Ennesima contestazione del tifo biancorosso nei confronti della società comandata da Rowan. I tifosi ieri 26 dicembre, clima decisamente non natalizio, hanno attaccato direttamente il presidente della squadra toscana e suo figlio, attuale giocatore, chiedendo addirittura la cessione. Ormai la situazione tra tifosi e proprietà sembra irrimediabile con i tifosi che attualmente non sono presenti nemmeno dentro il palazzetto per sostenere la squadra. La squadra attualmente si aggira nei bassi fondi della classifica, nonostante le aspettative fossero ben diverse. Il roster dei pistoiesi sarebbe infatti progettato per tutt’altri obbiettivi, ma ad ora l’unico che i biancorossi si possono porre è la salvezza. Le discordie tra la società ed il tifo, (e la città tutta), partono da quest’estate, da quando è circolata la voce di un possibile progetto di Rowan per portare la squadra a Firenze. Una mossa che già da principio ha rotto qualcosa tra la squadra/società ed i propri tifosi. Il rapporto poi non è andato a migliorare, con la squadra che di certo non aiuta con le prestazioni sul campo lasciando un pò a desiderare. In tutto questo caos aggiungiamo anche i continui cambi di allenatore, notizia di poco fa l’ingaggio di Gasper Okorn al posto dell’esonerato Markovski, che a sua volta era subentrato a Calabria. Successivamente poi lo “sciopero” della tifoseria biancorossa, per protesta contro stampa e società; una scelta che ha fatto discutere. Adesso la situazione sembra peggiorare ancora, ma la domanda da porsi è: se Rowan vendesse, chi comprerebbe? Una domanda difficile, a cui però possiamo aspettare a dare una risposta, in quanto non sembra che l’americano sia interessato a vendere. Un destino casualmente comune con un’altra biancorossa, con una proprietà e dirigenza di ex giocatori in entrambi i casi stranieri, Varese, anch’essa nelle ultime settimane al centro delle polemiche per la mala gestione del club e con al centro del dibattito un bel contrasto tra tifo e dirigenza. Staremo a vedere cosa succederà nei prossimi giorni. Incredibile resta l’involuzione del rapporto tra Rowan e la tifoseria, da idolo sul campo a presidente odiato e non voluto. L’unico modo per risolvere sembra essere un incontro che vede protagoniste le due parti, che necessariamente dovranno fare un passo verso l’altro, per il bene di tutti.

Matteo Cappelli