Le parole dei due coach, quello di Milano Ettore Messina e quellod i Trieste Marco Legovich, dopo il loro scontro nel settimo turno di LBA:

 

ETTORE MESSINA:

“Spero che il secondo tempo aiuti la squadra a sbloccarsi. Avevamo bisogno di alzare le percentuali di tiro, segnare, ho visto che abbiamo finito con 24 assist. Quando fai canestro ovviamente i buoni passaggi diventano assist. Spero che questo ci aiuti. Ora affrontiamo due partite del massimo livello di difficoltà: riuscissimo ad andare oltre e vincere, chiaramente significherebbe molto. Serve voglia di realizzare un’impresa, perché in questo momento la differenza c’è, serve un atteggiamento come quello del secondo tempo di oggi piuttosto che deprimersi un po’ quando la palla non va dentro, com’è successo altre volte, anche a Kaunas. Mitrou-Long? Non mi aspettavo un impatto del genere così in fretta. È un giocatore che ci dà tanta energia, e la trasmette alla squadra, al pubblico. I compagni lo apprezzano, è un ragazzo che vuole fare bene, qualche volta magari spinge e va fuori giri. Spero continui così, penso possa anche migliorare”.

Sulla situazione infortuni: “Shields entro fine mese farà un controllo e speriamo che gli consente di cominciare la riabilitazione vera e propria. Non si parla di rivederlo prima del nuovo anno. Gigi ha avuto un virus che l’ha sdraiato e adesso non è ancora in grado di riprendere a fare del lavoro vero. Tonut dovrebbe tornare nella prima metà di dicembre, un mese dopo l’infortunio. Billy Baron invece è l’unico che abbia già fatto qualcosa. Se va tutto bene, potrebbe ripartire domenica prossima a Treviso. Gli assenti oggi erano un bel quintetto, un quintetto che può giocare partite di EuroLeague”.

Sull’innesto di Tim Luwawu-Cabarrot: “E’ un giocatore che può aiutarci, occupa il ruolo naturale di Shavon Shields e Gigi Datome: dovrebbe consentirci di superare questo momento in cui non abbiamo nessuno dei due. È un giocatore che ha giocato tanto in Nazionale, ha fatto qualche anno di NBA, quindi ci contiamo”.

 

MARCO LEGOVICH:

“Penso che la squadra nei primi venti minuti si sia comportata molto bene e abbiamo eseguito quello che abbiamo preparato in questa settimana di lavoro. Siamo entrati in partita anche con qualche accorgimento tattico che ha dato i suoi frutti. Poi nel secondo tempo è venuta fuori la forza di Milano che ha trovato fiducia nel tiro da tre e ad un certo punto eravamo in balia della sua fisicità che onestamente non possiamo pareggiare. Ci siamo spenti in alcuni tratti in malo modo e non meritavamo di finire così. Prendiamo le cose positive dei primi due quarti di una partita molto difficile, perché venire a giocare a Milano non è semplice per nessuno e continueremo a lavorare affinché questi down come quelli visti nel secondo tempo non si verifichino più. Abbiamo messo quello potevamo in campo fino alla prima parte di partita; poi, quando le nostre energie sono andate a finire, Milano è riuscita a mettere in campo fisicità, bravura, trovando percentuali da tre al limite della perfezione. Il 10 su 19 negli ultimi venti minuti ci ha praticamente piegato le gambe quindi prendiamo quanto c’è stato di positivo per portarlo in campo già la prossima settimana contro Brescia”.