Carlo Recalcati è stato intervistato da Damiano Montanari per Il Corriere dello Sport ed ha parlato del campionato di LBA in corso, queste le sue parole:
“La Virtus è stata costruita per arrivare fino in fondo e ha il grande obiettivo di disputare l’Eurolega nella prossima stagione. Il passaggio indispensabile per riuscirci è raggiungere la finale di EuroCup. Poi è chiaro che possa e debba puntare a essere anche la rivale di Milano per il titolo italiano. Sta facendo un percorso per acquisire la durezza mentale necessaria ad ambire ai massimi risultati. Un obiettivo che Venezia, ad esempio, reduce da 4 anni di successi, ha già consolidato.
Djordjevic un punto debole? Rispetto il parere di tutti, ma non condivido. Ho molta stima di Sasha e parlo dell’allenatore, non del giocatore. Metterlo in discussione significa nascondere i veri problemi della Virtus, ovvero la mancanza di abitudine a giocare sempre ad altissimo livello e la durezza mentale che ancora non c’è. Se fa bene in EuroCup e perde tante gare in casa in campionato, ha un problema di approccio alla partita.
Belinelli è stato un affare per la Virtus e il campionato. E’ andato in una squadra già forte e ricca di qualità negli esterni. Serve tempo, a lui e al gruppo, per metabolizzare il suo inserimento. Milano ha una profondità che le altre squadre, pur con un roster lungo, non hanno. Sa tradurre in campo il suo grande potenziale. Sul miglior coach, Voglio bene a De Raffaele e al Poz, ho grande stima di Djordjevic e Vitucci è un amico, ma ho sempre riconosciuto a Messina di essere il migliore allenatore del nostro campionato. Nel 2001 lo elogiai dicendo die era talmente bravo che obbligava i suoi avversari a migliorarsi, e tra questi includevo anche me. Per confrontarti con un coach come Ettore devi sempre fare qualcosa di più. All’80% lo scudetto lo vincerà Milano”