GeVi Napoli voto 6,5: gli azzurri vivono un’altra gara di alti e bassi che rischia di rendere vana la poderosa spallata data a cavallo dell’intervallo lungo. Stavolta, però, hanno il merito di non perdere contatto con la partita e di fare scelte ponderate anche nei momenti più caldi.
LUCIDA
MICHINEAU 7: in attacco è per larghi tratti un orologio attorno al quale si muovono tutti gli altri, gestisce i possessi pesanti senza perdere la bussola nel quarto periodo, cosa invece accaduta a Brindisi, brucia spesso e volentieri l’avversario sul primo passo. In difesa si batte come un leone ed è decisivo in due azioni chiave con la stoppata a Robertson e la pressione con cui provoca l’infrazione di passi di Cinciarini.
LEONINO
JOHNSON 6: si vede a sprazzi stavolta, e ci può stare. L’importante è apparire nei momenti cruciali quando la giornata non è delle migliori e lo fa con la tripla del +15 che vale la chiusura dei giochi, Reggio Emilia ha un sussultone, ma è troppo tardi.
ALL’OCCORRENZA
STEWART 5,5: si vede decisamente poco, Buscaglia in conferenza stampa ha parlato di gerarchie ancora da formare e forse è l’ex Cluj a patire maggiormente questa momentanea anarchia. Le qualità, però, ci sono ed emergono di tanto in tanto, se trova la sua dimensione, Napoli avrà trovato un potenziale capocannoniere.
TIMIDO
AGRAVANIS 6,5: in settimana ha accusato qualche problema fisico e ne paga lo scotto in attacco. Sulla sua metà campo, però, passano in pochissimi.
STOPPER
JACOREY WILLIAMS 7: Buscaglia gli chiede 15 punti e 8-10 rimbalzi e lui assolve al suo compito. In attacco offre atletismo in quantità, compreso l’alley-oop in connessione con Michineau, ma anche qualche movimento spalle a canestro che non guasta. Nel finale accusa un po’ di stanchezza.
AFFIDABILE
HOWARD 7: non è ancora al meglio e qualche scelta ne palesa la condizione, tuttavia la sua presenza mette in apprensione i difensori avversari. Se poi ci aggiungiamo un paio di triple dal peso specifico importante ed i minuti di respiro che dà a Michineau o Johnson…
SCUSATE IL RITARDO
UGLIETTI 6,5: ancora una volta porta un punto d’intensità in più nella propria metà campo, si attacca alle caviglie di Cinciarini come un Welsh Corgi particolarmente fastidioso nel finale. In attacco contribuisce al primo allungo dei suoi ed è da esempio anche quando sbaglia un facile appoggio al canestro, andando a prendere sfondamento sul capovolgimento di fronte.
MINISTRO DELLA DIFESA
DELLOSTO NE.
ZANOTTI 5,5: 4’ in cui si fa fatica a rendersi conto che sia in campo.
MIMETIZZATO
ZERINI 7: stavolta segna pochino, ma nella propria metà campo mette le palizzate nella zona che presidia sia quando è impiegato da 5 che quando Buscaglia lo sposta da 4. Due stoppate da mettere nel suo conto difensivo personale.
ROCCIOSO
All. MAURIZIO BUSCAGLIA, 6,5: per sua stessa ammissione le gerarchie offensive sono ancora in fieri, tuttavia, anche se non sempre trova riscontro al rientro in campo, ferma la partita nei momenti giusti e tiene sulla corda tutti, senza eccesso di riverenza nei confronti dei cognomi scritti sulla schiena dei suoi giocatori.
TEMPESTIVO
UNAHOTELS REGGIO EMILIA, voto 5,5: mezzo voto in più per due tentativi di rimonta che riaprono la partita, ma la squadra risente parecchio delle due sconfitte del PalaBigi. I biancorossi si aggrappano ad Hopkins ed al magic moment di Olisevicius nel terzo quarto, ma appaiono privi delle certezze manifestate nelle prime uscite.
FRAGILE
CINCIARINI 7: anche stavolta è l’ultimo ad alzare bandiera bianca. Smazza 12 assist e ormai sembra quasi la normalità, ma ancora una volta viene tenuto troppo in campo (36’) e paga dazio in lucidità nel finale.
STRAORDINARI NON PAGATI
ROBERTSON 5: fa vedere qualcosina all’inizio, poi sparisce senza essere mai incisivo. La stoppata di Michineau lo cancella definitivamente dalla gara, semmai ce ne fosse stato bisogno. Alla fine il suo score recita 1/8 da 3.
A SALVE
OLISEVICIUS 6,5: ha una partenza difficoltosa, figlia anche della condizione ancora precaria, tuttavia esonda nel terzo quarto riaprendo quasi da solo una gara che pareva già pronta per gli archivi.
STEP BY STEP
REUVERS 6,5: si fa preferire al compagno di ruolo Funderburk soprattutto per la costanza di rendimento. È lui ad accendere le speranze reggiane in apertura di quarto periodo ma già prima si era messo in evidenza con ottimi tagli che Cinciarini non ha dubbi nel premiare.
SOLIDO
HOPKINS 7: all’inizio è l’unico terminale offensivo dei suoi, poi piano piano esce dalla partita per riapparirvi di tanto in tanto. Mette a referto l’ennesima doppia doppia e riapre anche la partita nell’ultimo minuto, ma non basta.
RIFERIMENTO
ANIM 4,5: Menetti lo manda in campo, poi imita il meme di John Travolta nel tentativo di trovarlo e richiamarlo in panchina.
DISPERSO
STEFANINI NE.
FUNDERBURK 5,5: di lui si ricorda l’invenzione che pesca Reuvers in angolo e poco più.
ANONIMO
DIOUF 5: ok, Menetti gli concede poco spazio, ma il suo apporto è nullo e dà ragioni di peso al coach per lasciarlo a lungo a scaldare la panchina.
IN FLESSIONE
CIPOLLA 5: 4 minuti in cui lo si nota solo quando viene cancellato dalla stoppata di Zerini. Sente ancora troppo il salto di categoria.
ACERBO
All. MAX MENETTI 5,5: ha il merito di crederci e spingere la squadra a farlo, vero, ma la sua Reggio Emilia ha perso certezze che lui non è ancora stato in grado di restituirle. Protesta con veemenza e viene punito con il fallo tecnico.
IROSO
Nell’immagine David Michineau, foto Ciamillo-Castoria
Elio De Falco