Un derby magnifico, una partita infinita, il ritorno alla vittoria di una Openjobmetis commovente, cuore e anima di una squadra che risorge ufficialmente e si rialza in classifica. Mandole batte Messina 94-92 al termine di una partita in cui Varese aveva toccato anche il + 16, aveva costruito una buona pallacanestro e si era messa alla spalle una settimana infernale. Crolla ancora Milano in campionato, la terza di fila, Mannion tradisce il suo allenatore con l’ultimo tiro.

Delirio a Masnago in una cornice di pubblico priva degli Arditi. La contestazione in settimana era stata pesantissima e Varese ha risposto in maniera super sul campo. Una prestazione di orgoglio, forza, carattere e grinta. Guidata da un super Jaron Johnson, finalmente ai suoi livelli (seppur con percentuali rivedibili) da 21 punti, da muscoli e carattere, da difensore forte e muscoloso. Guidata anche da un Sykes in versione smagliante, capace di creare ma soprattutto di trovare varchi impossibili nella difesa meneghina, che oggi ha accusato le fatiche europee.

Una Milano che ci ha creduto fino all’ultimo secondo, mettendo in campo tutto il talento dei suoi migliori interpreti, sfruttando le ingenuità di Gray sulla penultima azione con quel blocco che poteva costare carissimo e di Librizzi che ha affrettato troppo e concesso il -1 da 3 di Brooks. Lo stesso, autore di una prestazione importantissima per Milano, 19 punti con il 100% al tiro. Numeri folli ma che non sono bastati. Varese è stata più squadra, lo è stata lungo tutto l’arco del match. Ed esulta Mandole e Masnago, c’è spazio solo per il boato finale, che vale la risalita in classifica e i 2 punti ritrovati nel derby a distanza di 3 anni.