Non è cominciata con il piede giusto l’avventura playoff della Flats Service Fortitudo Bologna, che è cade a Desio in gara 1 contro l’Acqua S. Bernardo Cantù per 72-64. Un match dai due volti per la squadra di coach Caja: brillante nei primi venti minuti, opaca e discontinua nella seconda metà di partita. I padroni di casa, trascinati da un super Grant Basile (20 punti), hanno ribaltato l’inerzia dopo una partenza difficile e hanno saputo gestire meglio i momenti chiave della sfida. Ora per la Effe c’è poco tempo per recriminare: questa sera, sempre sul parquet brianzolo, va in scena gara 2. Servirà un atteggiamento completamente diverso per evitare un pericoloso 0-2 nella serie.

COSA FUNZIONA

Pietro Aradori ha confermato di poter essere il punto fermo offensivo della Fortitudo quando Gabriel non ingrana. Con 23 punti e 6 triple a bersaglio, è stato lui a tenere in vita la squadra nei momenti più complicati. Accanto a lui, Deshawn Freeman continua a garantire solidità sotto canestro (13 punti e 9 rimbalzi), mentre Matteo Fantinelli, nonostante una serata negativa al tiro (1/6), distribuisce 10 assist e resta il cervello della squadra in cabina di regia. La difesa iniziale su McGee e l’approccio nel primo quarto (chiuso 18-24) sono segnali incoraggianti.

COSA NON FUNZIONA

Troppi blackout offensivi e un secondo quarto da dimenticare (23-14) hanno condizionato l’intera gara. La Fortitudo ha faticato tremendamente nel trovare soluzioni pulite contro la fisicità e l’aggressività di Cantù, smarrendo ritmo e fiducia. Le percentuali da tre (9/31 complessivo) sono state un fattore determinante in negativo, con Kenny Gabriel (1/7) e Fabio Mian (1/6) che non hanno inciso come ci si aspettava. Alla lunga e anche sulla poca variazione offensiva ha inciso la minor profondità di rotazioni della Flats Service, che però non è riconducibile alla forma fisica non ottimale di Vencato, ma anche alla scelta tecnica sui soliti Battistini e Menalo.

IL GIUDIZIO E IL PRONOSTICO DI BM

Gara 1 ha confermato che la serie contro Cantù sarà durissima. La Fortitudo ha mostrato lampi del suo potenziale, ma anche limiti evidenti nella continuità e nella capacità di reagire ai parziali avversari. L’esperienza e il talento non bastano se non accompagnati da una difesa costante e da un attacco più fluido. Stasera in gara 2 servirà una prova di carattere e concretezza, perché andare sotto 2-0 contro una squadra solida e profonda come quella di coach Brienza rischierebbe di compromettere l’intera serie. Il ritorno a Bologna, giovedì al Paladozza, potrebbe diventare un’arma, ma solo se prima arriverà una risposta forte a Desio.

In foto Aradori (Fortitudo Bologna)

Alessandro di Bari