BOLOGNA – La Virtus Bologna è costretta a sudare le proverbiali sette camicie per strappare il referto rosa di gara2: Venezia battuta 77-75.
Una gara andata a strappi con un batti e ribatti di emozioni che poi nel finale hanno premiato le V Nere.
La Segafredo – senza Akele – se l’è anche vista brutta visto che la Reyer nel corso del secondo tempo ha preso le redini del gioco con il duo Kabengele-Wiltjer.
Poi però il cuore e la difesa della squadra di Dusko Ivanovic hanno fatto la differenza per la rimonta e l’allungo.
Venezia può recriminare sui minuti di blackout nel quarto periodo e qualche ingenuità dei propri giocatori, in particolare l’ultima azione non fatta partire da Kabengele.
Il 2-0 nella serie per la Virtus è maturato grazie ai 19 punti di Clyburn, ai 14 di Morgan e ai 10 di Cordinier.
A Venezia non bastano i 22 di Kabengele, i 18 di Wiltjer ed i 10 di Ennis.
È stata una partita che poteva rappresentare la più classica delle trappole per i felsinei. Buono l’approccio nel primo tempo, poi il calo drastico ad inizio secondo. Il blackout offensivo che ha colpito gli uomini di Dusko Ivanovic, un attacco che non ha trovato continuità e, contestualmente, la Reyer in crescita. Kabengele e Wiltjer segnavano a ripetizione, Shengelia si schiantava sulla difesa lagunare.
Poi quando tutto sembrava poter finire per il peggio (in aggiunta l’infortunio alle costole dopo un colpo con Cordinier di Marco Belinelli) ecco l’orgoglio dei padroni di casa. Dusko Ivanovic si affida ad un quintetto e questo lo cavalca fino alla fine: Pajola, Morgan, Clyburn, Polonara e Diouf. Il lungo azzurro disinnesca Kabengele, Polonara limita Wiltjer, Pajola in marcatura su Ennis ed ecco che l’attacco ritrova fluidità dove Clyburn ma soprattutto Morgan segnano canestri pesanti. In particolare quest’ultimo con il suo parziale personale di 5-0 ha messo un vero mattoncino sul successo bianconero.
Venezia può recriminarsi ben poco. Forse le difficoltà offensive nell’ultimo quarto, qualche scelta di rotazione (questa è uscito dai 12 Simms per far posto a Munford) e soprattutto l’amnesia di Kabengele sull’ultimo rimbalzo catturato quando – probabilmente con il cronometro non in testa – ha deciso di far “morire” la palla nelle sue mani. Ma la Reyer era sotto di due lunghezze sul 77-75 che è poi stato il risultato conclusivo.
La cronaca
Nel primo quarto la Virtus mette in campo grande intensità difensiva che gli consente anche qualche errore al tiro. La Segafredo comunque mette il naso avanti fino al 20-13 al termine del primo quarto.
Nel secondo quarto si gioca sui binari dell’equilibrio. La Virtus continua a condurre, ma Venezia rimane aggrappata alla partita: all’intervallo il punteggio dice 40-33.
Al rientro in campo la Virtus si blocca completamente in attacco, mentre Wiltjer e Kabengele diventano rebus per la difesa bianconera. Venezia trova fiducia e fa un parziale di 26-15 che porta le squadre sul 59-55 in favore della Reyer al 30’.
L’ultimo quarto è tutto vissuto sulla tensione. La Virtus recupera dal -5 con un grande sforzo difensivo e ritrova il comando della gara. A 2 minuti dalla fine i padroni di casa conducono 77-71.
Gli ultimi possessi premiano la Virtus Bologna anche grazie alle ingenuità veneziane: gara2 va alla Segafredo per 77-75.
QUI le statistiche complete del match
Eugenio Petrillo
Nell’immagine Diouf, foto Ciamillo-Castoria