Quando nasci in una famiglia di origini europee vivendo in Belgio, Australia, Connecticut e Florida, in cui tuo padre Jay è stato un giocatore di pallacanestro per Wisconsin dal 1982 al 1986 e tua sorella Abby una giocatrice senior a Wisconsin, le aspettative sul ragazzone di casa sono evidentemente molto alte.

Nate ci è nato, vissuto e convissuto da predestinato ma da chi è ben conscio di doversi guadagnare ogni canestro, lacrima e sudore sul campo da gioco. Per info e valutazioni, chiedere ai suoi compagni di spogliatoio e addetti ai lavori. Viene considerato come una pietra miliare difensiva, un ragazzo che non parla molto fuori dal campo ma da tutti indicato come miglior comunicatore difensivo della sua squadra. Descritto come un vigile urbano che dirige tutti dove andare e si assicura che tutto scorra per il verso giusto. “Nate è un difensore altruista” – dice di lui il suo mentore, l’allenatore Brey.

Ma andiamo con ordine. Gioca per la Avon High School di Avon all’inizio della sua carriera liceale ed è il primo giocatore dei Falcon a guadagnare gli onori di prima squadra All-State da Ives nel 2009.

Realizza in media 20,4 punti a partita andando a segno con oltre 20 punti in 14 delle 24 partite, incluso un career-high di 42 punti nella vittoria ai supplementari su Suffield.

Si trasferisce a Northfield Mount Hermon (NMH), nelle sue stagioni da sophomore e junior guida il team al record di 31-4 nel 2018, conquistando il campionato AAA di classe AAA del New England Preparatory School Athletic Council e aiutando NMH a guadagnare il nono invito consecutivo al torneo National Prep Championship. Stabilisce il record per punti in una stagione (685), tiri da tre punti in una stagione (132) e in carriera alle high school (265).

Nate è stato una minaccia costante per tutta la stagione per noi su entrambi i lati del campo – spiegò l’allenatore di Avon Chris Vozzolo – un avversario così pericoloso per la sua versatilità da poter giocare sia sul perimetro che in post. Le sue abilità sono estremamente raffinate. Il cielo è il limite di quanto lontano può portare il suo gioco“.

Nel marzo del 2018 gli viene offerta la possibilità di competere nel weekend delle Final Four del concorso nazionale delle scuole superiori, vinto in scioltezza. “È stato davvero fantastico. Essere invitato a questo ed essere in grado di andare a San Antonio, dove si teneva la Final Four. Poter gareggiare contro quei ragazzi ed essere in mondo visione, è stato fantastico. Un’esperienza davvero straordinaria.

Gli si spalancano le porte e le offerte di numerosi college, pronti a tutto per assicurarsi le sue prestazioni. Sceglie Notre Dame, rispetto alle altre scuole che manifestarono interesse: Wake Forest, North Carolina, Arizona, Wisconsin, Villanova, Vanderbilt, Pittsburgh,Miami, Providence e Georgia Tech.

La scelta del nuovo lungo biancoazzurro impennò la classifica di Notre Dame Irish sui maggiori siti specializzati americani. “Rivals” dal n. 16 al n. 5; “Scout” fino al n. 2 dietro solo ad Arizona.

In carriera realizzerà 1.564 punti (10 punti di media nel quinquennio) con il 48,7% al tiro, 38,2% da tre, 77% dalla lunetta, 5.8 rimbalzi a partita conquistando gli onori: due volte All-ACC Academic Team (2022, 2023), due volte capitano della squadra (2021-22, 2022-23), menzione d’onore All-ACC 2021, vincitore del premio “Mr. Clutch” di Notre Dame 2020 e realizzatore della prima prestazione irlandese da 30 punti da quando Matt Farrell ne segnò 37 al Boston College il 17 febbraio 2018.

Nate si specializza in consulenza manageriale al termine del quarto anno, quando la NCAA approva un’esenzione da COVID-19 concedendo a tutti i giocatori di basket universitario 2020/21 la possibilità di sfruttare una stagione extra nel proprio college. Una scelta da cui passa una buona parte della carriera per un rookie in attesa del grande sogno NBA o dell’approdo in Europa. Le voci si rincorrono mentre lui ottiene inviti e work out con due squadre NBA: Minnesota Timberwolves e Atlanta Hawks.

Laszewski attribuisce a più due mesi di percorso predraft NBA, il merito di aver contribuito a instillare la mentalità da leader. Trascorre la maggior parte dei giorni ad allenarsi all’IMPACT Basketball di Las Vegas con altre speranze di scelte draft assaporando la vita da professionista: basket tutto il giorno, tutti i giorni.  “Quando vai in palestra ogni giorno e competi contro ragazzi che sono professionisti, scelte al primo giro del draft, devi avere quella mentalità da vero professionista e questo per me è stato un grande cambiamento. La cosa importante che mi sono detto è stata di non considerarla mai come una decisione. C’erano grandi opzioni in entrambi i casi, non era niente di negativo a cui dovevo pensare“.

Scioglie le riserve e comunica la decisione di disputare il quinto anno con gli Irish, accolto con grande entusiasmo da staff, compagni e tifosi. “Non mi era stato garantito il mio stile di gioco anche nel piano superiore della NBA, e giorno dopo giorno sentivo che avevamo ancora molto lavoro da fare a Notre Dame“. Numeri alla mano, la stagione più fruttuosa del suo percorso con 13.7 punti e 7.2 rimbalzi di media a partita classificandosi in ACC al nono posto in rimbalzi (7.2), quinto in percentuale di tiri liberi (84%) e quinto in rimbalzi difensivi (6.3).

Le tre partite in Summer League a Las Vegas con gli Indiana Pacers, permettono al direttore sportive Leo De Rycke e coach Fabio Corbani di tessere la tela attorno al numero ‘quattro new age’.

Missione compiuta: Nate è pronto per la sua prima esperienza oltreoceano, in Italia, a Brindisi!

Fonte: newbasketbrindisi.it