È Cleaves mania alla Giuseppe Bondi Arena di Ferrara. La Tassi Group Ferrara fa esplodere di gioia tutto il palasport grazie al 94-91 sulla Fortitudo Bologna. Eroe di serata Andy Cleaves con la tremenda prodezza sulla sirena. La guardia americana degli estensi ha segnato con un tiro da centrocampo il canestro decisivo all’ultimo secondo.
E tutta Ferrara esulta dopo aver visto la partita sfuggirsi quasi di mano durante il quarto periodo.
L’avvio è tutto a favore della Kigili che ha provato ad imporre la propria superiorità e l’ha fatto chiudendo il primo parziale avanti sul 32-24.
Ma Ferrara è stata bravissima non solo a rimanere aggrappata alla partita, ma addirittura ad arrivare all’intervallo sul 51 pari.
A penalizzare la Fortitudo sono stati i falli, quelli pesanti, quelli di Matteo Fantinelli che a causa di qualche ingenuità di troppo è stato più tempo in panchina che in campo.
Poi la ripresa dei giochi è stata tutto un botta e risposta. I padroni di casa hanno messo il naso davanti grazie ad un Alessandro Amici particolarmente ispirato: 72-67 al termine dei primi 30’.
Poi il quarto quarto è stato spettacolo puro. La Fortitudo ha recuperato il divario con un grande Marcus Thompson e ha ribaltato il conteggio.
La gara si innervosisce. I colpi proibiti cominciano a vedersi e dalla lotta ne esce una rissa che porta all’espulsione di Fantinelli e di Andrew Smith.
Poi il finale è stato tutto un programma: Campani impatta a quota 91 a 35 secondi dal termine. La Fortitudo fallisce il tiro della vittoria. Cleaves raccoglie il rimbalzo, ha tempo di arrivare a meta campo dove – su una gamba – segna la prodezza del 94-91.
Per Ferrara questa è una vittoria fondamentale per il morale, la classifica e anche per come è arrivata.
Per la Fortitudo invece è una sconfitta che fa più male che mai. È la seconda sconfitta consecutiva in trasferta e una situazione che comincia a farsi difficile anche dal punto di vista della continuità di rendimento.
Per Ferrara ci sono 22 punti di Luca Campani, 18 di Smith 15 di Cleaves e 13 di Bellan.
Per la Fortitudo invece arrivano 29 da Thompson, 15 da Aradori, 14 da Valerio Cucci e 10 da Alessandro Panni.
QUI le statistiche complete del match
FERRARA I TOP
ANDY CLEAVES: Beh è stato lui l’eroe della partita, quello che ha deciso le sorti dell’incontro con una prodezza da centro campo all’ultimo secondo. Segna 15 punti con 4/6 da tre (male da due con 0/4).
LUCA CAMPANI: Partita da vero gladiatore, ottimo in difesa ma le cose migliori le fa vedere in attacco. Segna il canestro del pareggio a quota 91. In totale realizza 22 punti (top scorer dei suoi) con 7 rimbalzi.
GIANMARCO BERTETTI: Metronomo dell’offensiva ferrarese. 11 assist, una rarità per la categoria e soprattutto ottima prova difensiva contro uno dei migliori della A2: Matteo Fantinelli.
FORTITUDO BOLOGNA I TOP
MARCUS THOMPSON: Il migliore, l’unico ispirato dal punto di vista realizzativo. 29 i suoi punti tirando con un fantastico 7/8 da tre o più in generale 10/13 dal campo.
FORTITUDO BOLOGNA I FLOP
MATTEO FANTINELLI: Elogiato per le prestazioni, il rendimento e la superiorità rispetto agli avversari in tutte le recenti partite. Oggi invece male male male, il peggiore dei suoi. È mancato proprio lui alla Kigili. È stato pesantemente limitato dai falli e l’espulsione nel quarto periodo è stato l’episodio che ha ridato vitalità ad una Ferrara che sembrava quasi morta. 6 punti in 13’ con 2 rimbalzi e 0 assist
PIETRO ARADORI: Con un Fantinelli assolutamente negativo, era lui che nel finale doveva affiancare Thornton nel ruolo di leader. Questo non è assolutamente stato, non ha segnato, non è stato cercato con continuità e non si è messe nelle condizioni di essere importante. Segna 15 punti con un brutto 1/5 da tre.
NAZZARENO ITALIANO: Nervoso, falloso e troppo impreciso. Beccato anche dai tifosi avversari, lui si innervosisce e non riesce a giocare la sua pallacanestro che in una partita sporca come questa sarebbe stata importante.
BRANDON DAVIS: Ormai è assordato che sia un giocatore sfiduciato, senza talento e a tratti impresentabile. Il suo ritorno – e i suoi tanti minuti in campo – non hanno certo aiutato la Fortitudo.
Eugenio Petrillo