lIn vista della nuova stagione targata LBA, andiamo a scoprire chi può essere il giocatore in grado di poter fare la differenza per l’Aquila Trento di coach Paolo Galbiati. La formazione trentina, reduce da un’ottima stagione culminata con l’accesso ai playoff scudetto, ha rivoluzionato la formazione nel corso dell’estete. Non una novità per gli appassionati e i tifosi, che ben sanno le qualità della dirigenza trentina nel scovare talenti sconosciuti ai più per poi farli definitivamente sbocciare e vederli prendere il volo verso le squadre top in Europa.

In questa sessione estiva, il colpo a effetto è sicuramente Anthony Lamb, giocatore che sarà il punto di riferimento offensivo di Trento. Un giocatore che, lo scopriremo più avanti, ha colpito molto coach Galbiati.

Carriera

Anthony Lamb nasce il 20 Gennaio del 1998 a Rochester (New York), uscito dal college di Vermont con cui ha trascorso tutte le quattro stagione al college, gioca la sua migliore stagione con i Catamountsnella stagione 2018-2019 dove registra 21.2 punti, 7.8 rimbalzi e 2.3 rimbalzi di media. Non scelto al Draft NBA del 2020, inizia il suo percorso di G-League tra le squadre affiliate di Cleveland, Houston e San Antonio, facendo qualche comparsa anche in NBA. Nella stagione 2022-2023 riesce a trovare spazio nei Golden State Warriors, con cui gioca 68 partite a 6.7 punti e 3.5 rimbalzi di media in 19.2 minuti di utilizzo. Prestazioni che gli consentirono di essere inserito nel roster che disputò i playoff.

La scorsa stagione si accorda con i New Zealand Breakers in NBL (lega australiana) con cui gioca 22 partite a 19.5 punti e 6 rimbalzi di media, ma a Febbraio si rompe il tendine d’Achille ed è costretto a terminare la stagione anzitempo.

Perché Anthony Lamb? Cosa può portare?

Le motivazioni di questa scelta (del tutto personale) sono abbastanza chiare guardando alla carriera e ai numeri. Un giocatore della sua esperienza potrà sicuramente dare una mano a far crescere i tanti giovani che coach Galbiati lancerà. Vanta ben 93 presenze in NBA, un dato non proprio irrilevante se sei una formazione che punta ai playoff. Inoltre. Lamb ha dimostrato di saper fare canestro, anche se non è un tiratore affidabile da oltre l’arco. Lo abbiamo visto, però, lo scorso anno: il gioco spumeggiante e a ritmi infernali di Trento ben si sposa con un giocatore che arriva da esperienze in campionati dove c’è meno tattica.

A proposito di tattica, questo sarà il punto focale su cui dovrà lavorare lo staff di Trento, oltre a rimettere in sesto fisicamente e mentalmente Anthony dopo il terribile infortunio. Se riuscirà a farsi guidare da coach Galbiati e i tempi di inserimento saranno brevi, Trento si troverà un giocatore capace di fare la differenza su entrambi i lati del campo. Se, poi, riuscirà a imporre la sua leadership, allora per coach Galbiati la strada sarò in discesa.

Un giocatore speciale per Trento

Per Lamb quella che sta per partire sarà quindi la prima stagione nel basket europeo. Per Trento questo non è un problema, considerato che spesso arrivano giocatori con poca o nessuna esperienza europea. Come dicevamo sopra, coach Galbiati è stato sorpreso da Lamb, non tanto per il giocato, ma per quanto conoscesse la storia di Trento:

“Abbiamo avuto una chiacchierata veramente interessante, sapeva tantissimo di noi e mi ha affascinato la conoscenza che ha del gioco. Ha lavorato e sta lavorando duramente per farsi trovare pronto a dare il suo contributo alla squadra e per inseguire i suoi e i nostri sogni dall’inizio della stagione ufficiale”.

Non proprio un fatto comune che un giocatore professionista nell’altro emisfero conosca una realtà capillare come Trento. Un bel segnale, anche per la dirigenza, che l’ottimo lavoro svolto in questi anni ha fatto salire in auge il nome del club.

Un acquisto, quello di Lamb, “favorito” anche dall’infortunio del ragazzo. Un infortunio che gli ha impedito di poter trovare sistemazione in formazioni più blasonate, ma la scelta di Trento potrebbe rivelarsi azzeccata. In Trentino, Lamb avrà la possibilità di giocare anche in EuroCup, un’altra vetrina dove mettere in mostra tutto il suo enorme talento.

Stefano Sanaldi