Quando in campo c’è Andrea De Nicolao, Cantù si trasforma e cerca molto di più la soluzione in transizione. Basile e Okeke ringraziano. In quella che a tutti gli effetti è considerata una grande classica del nostro basket, contro Pesaro i biancoblù vincono (85-78) con il carattere. E con la voglia di portare a casa quei 2 punti lasciati per strada a Torino. Non la partita perfetta nei 40′, ma sicuramente la gara che serviva per tornare a sorridere.

É tornato l’asse De Nicolao-Basile

“Siamo la coppia più bella del mondo” cantava Celentano nel ’68. Sicuramente, quella formata da De Nicolao e Basile una tra le più efficaci e complete dell’A2. Uno prescinde – quasi sempre – dall’altro e questa regular season ne è stata la dimostrazione: la presenza (o l’assenza) di De Nicolao hanno inciso nelle prestazioni del lungo italiano. Dei 10 assist smistati dall’ex Reyer Venezia, almeno la metà sono arrivati nelle mani di Basile. Risultato? Canestro e 19 punti per il numero 21.

Okeke che impatto, Moraschini segna canestri decisivi

“Ho giocato la mia miglior partita da quando vesto questa maglia”. Parola di Leonardo Okeke. Innescato con efficacia dalla squadra e da De Nicolao, il numero 66 ha dato prova delle sue grandi qualità sotto canestro. E poi c’è Riccardo Moraschini che, nel momento più complicato della gara, segna 7 punti consecutivi (canestri con fallo e tripla) che infiammano il PalaDesio e cambiano l’inerzia.

Quella contro Pesaro è stata una vittoria che significa ancora terzo posto (per ora blindato) e che consente ai biancoblù di guardare con fiducia agli ultimi due impegni contro Avellino e Vigevano. Prima dei playoff. Dove ci vorranno grinta, carattere. E un De Nicolao così.

Lorenzo Bloise

Photo by Walter Gorini (fonte: Pallacanestro Cantù)