Nessuno svegli l’Olimpia.
La squadra di Messina, che finalmente lavora a ranghi quasi completi, sta trovando la continuità, la fiducia e la fluidità offensiva, elementi che quasi mai in questa annata si erano visti prima a causa del roster falcidiato dagli infortuni.
Milano ha in Napier l’uomo della provvidenza, il numero 13 è arrivato per ridare ai meneghini una vera cabina di regia visto il lungo stop ai box di Pangos, ha cambiato completamente il volto alla squadra.
Con lui le “scarpette rosse” sono 6-0 in Eurolega con la sesta sinfonia in fila arrivata giovedì contro il Partizan di Obradovic, che mantiene viva la pur flebile speranza di una qualificazione alla post season europea.
Per i meneghini è legittimo sognare, soprattutto con questo Pangos, tornato contro Scafati e subito determinante sia a Valencia che con il Partizan.
L’accoppiata Pangos- Napier è quindi l’arma migliore di Messina per la sua capacità di determinare in materia di punti segnati, ma soprattutto, cosa ancor più importante, di mettere in ritmo i compagni, la crescita di giocatori come Ricci e Tonut, sotto il profilo del rendimento, ne è la prova.
A livello difensivo è nota l’efficacia di Milano e tale è rimasta, nel frattempo però un sempre gigantesco Melli si è tolto lo sfizio di diventare il miglior rimbalzista nella storia della società milanese, a conferma ulteriore della sua stagione positiva fin qui.
Ora per i lombardi la trasferta di Brindisi e poi due snodi cruciali per il destino della stagione, Real Madrid prima e Virtus poi.
Una cosa è certa Milano adesso c’è e quando avrà Shields a pieno regime tutto si farà ancora più interessante.
In foto: Napier in palleggio, Ciamillo-Castoria.