Oliver Vidin e Strahinja Jovanović: occhio a quei due. È stato questo tandem di allenatore e giocatore made in Serbia, infatti, a permettere allo Szolnoki Olaj di vincere una Coppa nazionale d’Ungheria che proietta la compagine rossonera, di diritto, tra le pretendendi alla vittoria finale anche in campionato.

A rendere sui generis il trionfo dello Szolnoki, in particolare, è l’avere puntato su una coppia di professionisti già ben oliata e fortemente affiatata, reclutata a stagione in corso proprio per invertire una tendenza non propriamente positiva.

Sono stati proprio Vidin e Jovanović, infatti, a portare lo Śląsk di Breslavia (Wrocław) a conseguire una medaglia di bronzo nella Ekstraklasa polacca nella stagione 2020-2021, alle spalle dello Stal Ostrów Wielkopolski di Igor Miličić e Mark Ogden, e dello Zastal Zielona Góra di Žan Tabak e Geoffrey Groselle.

Terza scelta, dopo Jure Zdovc e Max Menetti, per la panchina dello Śląsk ad inizio della stagione in corso, Vidin ha sofferto un ritardo notevole nella costruzione di una rosa capace di competere sia in Polonia, che nella EuroCup.

Esonerato dopo una manciata di partite sottotono, il tecnico serbo (a ragione, dati risultati alla mano), è stato considerato dallo Szolnoki la persona giusta per risollevare le proprie sorti.

Con tre vittorie nelle ultime tre partite della stagione regolare, Vidin ha portato la sua nuova squadra prima alla conquista del terzo posto al termine della stagione regolare, poi al successo nella coppa nazionale. La chiave di volta? Difesa solida e gioco di squadra.

“Vogliamo giocare un basket di transizione, veloce e controllato allo stesso tempo, con una difesa aggressiva nella quale ogni giocatore si prende le proprie responsabilità. In due mesi qui allo Szolnoki ho lavorato soprattutto sulla circolazione di palla: più assist, meno azioni individuali. È così che ho invertito la tendenza” coach Vidin ha spiegato a ‘Basket Magazine’.

Gli assist, dunque, sono il perno del gioco che Vidin sta dando allo Szolnoki anche grazie a Strahinja Jovanović, play di Belgrado dalle notevoli qualità di controllo palla e di passaggio che, non a caso, ha vissuto una coppa d’Ungheria da protagonista.

12 punti e 9 assist nella semifinale vinta sul Pecs (87:70), 17 punti e 8 assist nella finale contro il Szedeak (96:80), sono il bottino di un professionista che, in rossonero, ha dato una svolta alla propria stagione.

Firmato dal Mornar Bar in Lega Adriatica in estate, dopo avere passato la precedente stagione in Polonia al Trefl Sopot agli ordini di coach Žan Tabak, Jovanović è stato poi ceduto allo Szolnoki.

In 13 partite in rossonero, Munja (il soprannome di Jovanović, datogli da un importante esponente del basket ex-jugoslavo quale Vlade Đurović) si è affermato come miglior marcatore e miglior passatore della squadra, con una media di 14,3 punti e 5,4 assist a partita.

Jasmin Repeša e Miloš Vujanić

Fatto particolarmente interessante per i lettori italiani è il legame di Vidin e Jovanović con importanti personalità della storia della pallacanestro italiana quali Jasmin Repeša e Miloš Vujanić.

Considerato da Repeša come assistente allenatore alla Fortitudo Bologna prima della stagione 2021-2022, Vidin, infatti, è in ottimi rapporti con l’allenatore che portò la Effe scudata alla vittoria dello scudetto del 2005.

Fu, tralatro, proprio Vidin, sempre nella stagione 2021-2022, a dare il via libera all’operazione di scambio, completato solo a metà, tra Branden Frazier alla Fortitudo Bologna ed Brandon Ashley alla Zielona Góra.

Jovanović, da parte sua, è quel bambino che Vujanić prese per mano durante la sua partita di addio al Partizan Belgrado, prima di raggiungere la Serie A e giocare in Fortitudo.

Non a caso, fatto salvo un tiro dalla lunga distanza meno affidabile dell’ex-Fortitudo, Munja ricorda Vujanić molto da vicino sia nella maniera di giocare, soprattutto in fase difensiva, che nelle fattezze più ‘estetiche’.

“Siamo tornati”

Con la vittoria di Coppa, lo Szolnoki, alla vigilia dei playoff, ha lanciato un chiaro messaggio alle dirette concorrenti, soprattutto allo Szombathely Falco, che ha dominato la stagione regolare con la migliore difesa ed il secondo migliore attacco del torneo.

“Non solo la vittoria nella coppa nazionale, ma anche il filotto di tre successi consecutivi, due dei quali in campi non facili, come Kormend e Kaposvari. Abbiamo intrapreso una rotta positiva e, soprattutto, possiamo fare ancora meglio” coach Vidin ci ha confidato.

Ai playoff, in programma a partire dal prossimo fine settimana, lo Szolnoki di Vidin e Jovanović affronterà il Pecs, mentre lo Szombathely capolista se la vedrà con l’Honved di Budapest.

Matteo Cazzulani