Domenica una vittoria dal sapore speciale per la Reyer Venezia, reduce dalle fatiche e tossine di un ko interno in Europa con Bourg: al Taliercio è caduta l’Olimpia Milano che sino a quel momento era imbattuta in LBA. Un successo dal peso specifico immane per gli oro-granata, apparsi piuttosto indietro sul piano dell’alchimia, dell’assetto e dal gioco sino al 23 ottobre: al successo contro i lombardi fa seguito un blitz esterno fondamentale in Eurocup martedì, sul campo di Cluj-Napoca. 48 ore dopo il primo grande squillo in Italia arriva il primo anche nella coppa europea, con un viaggio biblico e decisamente complicato nelle gambe: adesso – però – è tempo di resettare perché domenica è ancora tempo di campionato, stavolta sul campo di quella Bertram Derthona che ha eliminato i lagunari dai playoff di LBA lo scorso maggio.

MILANO + CLUJ, COSA E CHI HA FUNZIONATO

Due risposte importanti contro Milano e Cluj per scacciare streghe, fantasmi e spegnere i primi incendi divampati tra i tifosi dopo il ko interno con Bourg. Ciò che ha funzionato in maniera importante – specialmente contro l’Olimpia – è una fase difensiva finalmente più solida e presente all’interno della partita, anche se manca sempre continuità: contro i rumeni la fase difensiva è stata buona per almeno 30 minuti, prima che gli oro-granata tentassero il suicidio del mese facendosi rosicchiare 8 punti negli ultimi 110″ di gioco. Ciò che ha funzionato è sicuramente una pulizia del gioco diversa rispetto a quella messa in campo con Bourg: più transizione, più giro palla, maggior flusso offensivo e – di conseguenza – più conclusioni piedi per terra per i frombolieri della squadra veneta. Tra i giocatori spiccano 4 nomi su tutti: Spissu, Granger, Bramos, Willis. Il primo ha dato una doppia grande risposta contro Milano e Cluj risultando il migliore negli 80′ per continuità e presenza sulle due metà campo, il secondo ha sciorinato una prova di assoluto valore contro le scarpette rosse pagando un po’ la stanchezza contro i rumeni, il terzo ed il quarto hanno faticato un po’ di più contro la difesa di coach Messina ma si sono scatenati il martedì con 38 punti combinati: il tiratore greco ha rispolverato la sua arma letale massacrando gli esterni rumeni con i piedi oltre l’arco, l’ala ex Brindisi ha dominato con 22 punti e la bellezza di 5 schiacciate. Da notare anche la prova di un Brooks tornato ai suoi livelli nel suo ruolo originale, contro Milano: il #23 è e sarà giocatore estremamente importante per la Reyer del futuro.

COSA NON HA FUNZIONATO

Se vincere aiuta a vincere – e non vi sono dubbi – va rivista sicuramente la presenza a rimbalzo nel corso dei 40′, perché nel successo contro l’Olimpia gli oro-granata hanno subito troppo la fisicità da Eurolega nei primi 10′ prima di stabilizzare il confronto e contenere il divario sotto i due ferri del Taliercio con un -4 di passivo decisamente più accettabile, mentre sul campo di Cluj-Napoca un vantaggio a rimbalzo gestito bene sino al 30′ si è poi trasformato in un fattore negativo che poteva costare carissimo: dal +3 della terza sirena si è passati ad un non bello -4 dell’ultima, quindi un saldo negativo di -7 rimbalzi catturati. Sicuramente la stanchezza ha influito, ma c’è da dire che nell’ultimo periodo la Reyer ha smesso di difendere di squadra concedendo seconde opportunità e canestri ai rumeni. Da rivedere la gestione degli ultimi possessi tra Milano e Cluj, con i veneti che si sono un po’ incartati in loro stessi pur riuscendo a vincere con pieno merito le due partite: questa situazione andrà sicuramente migliorata in futuro per condurre in porto in maniera più tranquilla le partite.

DERTHONA-REYER, I TEMI

Sta quasi diventando una Classica quella tra Derthona e Reyer. Gli oro-granata lanciati da due belle vittorie vanno sul campo del Derthona Basket, che mai ha perso in campionato e che in LBA ha sconfitto la Reyer lo scorso dicembre tra le mura amiche. Situazioni diverse, squadre diverse, momenti diversi, ma la sensazione è che il match del PalaFerraris possa essere un gran banco di prova per i piemontesi di coach Ramondino e per i veneti di De Raffaele. L’imbattuta squadra guidata da Macura, Daum e Christon contro l’esperienza di Granger, Willis, Watt, Bramos e l’estro di Freeman: tanti duelli che si giocheranno e decideranno – verosimilmente – la partita. Freeman contro Harper, Granger contro Christon, le alte quote ove si sfideranno Willis e Daum, gli aggiustamenti di Ramondino e De Raffaele per 2 punti che pesano già tanto per entrambe: un successo proietterebbe i piemontesi verso vette ancor più alte, una vittoria lagunare significherebbe continuità ed un ulteriore segnale alle avversarie di un campionato lunghissimo.

 

Daniele Morbio

Ciamillo-Castoria