La Virtus Bologna spezza nel terzo quarto la resistenza di una buona Verona e dilaga toccando anche i 35 punti di vantaggio (47-82).

Gli scaligeri pagano amaramente l’addio improvviso di Wayne Selden e cedono alla distanza nonostante la caparbietà di Anderson (18) e Smith (16).

Tra i bianconeri bene Cordinier (16) e Mannion (13), quest’ultimo per la prima volta in stagione a capo del quintetto con l’esclusione di Hackett e Teodosic, preservati per il doppio turno di Eurolega.

 

LA CRONACA

Le Vu nere mettono subito in chiaro le cose con 5 punti consecutivi di Jaiteh nei primi 2’ di gioco. È Smith, dopo un’eternità, a segnare il primo canestro gialloblu a conclusione di un contropiede generato da una palla persa da Mannion che si riscatta subito dopo (2-7).

La Scaligera ci mette voglia ed energia per sopperire alla mancanza di un giocatore tanto importante come Selden, Cappelletti si rende protagonista della stoppata su Jaiteh al 4’, tuttavia Cordinier prende il testimone del connazionale e segna lui 5 punti in fila, schiacciata e tripla, che vale il 2-12 ed un parziale che lievita fino al 9-0 (2-14).

Verona vive di scatti improvvisi d’orgoglio che restano, però, effimeri; Anderson prova a caricarsi la squadra sulle spalle ed accorcia fino al -8, la Virtus gestisce e sale di nuovo fino al +12 (Bako) prima che Mickey perda il duello con Smith che gli costa un 2+1. Il pivot gialloblu non sbaglia l’aggiuntivo e manda tutti in panchina sul 12-21.

Tutt’altro approccio quello di Verona nel secondo quarto: l’ingresso di Imbrò scuote i ragazzi di Ramagli ed il play ex Treviso mette a segno 6 punti in fila che riaprono clamorosamente la partita.

La replica virtussina sta tutta nei migliori minuti giocati da Pajola in stagione, almeno finora: l’azzurro innesca Mickey, poi mette a segno 7 punti di seguito per il nuovo +9 Virtus (22-31).

Verona, però, stringe le maglie e replica sull’asse Anderson-Smith: i due fabbricano il parziale di 9-0 che vale un inatteso pareggio a 3’23” dall’intervallo lungo.

La Virtus prova a dare un’altra zampata con Cordinier protagonista dell’ennesimo controbreak della gara (31-39), Verona rintuzza fino al -4, ma negli spogliatoi si va con Bako che nega il primo canestro in A a Rosselli dopo anni d’assenza e poi inchioda per il 35-41.

 

Verona finisce qui.

Il ritorno in campo è un incubo per il PalaOlimpia: per la Virtus segnano tutti ed il break a cavallo dell’intervallo lungo lievita fino al 24-0 mentre gli uomini di Ramagli assistono impotenti all’esibizione avversaria. Il primo canestro del terzo quarto gialloblu arriva addirittura a 2’26” dall’ultima pausa, ma resta quasi un aneddoto perchè gli uomini di Scariolo mettono una pietra definitiva sul match quando i liberi di Jordan Mickey valgono il massimo vantaggio sul +32 ospite (37-69).

La tripla di Holman manda in panchina le squadre sul 40-69 e favorisce il deflusso del pubblico.

Il quarto periodo vede soltanto la Scaligera cercare di rientrare in un raggio di scarto accettabile, ma il divario aumenta addirittura fino ai 35 punti, scoppola troppo pesante per una squadra privata in malo modo della propria stella.

Alla fine le Vu nere fanno accademia, concedendo spazio anche ai giovani Camara e Menalo ed i padroni di casa riescono a ricucire almeno fino al -25 finale, forse il minore dei mali, dopo una settimana in cui, per la squadra, l’ultima cosa facile da fare è stata concentrarsi sul parquet.

Punizione fin troppo severa, quella di stasera, per una squadra che comunque ci ha provato finchè ha potuto, pur nelle condizioni in cui versava.

Punizione decisamente ingiusta, se pensiamo che questa situazione è stata creata suo malgrado e senza prove di colpevolezza.

 

Elio De Falco