Quattro titoli di campione di Jugoslavia, due campionati nazionali di Croazia, una Coppa Krešimir Ćosić ed una serie di semifinali di Coppa dei Campioni, contro avversari del calibro di Real Madrid, Žalgiris Kaunas, CSKA Mosca, ASVEL, Olimpia Milano e Varese, sono alcuni dei momenti salienti che lo Zadar ha vissuto presso il palazzetto dello sport di Jazine.

La storica struttura, ubicata nella parte sud del centro storico di Zara, nella quale la compagine dalmata ha disputato le proprie partite casalinghe dal 1967 al 2008, tornerà ad essere il terreno di gioco dello Zadar in una gara ufficiale, segnatamente in occasione della prossima partita di Lega ABA contro la Cedevita Olimpija di Lubiana.

Uno spostamento temporaneo

La decisione, come spiegato in una nota diramata alla stampa dal club campione di Croazia in carica, è dettata dall’inagibilità causa manutenzione dell’arena polifunzionale di Višnjik, nella quale lo Zadar si è trasferito a partire dalla stagione 2008-2009, dedicata a Krešimir Ćosić.

Proprio una gigantografia del padre del basket moderno, che con la maglia dello Zadar ha contribuito all’evoluzione del ruolo del pivot in un atleta polivalente, capace di segnare, passare e persino portare la palla, è uno dei due elementi principali a campeggiare all’interno del palazzetto di Jazine.

Un luogo leggendario

L’altro elemento, una scritta che ricorda come, secondo la leggenda, Zara abbia creato il basket proprio a Jazine, riporta alla grandezza del luogo che, oltre a Ćosić, ha visto affermarsi, e vincere, una lunga serie di campioni che hanno fatto la storia sia dello Zadar, che della pallacanestro europea e mondiale.

Tra i tanti, è possibile menzionare Pino Giergia, Bruno e Davor Marcelić, Petar e Marko Popović, Stojko Vranković, Rok Stipčević, Todor Gečevski, Michael Meeks e Julius Johnson, assieme agli allenatori Đorđo Zdrilić, Trpimir Lokin, Leonard Bajlo, Vlade Đurović, Rudolf Jugo, Aco Petrović e Danijel Jusup.

Un fortino rumoroso

Oltre che per le esigenze di carattere logisistico, la scelta di disputare la prossima partita a Jazine per la compagine dalmata rappresenta una mossa strategica. Con una capienza massima di 2,5 mila posti, e solo 300 biglietti rimasti disponibili, il ‘tempio storico’ dello Zadar è infatti destinato a diventare un catino rumoroso in occasione di un incontro di cruciale importanza.

Con un bilancio condiviso di due vittorie e cinque sconfitte, Zadar e Cedevita hanno bisogno di un successo per allontanarsi dalla parte bassa della classifica. Non a caso, sia i Tornado, gli ultras della compagine dalmata, che il gruppo KK Zadar Fans hanno preannunciato una mobilitazione esclusiva di tamburi, striscioni, bandiere e, soprattutto, tanta voce.

Il parere di coach Jusup

Al netto del fascino indiscutibile della struttura, e della sua funzionalità in termini di tifo, il ritorno dello Zadar al suo palazzetto storico appare tuttavia in contraddizione con la posizione che coach Danijel Jusup ha preso in occasione dell’ultimo incontro che i dalmati, durante la preparazione al campionato 2023-2024, hanno disputato a Jazine.

“Qui non vi sono le condizioni per giocare serenamente” aveva tuonato l’allenatore zaratino, lamentando il rischio di infortuni per via dello stato del parquet. “Finché io sarò qui, non disputeremo nessuna partita a Jazine” aveva concluso Jusup. Il quale, a quanto pare, ha voluto, o dovuto, fare marcia indietro.

Matteo Cazzulani

Nella foto: il palazzetto di Jazine durante una partita dello Zadar. Credits: KK Zadar