Intervistato da Stefano Rossi Rinaldi sul “Corriere dello Sport”, D’Angelo Harrison ha subito sottolineato l’importanza della vittoria di Pesaro: “E’ stata una domenica perfetta per la squadra, contro un team di alto livello come Pesaro che all’andata ci aveva battuto di 28 punti. Una serata speciale, abbiamo fatto un grande recupero e adesso siamo lanciati, è la quinta vittoria di fila e non vogliamo fermarci”.
L’americano ha poi raccontato le difficoltà occorse quando la scorsa stagione si ruppe il tendine d’Achille: “È stato il periodo più difficile della mia vita. Ho dovuto allenarmi da solo e stare lontano dalla famiglia per tanto tempo, proprio quando solitamente in estate riuscivamo a riunir ci. Basti pensare che nel 2022 sono stato in sei Paesi differenti e sono riuscito a stare accanto a loro per 35 giorni in tutto. Una vera agonia…”.
Anche il rientro non è stato semplice, sebbene poi abbia avuto un risvolto positivo: “E’ stato tutto complicato, ma un nuovo inizio dal punto di vista professionale. Tornare in squadra, ribaltare 20 punti a Bologna nell’ultimo quarto, conquistare cinque vittorie consecutive e creare un’atmosfera incredibile attorno a noi: potevo sognarlo o immaginarlo, ma la realtà è ancora più bella. Ero nervoso nell’ultimo periodo, sentivo che la data del rientro si avvicinava, però occorreva pazientare. Amo il mio lavoro, sono tornato per questo, per vivere le vibrazioni positive e uniche della pallacanestro e di una piazza straordinaria come Brindisi”.
“È stata dura non poter dare una mano ai miei compagni nei mesi più difficili – continua Harrison -Ho cercato di dare consigli, di essere utile dalla panchina, ma in campo è un’altra cosa. Le difficoltà hanno cementato il gruppo. L’arrivo di un giocatore come Doron Lamb ci ha aiutato. Sappiamo cosa vogliamo fare e dove vogliamo arrivare”.