Bologna Milano 0 a 1, questo il primo verdetto uscito mercoledì dopo la prima gara di finale scudetto. La Virtus ora deve assolutamente riportare la serie in parità, non può permettersi di sbagliare ancora, specialmente fra le mura amiche, un’altra sconfitta significherebbe con molta probabilità, dare all’Olimpia un vantaggio poi difficilmente recuperabile. Il problema non sarebbe il fattore campo, la Segafredo quest’anno ha già dimostrato che vincere in trasferta non è certo un tabù insormontabile, a Valencia in Eurocup ha compiuto l’impresa che è valsa l’intera stagione, ma andare sotto due a zero con l’Armani, sarebbe un colpo notevole.
Vincere questa sera diventa l’imperativo dei ragazzi di Coach Scariolo, che dopo la conferenza di fine gara uno, ha sicuramente reso il commento più obiettivo descrivendo la vincente della partita, come quella che aveva giocato meno peggio. Perché che si sia trattato di una brutta gara, molto sporca e cattiva se ne sono accorti tutti, e se mai qualcuno non lo avesse notato, basta andare a rileggere i tabellini dei tiri delle due squadre, 40,9% da 2 per la Virtus, 45,8% per Milano, 22,7% da 3 per la Segafredo, 13% da 3 per l’Olimpia. Per non parlare dei tiri dalla lunetta, 61,1% per Bologna, 65% per Milano.
Il motivo del perché si sia assistito ad un partita così povera di bel gioco, non è del tutto identificabile, da parte bianconera si è visto molto nervosismo in campo, alcuni dei protagonisti di un’annata comunque positiva sono scesi in campo con poca garra, come ad esempio Jaiteh, che si è fatto travolgere sin da subito dall’esperto Hines. Weems ha fornito una delle prove più opache dell’intera annata, complice forse anche una latente stanchezza fisica dovuta al lungo lavoro svolto in questi lunghi mesi. Un altro decisamente sottotono è sembrato Alessandro Pajola, anch’egli autore di una splendida stagione, ma che ha spesso dovuto fare pentole e coperchi nel ruolo. In più, Milano è stata molto brava a portare i binari dell’incontro dove si trova meglio, quello di un ritmo lento e soprattutto di una difesa molto fisica, specialmente nell’area pitturata. Quanto si è visto nella prima gara, è stato un anticipo di uno scontro tipico di Eurolega, dove la fisicità tollerata e soprattutto i contatti, vengono fischiati meno rispetto al campionato. In questo, i ragazzi del tecnico bresciano, dovranno imparare in fretta ad abituarsi, se il metro arbitrale sarà di questo genere.
Gara due, rappresenta un crocevia molto importante per questa serie, la Virtus stasera ha l’obbligo di rimettersi immediatamente in pari, e rimandare al Forum, il discorso di ribaltare nuovamente il fattore campo. Ma alla Segafredo, serve soprattutto ritrovare il proprio gioco, ed in special modo i suoi interpreti abituali, sotto i tabelloni uno come Jaiteh deve dimostrare di non essere intimorito dalla fisicità ed esperienza di Hines, mentre fra gli esterni, nessuno deve cadere nelle trappole provocatorie viste in gara uno.
Scariolo è un tecnico estremamente navigato, di queste situazioni ne ha vissute parecchie in carriera, sarà compito suo illustrare ai propri ragazzi come reagire a certe situazioni, mentre i bianconeri, specialmente i più esperti, dovranno dare l’esempio ai compagni più giovani, di come combattere in tali frangenti, facendo risaltare il proprio talento e la compattezza della squadra.
Non sarà una partita semplice, Milano sa perfettamente che lasciando giocare Bologna a quello che sa fare meglio, correre e far girare il pallone, ne uscirebbe con le ossa rotte, come già accaduto in regular season, farà di tutto per ripercorre le vie battute in gara uno. Una chiave della gara, sarà innanzi tutto capire se il metro arbitrale, continuerà sulla falsa riga di quanto visto in gara uno, oppure se verranno adottati gli stessi criteri visti durante tutta la stagione.
L’incontro avrà inizio alle ore 21,00, sarà diretto dai signori Paternicò, Rossi e Giovannetti, verrà trasmesso in televisione dai canali RAI Sport, Eurosport 2 e Discovery+, mentre in radio la si potrà ascoltare sulle frequenze di Nettuno Bologna Uno, con la voce onnipresente di Dario Ronzulli.
Alessandro Stagni