Torna in campo la Virtus in Eurolega per una trasferta davvero molto complessa, dovrà vedersela contro l’unica formazione che non è mai riuscita a battere da quando è tornata nel massimo campionato Europeo.
Che lo Zalgiris sia la bestia nera dei bolognesi è un dato di fatto, i lituani sono una squadra sempre molto ostica da affrontrare, specialmente nelle prime gare del torneo, ma soprattutto quando si va alla Zalgirio Arena, un vero fortino costituito da una muraglia umana di verde vestita, che fa sentire il proprio calore senza un attimo di respiro.
La Virtus arriva a questo Round 7 forte delle quattro vittorie ottenute contro Madrid, Monaco, Villerbaunne e soprattutto l’ultima casalinga contro il Panathinaikos, dominato per tutta la gara. Le due sconfitte nel record bianconero sono arrivate entrambe in trasferta in casa di Valencia e Parigi, due formazioni che con la loro velocità, hanno messo in crisi la difesa bianconera.
Lo Zalgiris attende la Virtus con lo stesso record, quattro gare vinte (Monaco, Fenerbahce, Bayern e Barcellona) e due sconfitte (Stella Rossa e Milano). In realtà, il record dei lituani è più importante, in quanto delle quattro vittorie, ben tre sono state ottenute in trasferta, su campi di prestigio come quello del Monaco, del Bayern e del Barcellona.
Si prospetta per i ragazzi di coach Dusko Ivanovic una serata molto complessa, ma d’altronde questi primi turni hanno già chiaramente fatto capire che come sempre, in Eurolega non esistono partite facili, il livello degli avversari rappresenta il meglio del basket europeo, ed ogni anno, anche le squadre meno attrezzate, cercano in ogni modo di alzare la propria qualità di gioco e fisicità.
La Virtus che solo domenica sera ha inflitto una pesante sconfitta ad una Sassari che ha mostrato davvero poche cose, si getta questa sera in una settimana dal doppio turno europeo, che prevede ben due gare esterne in Eurolega (la prossima si giocherà giovedì in casa del Bayern) e quella di sabato in campionato a Trento.
In pratica giocherà senza sosta ogni quarantotto ore, utilizzando il tempo fra le gare per viaggiare e raggiungere la sede della successiva.
Non ci sarà quindi molto tempo per preparare in maniera scrupolosa ogni partita, sarà davvero difficile anche solo pensare di provare schemi difensivi adatti alle singole gare, troppo ravvicinati gli incontri, con avversari diversi per caratteristiche e forza del roster.
Anche questo è un aspetto che andrà considerato, nel giudizio finale che si potrà dare al termine di questa cinque giorni di incontri e viaggi (tanti) e di allenamenti (pochi). A chiudere il cerchio, il dover dormire in un letto diverso quasi ogni notte, con molta probabilità senza nemmeno poter usufruire di tutte le ore di sonno che servirebbero ad un atleta che ha prodotto nello ore precedenti uno sforzo fisico impegnativo.
Per capire meglio la questione, basti citare il Bayern Monaco, avversario della Virtus nella prossima gara di giovedì, questa sera gioca in casa contro il Madrid, partita sicuramente difficile, ma questa notte i tedeschi non dovranno viaggiare in aereo per raggiungere la sede della prossima gara. Trento, avversaria in campionato della Virtus sabato, giocherà questa sera in Grecia, poi dopo la gara di Eurocup, farà ritorno a casa dove potrà preparare l’incontro coi bianconeri, avendo diversi giorni a disposizione per allenarsi, riposarsi e lavorare sugli schemi da opporre ai campioni d’Italia.
Tutti dettagli che potrebbero sfuggire ad un occhio superficiale, ma quando si gioca a certi livelli, ogni dettaglio, ogni piccola sfumatura, può diventare molto importante. Ed è probabilmente questo uno degli aspetti su cui si fondano le critiche che in tanti hanno mosso quest’anno al board di Eurolega, nell’aver concepito un allargamento a venti squadre, senza aver suddiviso in due gironi la competizione, ma semplicemente aumentando di quattro gare la già faticosa maratona vista gli anni scorsi.
Alcune squadre stanno già facendo i conti con le problematiche che questo assurdo tour de force richiede agli atleti, e siamo solo all’inizio. Purtroppo tutti sanno perfettamente che giocare molto e allenarsi poco, fa salire vertiginosamente il rischio di infortuni, ma nonostante questo, le società hanno accettato questa spada di Damocle, pensando probabilmente più al maggior numero di introiti grazie agli incassi, che alla salute dei propri tesserati.
“Show must go on”, cantava un famosissimo gruppo inglese qualche anno fa, lo spettacolo deve continuare, ed al momento non si vede nessuno all’orizzonte che possa fermarlo o quanto meno modificarne lo spartito, il business impera ad ogni livello, perché l’Eurolega dovrebbe esserne esclusa?
Tornando a stasera, la Virtus si presenta a Kaunas ripescando Saliou Niang, rimasto ai box domenica per un lieve attacco influenzale. Rientreranno nei dodici Luca Vildoza e Karim Jallow che in modo oculato, coach Dusko Ivanovic ha tenuto a riposo nello scontro di campionato.
Ex della partita, il serbo Alen Smailagic, sicuramente uno dei migliori in campo contro Sassari dove ha dimostrato di aver raggiunto un buon momento di forma.
Servirà come sempre l’aiuto di tutti quelli che andranno in campo, serviranno i punti a giochi rotti di Carsen Edwards, come quelli in velocità di Matt Morgan, serviranno gli assist di capitan Alessandro Pajola come la grinta di Daniel Hackett. Ma serviranno ancora di più, le energie di tutto il gruppo che contro il Panathinaikos, ha evidenziato un crescendo d’intesa e di conoscenza reciproca.
Palla a due alle ore 19,00 agli ordini dei signori Carlos Peruga, Piotr Pastusiak e Sergio Silva. Diretta televisiva sui canali Sky Sport Uno, Sky Sport Basket, mentre vi sarà come sempre la diretta radiofonica su Nettuno Bologna Uno con la voce di Dario Ronzulli.
Alessandro Stagni
Nell’immagine Alen Smailagic, ex di turno contro lo Zalgiris (foto Ciamillo Castoria)