Trieste vince, stravince e convince con il punteggio di 108-83 contro una Openjobmetis decimata dagli infortuni. La squadra di coach Bulleri è arrivata alla partita con solo 7 titolari, e dovendo convocare diversi giovani per necessità. Infatti il quintetto iniziale riportava l’esordio dal primo minuto di Virginio, che ha disputato comunque una partita decente, considerata la giovanissima età. Trieste però, nonostante il punteggio, ha faticato nei primi 3 quarti, salvo poi trovare in Davide Alviti la chiave della salvezza e della vittoria. 

Analizzare una partita con così ampio divario non è semplice. Anche perché non si sa da cosa partire. La vittoria di Trieste passa da due fattori, ed è su questo che si basa l’analisi. Il primo fattore è l’incredibile statistica da 3 dei padroni di casa. Alviti oggi ha deciso di confermare e sottolineare il perché coach Meo Sacchetti lo abbia chiamato in nazionale, mettendo in mostra tutte le sue doti balistiche, con un 6/6 dalla lunga distanza che fa tremare le maglie della zona varesina. Il secondo fattore sono le assenze degli ospiti. Probabilmente non staremmo parlando di un divario così ampio, ma non perché Trieste non abbia meritato, tuttavia perché fino al terzo periodo la Openjobmetis era incredibilmente e allo stesso tempo giustamente in partita. Un Arturs Strautins da 14 punti e 11 rimbalzi fino al terzo quarto è sicuramente stato l’arma in più di una Varese che ci ha creduto fino ad un certo punto. E che poi ha avuto un calo fisiologico evidente. Chiaramente non ci si può nascondere dietro alle assenze, soprattutto non può permetterselo Bulleri che ha sempre ribadito di non voler scuse in questa partita. E infatti l’allenatore varesino torna a casa con una bella verità: ossia che Trieste ha dovuto sudare sette camicie per assicurarsi una vittoria che fino al terzo periodo non era così scontata.  E questa dalle parti di Masnago è una bella verità. Per ripartire. 

CRONACA:

In un primo quarto dove Varese schiera il giovanissimo Virginio per tappare i buchi delle numerose assenze, è Ruzzier a prendersi la scena fra le fila biancorosse e traina anche ampiamente i suoi, contro una Trieste un po’ sonnecchiante in questo inizio. Coach Dalmasson per rimettere in ordine le idee e trovare la quadra in attacco contro la zona varesina è costretto al timeout. E dal timeout esce meglio Trieste che recupera lo svantaggio e si porta sul 21-16, con un controparziale di 7-0. La tripla di Alviti nel finale di quarto sembra spezzare le gambe ai biancorossi, con il punteggio a fine quarto che si ferma sul 28-20

E’ Strautins che in questo inizio secondo quarto prova a tenere alto il morale di Varese, che però sta subendo troppi tiri dalla lunga distanza dei padroni di casa, che registrano un 7/11 da 3, grazie alla premiata coppia Alviti-Doyle. Dopo un mini-parziale di 5-0 varesino, ci pensa Doyle con 2 triple di fila a ristabilire le gerarchie, portando il punteggio sul 45-31 e costringendo Bulleri al time-out. Trieste in attacco domina fisicamente e infrange troppo facilmente le maglie della zona biancorossa.  D’altra parte però Varese ha sempre una buona soluzione in attacco, rimediando quindi agli errori e lacune difensive, forse anche per la difesa non troppo attenta dei padroni di casa. 54-47 all’intervallo lungo.

Al rientro dagli spogliatoi è il solito Strautins a dirigere l’orchestra biancorossa e con una tripla riporta i suoi lì, a combattere su ogni pallone. Finora 14 punti e 11 rimbalzi per l’ala lettone. Doyle però ricaccia Varese indietro, dopo minuti di panico e adesso i padroni di casa spingono per scappare nel punteggio e metterlo in cassaforte. Varese però non demorde e smussa piano piano le maglie difensive della squadra di casa, che in attacco non segna più da almeno 3 minuti. Il terzo quarto si chiude sul 71-64, con i padroni di casa che mantengono il vantaggio del quarto precedente, ma Varese ci crede e non si darà per vinta. 

In questo inizio di quarto periodo la partita si è fatta più interessante e avvincente, con le due compagini che giocano molto a viso aperto e si rispondono colpo su colpo. L’asse Dyle-Udson però costringe Bulleri al time-out, con Trieste che in effetti sta prendendo il largo. Incredibile quanto successo a Trieste: è il quarto di Doyle e Alviti che mettono in piedi un parziale clamoroso di 19-3. Varese esce frastornata e la partita, che ora è sul punteggio di 90-70, sembra essere chiusa. E adesso si gioca solamente per le mere statistiche, anche perché Trieste ha messo definitivamente in cassaforte il risultato ed ora gli riesce tutto perfettamente. 

QUI le statistiche del match

QUI la classifica di LBA aggiornata dopo questa gara