezza prima dell’intervallo (44-35).
Pochi sussulti nel secondo tempo, a Parra (13) e Ventura (12) rispondono, con Rivero richiamato in panchina per una botta subita, Renfroe (10) e Benite (18); aggiungendo un redivivo Kravic, i campioni intercontinentali mettono al sicuro la vittoria nell’ultimo quarto.
Ma come detto, il San Pablo veniva da una partita giocata poche ore prima, e questa è stata un’inattesa sconfitta.
Vince (79-90) meritatamente l’Acunsa di Marcelo Nicola, che ottiene un successo campale che accende, ancora una volta, la fiammella della speranza.
La partenza, però, arride ai padroni di casa, che mettono subito la freccia grazie alle triple di Benite (18) e Renfroe, ma si spengono contro l’incrollabile tenacia basca.
Stavolta Guipúzkoa non si scioglie alla prima difficoltà, pedala in gruppo, con Okuo (18+9r), Radoncic (17) e l’ex Caserta Carlson (13) ad alternarsi a tirare in salita.
Lo scollinamento arriva grazie ad un break di 16-3 che evidenzia le troppe difficoltà di una Burgos che non ricorderà certo con piacere il mese di aprile; solo Cook e McFadden tengono i padroni di casa a contatto al 30’ (60-62).
Ma Guipúzkoa si gioca la vita, Benite è il solo a segnare nel festival dell’errore dei padroni di casa e l’equilibrio si rompe in favore del fanalino di coda che, ora, è a solo una vittoria dall’agganciare il terz’ultimo posto.
Chi, invece, compie un passo decisivo per la permanenza è l’UCAM Murcia. I granata sbancano il parquet del Coosur Betis, demolendo gli uomini di Joan Plaza sotto un contundente 55-84.
Partita senza storia, dopo un primo quarto in cui i padroni di casa, che ritrovano Nick Spires dopo due mesi in infermeria, riescono a rientrare dal primo tentativo di fuga dell’UCAM (17-19).
La grande differenza si nota nella fluidità di gioco, il Betis fatica maledettamente a trovare un tiro pulito, mentre Murcia segna 4 triple su 8, decantando le sorti del match dalla sua parte già all’intervallo lungo (28-43).
Nel terzo si concretizza la netta superiorità ospite: la buona mira dall’arco porta al +25 (38-63) e, da quel momento, dà il via a minuti in cui i giocatori possono pensare solo alle proprie statistiche individuali.
Nel successo granata spiccano i 21 punti di Taylor, ma anche il ritorno di Vasileiadis (12) in ACB; c’è anche tempo per l’esordio di tre giovani, tra cui Alex Antetokoumpo.
Ricomincia a guardarsi le spalle il Casademont Zaragoza, sconfitto 92-82 da un Baxi Manresa che, invece, riaggancia il treno play off.
Con Makai Mason (19) e Frankie Ferrari (17+10ass) in uscita dalla panchina, Manresa riesce a riprendersi dalle difficoltà palesate, nel primo quarto, nella gestione della palla (7 palle perse) e nel tiro pesante (1/5), riprendendo gli ospiti e ribaltandoli nonostante un ottimo Ennis (22).
Prevale la coralità dei padroni di casa, finalmente più a loro agio sul parquet del Nou Congost, sulle individuslità degli ospiti: Eatherton (16) è il terzo moschettiere di coach Pedro Martinez, ma al 40’ sono ben 5 i giocatori in doppia cifra per il Baxi e 17 assist di squadra rispetto ai soli 8 di Zaragoza.
Ora i catalani sono a pari punti con l’ottavo posto, occupato da Málaga, ma con due partite in più.
Proprio Málaga rialza la testa: un ispirato Brizuela (31) affonda il Retabet Bilbao in un match che gli uomini di Vasileiadis fanno proprio per 88-74 sul parquet amico del Martín Carpena.
