Le parole dei due coach, quello di Scafati Pino Sacripanti e quello di Pistoia Nicola Brienza, dopo il loro scontro nel terzo turno di LBA:
PINO SACRIPANTI:
«Faccio innanzitutto i complimenti a Pistoia, che gioca una buonissima pallacanestro: ha perso le prime tre partite, ma le prime due le avrebbe potute tranquillamente vincere per la solidità mostrata e la capacità di saper fare sempre le cose giuste. Sono molto contento per il risultato e i due punti conquistati contro una squadra come Pistoia, sia per muovere la classifica e sia per avere questa differenza proprio contro i toscani. La squadra ha provato a mettere grande applicazione difensiva nei primi venti minuti, poi però non siamo stati capaci di farlo nella seconda parte di gara. Qualche giocatore più in ombra o in ritardo di condizione oggi è venuto fuori, come Logan e Pinkins. Ci manca ancora l’instinct killer per ammazzare le partite, ci è infatti venuta un po’ di paura di vincere nella parte finale, ma abbiamo fatto due buone difese e due buoni canestri, frutto del lavoro settimanale che, alla fine, fortunatamente ci ha ripagato».
NICOLA BRIENZA:
“Faccio i complimenti a Scafati per una prestazione di energia, voglia e personalità. Lo abbiamo sofferto per tutto il primo tempo dove si è decisa la partita perché il loro break prima dell’intervallo ha condizionato tutti i nostri tentativi di recupero e la possibilità di giocarcela nei possessi finali. Se la nostra applicazione è sempre alta, ci sono alcune cose che sono ancora da ben chiarire. Dobbiamo imparare alla svelta come essere smaliziati e pronti. In queste gare sono le piccole cose a fare la differenza: un fallo per fermare un contropiede, un rimbalzo da recuperare nel finale. Cose che vanno a vanificare buone azioni come averli costretti a 19 palle perse. Abbiamo anche un problema a rimbalzo, lo dicono bene i numeri. Il passo in avanti in queste piccole cose ci serve per colmare il gap con le altre squadre.”