La prima a prendere la parola è Graziella Bragaglio, da cui arriva il benvenuto ai due giocatori statunitensi. “È una grande soddisfazione poter presentare Troy e CJ, sono due giocatori che vengono da una stagione strepitosa e conoscono bene i campionato europei – le parole del presidente di Pallacanestro Brescia -. Diamo loro il benvenuto all’interno di questa società, penso che saranno capaci di far divertire molto i nostri tifosi”.
“È nostra responsabilità quella di continuare a tenere acceso l’entusiasmo attorno alla squadra – il pensiero di coach Alessandro Magro -. Sentiamo questo bisogno e questa responsabilità e sappiamo che Troy e CJ potranno dare il loro contributo. Si tratta di due giocatori diversi: Troy arriva in Italia dopo aver già disputato l’EuroCup e la Champions League, ha già assaggiato a fondo quello che vuol dire giocare in Europa. Ci aspettiamo che possa portare grande leadership alla squadra e portarci a obiettivi superiori. È un classe 1995, nel pieno della sua maturità, ma ha ancora margini per crescere e noi lo vogliamo aiutare in questo percorso. Ci aspettiamo che sia in grado di guidare i compagni in entrambe le competizioni”.
“CJ ha fatto solo un anno in Europa, allenato da un altro coach italiano che è stato molto esigente con lui – prosegue l’allenatore della Germani -. È pronto a provare a crescere con noi, per lui il campionato italiano e l’EuroCup saranno due banchi di prova importanti. Lui non era stato preso per sostituire Della Valle quando Amedeo era andato via, ma è stato chiamato per garantire qualità e profondità alla squadra. Abbiamo costruito la nostra idea di squadra senza ali piccole, ma con la voglia di avere tre creatori di gioco in campo. L’idea è quella di riproporre la stessa pallacanestro che abbiamo mostrato lo scorso anno, che ci ha portato a ottenere grandi risultati”.
“Troy e CJ saranno due pedine importanti nel nostro scacchiere, a prescindere da chi partirà in quintetto e chi no – conclude Magro -. Abbiamo deciso di avere una squadra molto profonda e l’arrivo di entrambi i giocatori va in questa direzione, con la possibilità di alzare ulteriormente il livello difensivo. Faccio loro il più sincero in bocca al lupo, la speranza è di vedere la squadra al completo il prima possibile perché questo è un periodo fondamentale per preparare al meglio la prossima stagione”.
“Sono davvero grato di essere qui – le parole di Troy Caupain, che aveva affrontato la Germani in EuroCup nel 2020 con la maglia del ratiopharm Ulm -. La prima impressione è stata molto buona, ho trovato un’organizzazione eccellente a qualsiasi livello. Ho già avuto modo di confrontarmi con il coach, lo staff e gli uffici e mi sono accorto di poter contare su un’organizzazione di alto livello. Conoscevo già John Petrucelli ma anche altri giocatori del nostro roster, per averli sfidati in campo: ho un’idea positiva di quello che è stato fatto lo scorso anno e spero di poter portare il mio contributo alla causa. Sono molto contento di essere qui”.
“Il player development coach? Isaac Jenkins ricopre un ruolo che nell’NBA è molto frequente – conclude Caupain -. È un grande professionista, conosce gli aspetti tecnici e permette i migliorarci. Il fatto che sia americano, inoltre, per noi è di conforto, perché fa sì che la sua figura sia importante anche dal punto di vista umano. EuroCup e Champions League? Non c’è grande differenza tra le due competizioni, sono due tornei ai quali partecipano squadre di alto livello. Ed è questo alto livello che mi aspetto dalla nuova edizione dell’EuroCup”.
“Anche il mio approccio con la città e con la società è assolutamente positivo – spiega CJ Massinburg -. Anche i tifosi sono fantastici, ho già avuto a che fare con loro e sono molto contento. Ho trovato una struttura molto professionale, è il primo anno che mi capita di giocare in una squadra in cui ci sono molti giocatori che sono tornati qui dall’anno precedente e questo è assolutamente positivo. Abbiamo tutti gli stessi obiettivi, società, staff tecnico e giocatori: sono molto contento di essere qui”.
“L’esperienza al TBT è stata molto bella e positiva, così come bella e positiva è stata tutta l’estate – prosegue l’ex guardia del Limoges -. È stato bello vincere, ma anche la paternità (il piccolo CJ Jr. è nato lo scorso 9 luglio, ndr) è stata una benedizione, tra due settimane mio figlio mi raggiungerà qui in Italia. Sento su di me un grande senso di responsabilità ma mi sento maturo al punto giusto per affrontare tutto questo. La mia caratteristica migliore? Direi la mia abilità ad adattarmi e fare quello di cui ha bisogno la squadra, a fare quello che mi viene chiesto dal coach, dal punto di vista difensivo e offensivo. Voglio dare tutto quello che ho e fare quello che serve per la causa”.
Come anticipato, la conferenza stampa è stata l’occasione per presentare il rinnovo della partnership tra Pallacanestro Brescia e BTL – Banca del Territorio Lombardo, giunta al terzo anno. “La partnership con BTL è una tappa del percorso, questa è la terza stagione in cui il gruppo bancario accompagna il nostro cammino – afferma Graziella Bragaglio -. Si tratta di un istituto bancario molto riconosciuto all’interno del nostro territorio, il nostro rapporto con loro è basato sulla voglia di costruire qualcosa di importante per il tessuto sociale. BTL, inoltre, ha un direttore generale che è un grande appassionato di pallacanestro e ha fatto una parte della storia del basket di questa città”.
“Sono tre anni che BTL affianca il progetto di Pallacanestro Brescia, per noi non è solo un elemento di pubblicità – afferma Matteo De Maio, direttore generale di BTL -. Per la nostra banca è necessario non avere l’urgenza del risultato, ma serve avere grande pazienza per far crescere un progetto che poi possa restituire qualcosa al territorio. Anche per questo siamo molto felici di immergerci in dinamiche sportive che ci aiutano ad affrontare le cose più complesse con più energia e grande determinazione”.
“Anche io voglio dare il benvenuto a questi due nuovi atleti, Troy e CJ, che sono due giocatori con un curriculum importante, ma che hanno ulteriori margini di crescita – conclude De Maio -. La crescita dei singoli contribuisce al miglioramento complessivo dell’organizzazione: a Brescia troveranno il meglio che potevano trovare, una città splendida, che il prossimo anno sarà anche capitale della cultura. Potranno contare, inoltre, su uno staff tecnico capace di far crescere i giocatori e, infine, avranno a che fare con un pubblico di grandi appassionati”.
Fonte: pallacanestrobrescia.it