La Segafredo che si è imbarcata ieri per Kaunas, ha lasciato in Arcoveggio Daniel Hackett ed Isaia Cordinier, entrambi infortunati. Daniel lamenta ancora dolore al ginocchio contuso durante un allenamento, che lo ha costretto a saltare sia il Real che Pesaro della scorsa settimana, mentre Isaia ha rimediato una distorsione alla caviglia con leggero interessamento dei legamenti, che non gli consentono al momento, di poter andare in campo e fornire un valido apporto al gioco della squadra.

Sfortunata la Segafredo, che proprio nel momento più importante della stagione, in vista dell’ultimo back to back decisivo per delineare quale potrà essere la posizione finale in classifica, si ritrova a dover rinunciare a due esterni da quintetto molto importanti. L’assenza di Daniel Hackett in particolare, e la si è vista in modo evidente proprio domenica a Pesaro, crea un vuoto importante nella gestione del gioco, chi lo ha dovuto sostituire, non è riuscito nell’impresa di sopperire in maniera adeguata, soprattutto in fase realizzativa, rendendo ancora più complessa la gestione da parte di coach Luca Banchi.

In realtà, a Pesaro, tutta la squadra non ha aiutato chi doveva far girare la macchina bianconera, l’atteggiamento avuto in campo dai Virtussini, non è sembrato nemmeno parente con quello visto solo quarantotto ore prima, salvo quello del capitano Marco Belinelli, mai domo ed ultimo ad arrendersi al suono della sirena. Seppur comprensibile un calo di tensione fra le gare di Eurolega e quelle di campionato, lascia però l’amaro in bocca, l’aver perso una ghiotta occasione di poter riagganciare il primo posto in classifica generale e la possibilità di mettere ulteriori due punti di distacco dall’Olimpia Milano, che presumibilmente sarà anche quest’anno l’avversario con cui la Segafredo dovrà fare i conti quando si andrà a giocare per il titolo. E’ sempre difficile capire cosa succeda in questi casi, una squadra ormai rodata che arriva nell’ultimo quarto a sole cinque lunghezze dai campioni d’Europa in carica, giocando con grande determinazione, si smarrisce dopo solo due giorni sul parquet della penultima del campionato nazionale.

Un’ipotesi che si potrebbe azzardare, sarebbe quella di un gruppo che, inconsciamente si prenda una pausa mentale, affrontando una gara apparentemente semplice, con la convinzione che basti il minimo sindacale per poterla vincere.

Ma giunti a questo momento della stagione, sia in campionato che in coppa, ogni avversario che si va ad affrontare ha un suo personale obiettivo da raggiungere, chi la salvezza, chi la posizione per un posto nei playoff, chi vuole raggiungere la vetta del campionato, e chi semplicemente, pur non avendo più alcun bersaglio a cui sparare, vuole semplicemente battere la Virtus per il prestigio che ne consegue.

Ed è probabilmente questo l’obiettivo che avranno gli avversari della Segafredo, nelle prossime due gare di Eurolega.

Sia lo Zalgiris di coach Andrea Trinchieri che la Stella Rossa di Milos Teodosic, non hanno più alcuna velleità di piazzamento o obiettivo da raggiungere, essendo ormai tagliati fuori dalla classifica, ma rimane estremamente valido ed importante, ottenere un successo prestigioso contro una squadra che sino a qualche gara fa, era terza nella competizione e che, ancora oggi, sta lottando per un posto nei playoff.

Per assurdo, sono proprio queste le squadre che possono diventare le più pericolose da affrontare, sopratutto in trasferta  e con un gruppo decimato come al momento è la Segafredo. I presupposti per questa prima gara di back to back non sono certamente dei migliori, è bene chiarirlo subito, ma i bianconeri in questa ottima stagione, hanno saputo in più di un’occasione, superare numerose avversità, fornendo prestazioni di altissimo livello proprio nei momenti di maggiore difficoltà. Si spera quindi che ancora una volta, la forza del gruppo, sia il motore per far sognare i propri tifosi e porti una vittoria che significherebbe già da stasera la certezza di aver conquistato i play in e la rinnovata possibilità di continuare la rincorsa ai playoff.

I lituani si presentano alla gara di stasera in un buon momento di forma; dall’arrivo di Andrea Trinchieri hanno ottenuto importanti successi casalinghi contro Fener, Efes e Panathinaikos, cadendo solo nell’ultima alla Zalgirio Arena contro l’Olympiacos. Una squadra rivitalizzata dall’arrivo del coach italiano, chiamato in Lituania con colpevole ritardo dalla dirigenza, probabilmente un suo ingaggio qualche tempo prima, avrebbe potuto portare lo Zalgiris a giocarsi sino in fondo, le proprie carte per entrare nella roulette dei play in.

Gara estremamente difficile da interpretare quella di stasera, Kaunas è squadra di buona qualità e come tutte quelle di Eurolega, dotata di grande fisicità, oltre ad essere la migliore per percentuale nel tiro dall’arco. Gara che sarà ancora più complessa per i ragazzi di coach Luca Banchi, con la mancanza dei due sopracitati, in un ambiente ostile in cui i tifosi riescono sempre ad esaltare i propri beniamini con una presenza calda e numerosa.

Il ritornello è sempre lo stesso per la Segafredo, servirà una gestione della palla molto attenta, evitando quelle palle perse frutto di disattenzione, un controllo dei rimbalzi ponendo particolare attenzione a quelli dai tiri da lontano (di solito preda degli esterni), ed una difesa sui tiratori che possa limitare per quanto possibile la vena realizzativa nel tiro da oltre l’arco.

Kaunas, è giusto ricordarlo, ha battuto i bianconeri nella gara inaugurale, e rappresenta l’unica, a non essere ancora stata battuta dalla Virtus dal ritorno in Eurolega.

Palla a due alle ore 19,00 agli ordini del croato Sreten Radovic, del francese Mehdi Difallah e dello spagnolo Jordi Aliaga Solé. Diretta televisiva su Sky Sport e DAZN, mentre Dario Ronzulli racconterà come di consueto la cronaca dell’incontro sulle frequenze di Nettuno Bologna Uno.

Nell’immagine Ognjen Dobric (foto Ciamillo Castoria)