MILANO – Buona la prima. Ieri sera l’Italbasket si è imposta 83-62 sull’Estonia nel match d’esordio di EuroBasket 2022.
Dopo avvio a marce basse, gli Azzurri dal secondo quarto in poi – anche grazie alle prodezze di Simone Fontecchio – ha preso il largo ed è scappata. Il nuovo giocatore degli Utah Jazz ha letteralmente preso per la mano i compagni e li ha riportati su una via che in certi tratti di gara sembrava smarrita. E con lui ecco le grandi prestazioni di Nicolò Melli, Gigi Datome, Achille Polonara e anche Nico Mannion.
Insomma vittoria doveva essere, vittoria è stata. 

COSA HA FUNZIONATO 

Ancora una volta, come da oltre un anno, si è visto un’eccellente alchimia di squadra. Guardando questi ragazzi in campo si ha la netta sensazione che si stiano divertendo e che stiano bene insieme. Può sembrare una banalità, ma a livello di nazionale è un fattore non da poco. Questo lo si deve prima con Meo Sacchetti e – per fortuna – non si è perso ora con Gianmarco Pozzecco. È un gruppo umile, coeso e se vogliamo “operaio”. Non ci sono prime donne (come spesso capitato nel recente passato… fallimentare), ma tutti remano in un’unica direzione. Bene così.
È chiaro che all’interno del roster ci siano delle chiare gerarchie, ma la cosa importante è che ognuno sappia quale è il proprio ruolo.
Contro l’Estonia, l’Italbasket vanta ben 24 assist di squadra con “solo” 13 palle perse. Considerando il tipico gioco “sbarazzino” del Poz e che in campo per più di 10’ sono scesi solamente sette elementi, sono dati che possono far sorridere.
Infine ha finalmente funzionato il gioco interno e a rimbalzo. Certo l’Estonia da questo punto di vista non può essere un test attendibile, però è già un inizio. I nostri lunghi hanno dominato la partita, non a casa Nik Melli (6 rimbalzi) e Achille Polonara (11 rimbalzi) sono stati due tra i migliori in campo, ma molto positiva è stata la prova anche di Pippo Ricci (6 rimbalzi). L’Italbasket ha vinto la lotta sotto le plance catturando 42 carambole, contro le 28 estoni.
Dentro l’area gli Azzurri hanno tirato con il 62% (23/37), una percentuale che denota una buona presenza e prestanza nel pitturato. 

COSA NON HA FUNZIONATO 

A dire il vero, le cose che non hanno funzionato sono ben poche. Ma comunque sia non è stata una partita perfetta.
Innanzitutto gli Azzurri ad inizio partita si sono maggiormente preoccupati di stare dietro al ritmo degli estoni, piuttosto che imporre il proprio. I 10’ inaugurali infatti sono stati equilibrati e la squadra di coach Jukka Toijala è entrata in fiducia, guidata da quel Kerr Kriisa che – da sconosciuto ai più – potrà far parlare di sé nel futuro.  
Ieri se con i lunghi siamo andati forte, non possiamo dire lo stesso con i piccoli. Escluso Nico Mannion ed i suoi lampi di talento puro, gli altri hanno risicato la sufficienza.
Marco Spissu – a differenza del solito – non è mai riuscito a vedere il canestro: 0/5 al tiro, tante scelte sbagliate e poche giuste. Il nuovo giocatore della Reyer è ben altro e lo sappiamo, di ieri però salviamo solamente i 6 assist.
Lo stesso è valso per Stefano Tonut. Da lui ci si attende un maggior coinvolgimento offensivo e una maggiore pericolosità. Questo proprio non è stato. Pozzecco, in sede di conferenza stampa post partita, l’ha tirato in ballo come esempio della generosità dei suoi ragazzi: una serata in cui non è riuscito a fare le sue cose abituali in attacco, si è sacrificato in difesa. Benissimo l’atteggiamento, ma Tonut deve ritrovare il prima possibile la tempra offensiva.
Fare processi adesso, dopo una vittoria alla prima partita, è chiaramente sbagliato, ma attenzione a non far riemergere la voce che ci ha accompagnato nelle ultime settimane: perché non portarsi una guardia in più (Amedeo Della Valle, MVP della Serie A) e un playmaker in meno? 

SFIDA ALLA GRECIA 

Questa sera alle 21 c’è il match più atteso dal pubblico italiano: Italia-Grecia. Sarà una sfida difficile, dura, quasi impossibile. Come hanno dichiarato sia Pozzecco che Polonara dopo l’Estonia, servirà la più classica delle partite perfette.
Ci sarà da arginare un campione, MVP NBA, come Giannis Antetokounmpo. Come fare? Impresa ardua poterlo dire. Probabilmente con una difesa adeguata, lasciando e invitando l’MVP greco al tiro, un’arma non troppo gradita nel repertorio. Occorrerà togliere il più possibile il dinamismo a Giannis, ma senza dimenticare che gli ellenici in roster vantano una serie di campioni da far invidia.
Il C.T. a ieri sera ha detto che ancora non aveva preparato nulla, forse il tipico bluff da allenatore. Ma la curiosità di vedere in nostri giocatori vedersela contro una Grecia così forte è tanta, un vero banco di prova per testare le nostre qualità. 

IL FORUM UN PO’ TROPPO ESTONE 

Una nota di colore. Dopo mesi difficili, di basket senza pubblico, finalmente abbiamo ritrovato quel che pare essere la normalità. Basti vedere le presenze di ieri al Forum di Assago. Eccezion fatta per la prima sfida tra Ucraina e Gran Bretagna (dove comunque c’erano oltre 2500 spettatori), per la partita Grecia-Croazia (6800) ed Italia-Estonia (10800) gli spalti si sono gremiti di fan.
Quel che però è saltato all’occhio, anche ai più disattenti, è stata la folta presenza di tifosi “ospiti”. I decibel creati dagli estoni a tratti surclassava quello degli italiani e anche le presenze numeriche addirittura sembravano equivalersi.
Per non parlare dei supporters greci che alle 17 hanno dato spettacolo anche sulle tribune e figuriamoci questa sera contro l’Italia cosa faranno.
Probabilmente il fatto che la vendita dei biglietti era senza particolari restrizioni o vantaggi per i tifosi locali ha agevolato questa cosa (anche in Germania le modalità sono le medesime ma abbiamo visto nella partita con la Francia…), ma ci attendiamo una risposta degli appassionati italiani che devono spingere la nostra nazionale nel girone casalingo! 

Eugenio Petrillo 

Nell’immagine la schiacciata di Achille Polonara, foto FIBA