Papaloukas, Fotis e Bourusis: tre dei più grandi giocatori greci di sempre.
Nel mondo della pallacanestro quando parliamo di “Generacion Dorada” ci riferiamo alla nazionale argentina guidata dalla generazione di Ginobli, Scola, Nocioni.
Il termine può essere però applicato ad una qualsiasi nazionale, come quella spagnola guidata da Navarro e Pau Gasol. Oppure a quella francese dei vari Parker, Batum e Diaw. In pratica una Nazionale che avesse sfornato una generazione in grado di portare in alto il nome della propria nazione.
Nel caso della Grecia possiamo parlare si di una nazione storica in cui la pallacanestro è stata sempre una pedina fondamentale dello sport ellenico, ma anche di una nazionale che fino alla loro “generacion dorada” non ha mai lasciato il segno. Ma parliamo dei protagonisti, parliamo di coloro che realmente sia in Nazionale sia nei propri club hanno scritto la storia. Solitamente nei film durante le presentazioni di un gruppo si parte sempre dal più grande, quindi seguendo questo schema, non possiamo che partire da lui: Theo Papaloukas.
THEO PAPALOUKAS, IL RE DEL CSKA
La personificazione di quel cambio di passo della Grecia del basket, il volto di quella generazione che ha cambiato le cose. Partiamo da Belgrado, anno domini 2005. La formazione ellenica si presenta con una squadra di tutto rispetto formata da tantissimi giovani e guidata proprio da Papaloukas. Theo è così tanto ammirato dai suoi compagni perchè non solo ha giocato in patria anche per una squadra importante come l’Olympiacos, ma anche perchè ormai da tre anni fa parte della corazzata che domina l’Europa: il CSKA Mosca.
Papaloukas non è solo il simbolo di quella generazione, ne è il leader e anche il più talentuoso. Visione di gioco, discreto realizzatore, buon difensore e carattere da vendere a palate: riassunto, il prototipo del playmaker europeo. Guardando il palmares del greco possiamo notare che tutto quello che è possibile vincere a livello di club è stato vinto, anche se per uno strano gioco del destino, alla strapiena bacheca di Theo manca il campionato greco, mai conquistato nei suoi anni all’Olympiacos. Un beffardo gioco del destino, come quello dei mondiali 2006, proprio la competizione da cui è iniziato il nostro viaggio.
La Grecia arriva come campione d’Europa in carica e dopo aver eliminato gli Stati Uniti diventa automaticamente la favorita a vincere l’oro. Ma i favori del pronostico furono smentiti da Pau Gasol e compagni, che in un incredibile finale annientarono di 23 punti i biancoblu, negando a Papaloukas la gioia del trionfo con la Nazionale.
NON SOLO THEO: ANTONIS FOTSIS
Sempre guardando alla nazionale (non precisamente a quella del 2006), ci sono due giocatori che hanno una storia simile, quasi come due rette parallele che poi cambiano rotta e si incontrano a Milano nel 2011 . Parliamo di Fotsis e Bourusis. Partiamo da Fotsis, il primo giocatore greco ad indossare una maglia NBA, e qui direte voi c’è già tanto per entrare nella storia di questa nazione. Non solo: 12 stagioni in maglia Panathinaikos (non consecutive), 10 campionati greci accompagnati da 3 Euroleghe, vinte tutte ad Atene, sponda biancoverde ovviamente. Il giocatore non è di quelli da protagonismo assoluto, ma uno di quelli che fa la differenza: buon tiratore, diversi punti nelle mani e ottimo anche in difesa e a rimbalzo.
IOANNIS BOURUSIS
Il compare disposto sull’altra linea parallela, ha una carriera un po’ più internazionale, anche se a differenza di Fotsis non attraverserà mai l’oceano. Potenza fisica unita ad una classe cristallina, questo è Ioannis Bourusis. Un signor giocatore che in quanto a palmares manca “solo” dell’argento mondiale del 2006, saltato causa infortunio. La squadra che lo lancia nel grande basket è anche la stessa con cui vince il suo primo campionato, ovvero l’Aek Atene. Poi seguiranno 5 anni di Olympiacos con cui più volte andrà vicino a vincere tutto senza però vincere un granchè, infatti i suoi successi con i biancorossi risultano essere due coppe di grecia. Nel 2016-2017 Ioannis vince il suo secondo e ultimo campionato greco con l’Olympia… NO, con il Panathinaikos, gli eterni rivali dei biancorossi. Tralasciando la parentesi del campionato greco, il nativo di Karditsa può comunque vantare nella propria bacheca personale oltre che ad un Eurolega, coppe e campionati vari anche un titolo di MVP della Liga ACB conquistato con il Baskonia.
Dunque 3 eroi greci che come i grandi della mitologia si sono conquistati l’immortalità a suon di trofei, ma che ci crediate o no ci sono due playmaker, loro connazionali che sono riusciti a superarli. Uno vestiva il 13 biancoverde, l’altro il 7 biancorosso. I due più grandi giocatori ad aver giocato un derby greco, due serial killer con la palla tra le mani. Diamantidis e Spanoulis.
In foto: Theo Papaloukas (Ciamillo-Castoria)
Matteo Cappelli