Ma non sembra certo una partita tra due squadre con obiettivi così diversi: la forza della disperazione messa in campo dagli ospiti coglie di sorpresa gli uomini di Fotis Katsikaris, così Bilbao trova la testa della gara sfruttando la fallosità dei padroni di casa.
La difesa schierata da Mumbrú sembra mandare fuori giri i tiratori biancoverdi, con Díaz che litiga più volte con il ferro; serve una schiacciata di Deon Thompson per svegliare l’Unicaja che rintuzza fino al 35-38 dell’intervallo. Ma non basta.
Rouselle risponde ai tentativi avversari di riprendere il comando delle operazioni segnando a ripetizione dall’arco, Brown (16) si guadagna proficue gite in lunetta e l’assalto di Brizuela e compagni non trova il premio desiderato.
Ma è questione di tempo: trovata una piccola breccia nella difesa basca, Brizuela ci si infila come se fosse acqua e trafigge a ripetizione la retina avversaria in un quarto periodo in cui Bilbao, nonostante il grande lavoro fatto, sostanzialmente si sbriciola.
Tutto da decidere per entrambe, ora, ma Bilbao dovrà ripartire dalla buonissima prima mezz’ora di gara.
Alla Fonteta è, invece, duello tra chi cerca di giocarsi le ultime chances di prendersi il fattore campo – Valencia – e chi prova ad allontanare definitivamente le sabbie mobili della retrocessione – Obradoiro – a cui si è avvicinato nonostante un’ottimo inizio di stagione.
Ha la meglio, 97-82, la formazione di casa, brava a sfruttare le assenze in casa Obradoiro per chiudere presto i giochi.
Se gli ospiti si aggrappano ai soli Enoch (24) e Daum (19 in 18’), gli uomini di Ponsarnau viaggiano spediti sull’asse balcanico Prepelic (16) – Kalinic (16), ispirato dalla regia di Van Rossom (8), ma coadiuvato da tutti gli effettivi; saranno addirittura 6 i giocatori taronja in doppia cifra al 40’, nonostante da 3 fatichino (29%).
Match senza troppe complicazioni, quindi, per la formazione valenciana: secondo successo consecutivo che permette di continuare a sperare nel momento no del Baskonia per agguantare la quarta piazza.
Proprio il Baskonia si salva all’ultimo secondo; serve un monumentale Rokas Giedraitis (34) da 40 di valutazione per superare un Estudiantes mai domo e portarsi a casa il successo per 96-92.
Eppure, Polonara (10+6r) e compagni parevano aver indirizzato bene il match già all’intervallo, concluso avanti di 11 lunghezze (55-44) e con un ottimo Henry (15+10ass), deciso a lasciare un ricordo positivo (andrà al Real Madrid) in questo finale di stagione.
Ma la caparbietà degli ospiti, non certo felici del ruolo proposto di sparring partner, rimette tutto in discussione al rientro dagli spogliatoi.
Vicedo (17, 5/6 da 3) è chirurgico, Delgado (10+15r) approfitta dell’assenza di Jekiri per spadroneggiare sotto il canestro avversario (8 rimbalzi offensivi), Barea rivede il campo dopo l’infortunio e prova a dettare i tempi di gioco, Roberson (10ass) facilita l’offensiva; i pupilli del Ramiro de Maeztu rientrano prepotentemente in partita.
Nel finale, però, Dragic è abbastanza freddo dalla lunetta per evitare il blitz della compagine madrileña.
Vince anche il Barça, con una certa comodità, nella sua visita all’Herbalife Gran Canaria; i blaugrana, con Gasol che prosegue il rodaggio, si appoggiano in uno spettacolare Mirotic (26, 6/10 da 3) e nei dividendi pagati dalle 16 triple complessive segnate per ottenere il successo con un netto 74-92 e ripartire dopo la sconfitta nel Clásico.
