Uno scontro diretto tra le ultime due squadre del girone A è quanto ha caratterizzato la partita che Trento ha vinto in trasferta con il Sopot (70:82) presso la Ergo Arena di Danzica, cornice nella quale a scontrarsi sono state la compagine capolista in Serie A ed i secondi in classifica in Ekstraklasa.
Con un bilancio di tre vittorie e sette sconfitte condiviso con la Joventut di Badalona, l’Aquila era infatti alla ricerca di un successo per avvicinarsi alla zona playoff, riuscendo, grazie al successo ottenuto in Pomerania, a portarsi ad una vittoria dai Wolves di Vilna di coach Alessandro Magro, attualmente sesti nel gruppo con 5 vinte ed altrettante perse.
I campioni di Polonia in carica, di proprietà della ditta Trefl della famiglia Wierzbicki, che tanto ha investito per riportare i pomerani nell’Europa del basket ‘che conta’, intendevano invece ottenere il primo risultato utile in torneo nel quale, prima di oggi, avevano maturato dieci sconfitte in altrettanti incontri disputati, restando tuttavia ancora a secco di successi.
Lotta tra difese
A decidere la partita è stata la migliore difesa messa in campo da Trento soprattutto sul perimetro, tenendo il Sopot a 70 punti realizzati con un 27,6% da tre. Tale prestazione ha permesso alla compagine di coach Paolo Galbiati di controbilanciare la migliore aggressività difensiva dimostrata dalla squadra agli ordini di Žan Tabak, che ha provocato 17 palle perse per mezzo di 9 palle rubate.
Per quanto riguarda l’andamento della partita, Trento ha preso controllo dell’incontro costruendo una doppia cifra di vantaggio per mezzo di un parziale di 3:12 realizzato nel terzo quarto, certificando una supremazia sul terreno di gioco che aveva già avuto le sue avvisaglie nel più sette col quale l’Aquila era andata alla pausa lunga (35:42).
Equilibrio sotto le plance
La lotta a rimbalzo è stato l’aspetto sul quale ci si aspettava un punto di snodo nella partita, anche perché a scontrarsi sono state la migliore compagine sotto le plance della Serie A, Trento con 42,2 rimbalzi catturati ad incontro, e la seconda migliore presenza a rimbalzo della Ekstraklasa, Sopot con 38,7 carambole fatte proprie a gara in Polonia.
A prescindere dal risultato finale, la lotta sotto i tabelloni è stata equilibrata, col Sopot addirittura capace di prevalere di misura per mezzo di 38 rimbalzi catturati, contro i 37 fatti propri all’Aquila.
I top della partita
19 punti, 4 triple, ma soprattutto 3 palle rubate sono il bottino personale messo a referto da Jordan Ford, vera e propria guida di Trento assieme ad un Myles Cale autore di 11 punti, 5 rimbalzi, 2 assist ed una palla rubata, sempre per conto della compagine bianconera.
Lato Sopot, degni di nota sono la doppia doppia di Marcus Weathers, autore di 14 punti e 12 rimbalzi, ed il grande spirito di sacrificio di capitan Jarosław Zyskowski, tra i protagonisti in positivo tra le fila dei pomerani con 13 punti e 3 rimbalzi.
I flop dell’incontro
Decisamente sottotono è apparso uno dei due nuovi acquisiti del Sopot, Nick Johnson, fermo ad 1 solo punto realizzato, mentre continua a preoccupare la mancanza di attitudine difensiva da parte di Andy Van Vliet, dal quale, dietro, ci si aspetta di più.
Lato Trento, da segnalare, tra le note meno positive della serata, sono i 4 punti di Andrea Pecchia e i 3 punti di Toto Forray.
Le pagelle
Sopot – Johnson 4, Best 6, Weathers 7, Alleyne 6, Groselle 6, Schenk 6,5, Van Vliet 5, Zyskowski 7, Witlinski 5. Allenatore – Žan Tabak 6
Trento – Lamb 6,5, Ellis 6,5, Cale 7, Bayehe 6, Pecchia 6, Ford 7, Forray 6, Žukauskas 6,5, Niang 6,5. Allenatore – Paolo Galbiati 7
Sopot vs. Trento 70:82 – statistiche
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Matteo Cazzulani
Nella foto: Lamb del Trento (in maglia nera) e Zyskowski del Sopot (in maglia gialla). Credits: Przemysław Świderski