Ai padroni di casa, che perdono terreno dall’ottavo posto, non basta Kilpatrick (14); i canarini pagano la forte differenza di efficacia al tiro, specialmente dall’area (35% contro il 55% avversario), la buona prestazione dall’arco (48%), invece, è neutralizzata dall’irreale 67% blaugrana.
Gli uomini di Jasikevicius, che aveva fatto forte autocritica nella conferenza stampa post partita domenica, non vanno per il sottile e chiudono la pratica già nel primo tempo, volando a +16 (37-53).
Basta stringere le maglie difensive, poi, nel terzo parziale per mettere al sicuro il successo che blinda il secondo posto.
Il big match di giornata, invece, si gioca al WiZink Center tra la prima – Real Madrid – e la terza – Lenovo Tenerife – della classe.
La spunta, 84-76, la compagine allenata da Pablo Laso, grazie alla straordinaria prestazione di Laprovittola (21+9ass); gli aurinegros, dal proprio canto, oppongono il consueto asse Marcelinho (23) – Shermadini (15), con il georgiano ben più in partita rispetto alla sfida di Copa del Rey.
Il successo merengue, però, si basa anche su un Tavares (15+7) in ripresa e su un Jaycee Carroll (13) che si presenta in campo nel decisivo quarto periodo e porta in salvo la formazione capitolina dal tentativo di rientro degli ospiti, capaci di arrivare anche al sorpasso (64-65 al 33’) grazie alla ritrovata mira dall’arco.
L’ex Teramo, però, è clutch, e non solo perchè segna tutti e 13 i suoi punti in questo momento decisivo, ma anche perchè forza presto il bonus falli avversario.
Potrebbero ritrovarsi in post season, ma Tenerife, contando le assenze, tra cui il neo arrivato Jenkins, non sarà certo cliente facile in semifinale playoff.
MVP: Rokas Giedraitis (TD Systems Baskonia)
40 di valutazione. QUARANTA, lo scriviamo in maiuscolo; e non perchè sia una cifra spropositata (lo è eccome), quanto perchè è stata necessaria ad un Baskonia in calo per non subire il blitz di un Estudiantes, ancora privo di Gentile, che avrebbe meritato che la propria caparbietà venisse premiata.
Ha la meglio, il Baskonia, perchè è proprio il giocatore lituano a tenerlo in vita quando gli avversari hanno in mano l’inerzia della partita, impedendo un sorpasso che avrebbe significato un brutto colpo al morale in una partita iniziata in maniera totalmente diversa e con i baschi in totale controllo.
RISULTATI 31ª GIORNATA
REAL MADRID – LENOVO TENERIFE 84-76
HEREDA SP BURGOS – ACUNSA GUIPÚZKOA 79-90
HERBALIFE GRAN CANARIA – BARCELLONA 74-92
TD SYSTEMS BASKONIA – MOVISTAR ESTUDIANTES 96-92
COOSUR BETIS – UCAM MURCIA 55-84
UNICAJA MÁLAGA – RETABET BILBAO 88-74
BAXI MANRESA – CASADEMONT ZARAGOZA 92-82
VALENCIA BASKET – MONBUS OBRADOIRO 97-82
CLASSIFICA
REAL MADRID 29-1
BARCELLONA 26-4
LENOVO TENERIFE 23-6
TD SYSTEMS BASKONIA 22-8
VALENCIA BASKET 19-11
HEREDA SP BURGOS 18-11
JOVENTUT BADALONA 16-13
UNICAJA MÁLAGA 14-14
BAXI MANRESA 14-16
HERBALIFE GRAN CANARIA 13-16
MORABANC ANDORRA 12-15
UCAM MURCIA 12-17
CASADEMONT ZARAGOZA 10-19
MONBUS OBRADOIRO 9-20
URBAS FUENLABRADA 9-20
MOVISTAR ESTUDIANTES 9-21
COOSUR BETIS 8-21
RETABET BILBAO 7-22
ACUNSA GUIPÚZKOA 7-22
Elio De Falco
 
						 
							 
			 
			 
			