FOTO: Victor Sanders (Ciamillo-Castoria)

di Giuseppe Malaguti

Puntuale come ogni lunedì l’Ottovolante di BM ci svela cosa è successo nel weekend cestistico, cosa hanno fatto le nostre squadre e i giocatori nel settimo turno di campionato. Una giornata contrassegnata ancora da due rinvii in riferimento alle partite di Cremona con Cantù e Trieste contro Reggio Emilia a causa del Covid-19 che continua a condizionare le varie squadre. Sono stati tre gli anticipi del sabato sera. Brindisi espugna il parquet della Virtus Bologna volando solitaria al secondo posto, Trento strapazza Sassari, mentre per la Fortitudo, dopo lo stop casalingo con Treviso, è crisi vera. Nelle tre sfide della domenica Venezia regola facilmente a Roma la Virtus nonostante la storica tripla doppia di Tommaso Baldasso. Milano vince nettamente con Brescia amplificando la crisi profonda della squadra di Esposito. Nel posticipo serale, Pesaro trova di pura voglia il terzo successo consecutivo in campionato superando Varese. 

SALGONO: 

BRINDISI e FRANK VITUCCI

Continua il momento magico della truppa di Francesco Vitucci per tutti Frank. Per i pugliesi arriva la sesta vittoria consecutiva -l’unica sconfitta in campionato risale alla prima giornata con la Reyer Venezia in quel del Taliercio- stavolta piegando con grande autorità a Bologna la Virtus. Una partita e vittoria entusiasmante per in brindisini che hanno dominato per lunghi tratti la sfida contro i fortissimi rivali arrivando anche sul +19 (51-70) a metà del terzo quarto, giocando una grande pallacanestro dimostrando anche nei momenti di massima difficoltà di saper reagire portando a casa un successo meritato. Nonostante il roster, in riferimento agli stranieri fatto salvo per Thompson, sia totalmente cambiato coach Vitucci ha avuto il merito molto velocemente di trovare una chimica di squadra straordinaria e i risultati, attraverso grandi prestazioni, lo stanno a dimostrare. 

DARIUS THOMPSON e DEREK WILLIS  

L’Happy Casa Brindisi non è solo D’Angelo Harrison che fino ad ora probabilmente è stato il miglior giocatore del nostro campionato. Infatti ieri sera alla Virtus Segfredo Arena sono saliti in cattedra altri due giocatori che hanno deciso le sorti dell’incontro. Il play Darius Thompson, nel momento di maggiore difficoltà della sua squadra, ha pescato i canestri decisivi risultando il vero MVP della partita chiudendo la serata con 25 punti (6/8 da due punti, 3/6 da tre, 4/5 ai liberi) con l’aggiunta di 5 assist con una valutazione di 27 e l’ala forte Derek Willis con una prestazione mostruosa che, nei suoi 33 minuti in campo, ha sfiorato la tripla doppia (14 punti, 10 rimbalzi e 9 assist con 31 di valutazione) trascinando letteralmente i propri compagni alla vittoria.

AQUILA TRENTO e NICOLA BRIENZA

Straripante vittoria interna dei bianconeri che superano la Dinamo Sassari per 92-78 al termine di 40 minuti giocati al limite della perfezione sia in attacco che in difesa. La squadra di coach Nicola Brienza ha sempre avuto il controllo del match ed è stata abile ad  ingabbiare il play avversario, ossia Marco Spissu, con una marcatura specifica bloccando nel complesso il miglior attacco della Serie A. La serata per la Dolomiti si chiude con 5 uomini in doppia cifra di punti: i 23 di Sanders, i 15 ciascuno di Browne e Williams, i 13 di Maye e gli 11 di capitan Toto Forray con un gioco corale di assoluto rilievo e la squadra che produce 15 palloni recuperati. Le dichiarazioni di coach dell’Aquila evidenziano i meriti dei suoi giocatori: | «Siamo davvero contenti di questa vittoria, devo ringraziare e fare i complimenti ai miei ragazzi perché stasera hanno giocato una splendida partita contro una grande avversaria. Abbiamo messo in campo grande intensità ed energia, abbiamo limitato il gioco offensivo di Sassari e tutti i giocatori scesi in campo hanno avuto grande impatto: abbiamo generato tiri aperti in attacco, ma al di là dei 92 punti segnati la differenza l’abbiamo fatta in difesa. Ora ci aspetta una settimana in cui siamo chiamati a una prova di maturità con tre trasferte contro tre buonissime squadra: serviranno mentalità e attenzione per fare un ulteriore step».

 

DAVID LOGAN

Il veterano in forza alla De’ Longhi Treviso ha dimostrato ancora una volta -seppur a 38 anni suonati- che la spiega ancora a tutti vincendo il duello a distanza con Adrian Banks. Lo si era capito già alla fine del primo tempo che sarebbe stata la sua serata; infatti l’ex Sassari ed Avellino ha terminato con 18 punti e 8/13 dal campo. Ad inizio ripresa ha ricominciato da dove aveva finito mettendo altri punti quelli che di fatto hanno scavato il solco tra le due squadre. Una prestazione, quella contro la Fortitudo, mostruosa con 35 punti complessivi 14/23 dal campo, 4 assist e altrettanti rimbalzi con una valutazione di 33. 

TOMMASO BALDASSO 

Realizzare una tripla doppia non è una cosa di tutti i giorni. Nonostante la sconfitta con Venezia e una situazione socetaria non semplicissima il play della Virtus Roma mette a referto 16 punti, 10 rimbalzi e 10 assist in quasi 38 minuti, diventando il primo giocatore dal 2004 a fare, come detto, una tripla doppia in Serie A. L’ultimo in ordine di tempo a riuscirci era stato Tyrone Grant di Teramo.

VL PESARO

Per i marchigiani arriva la terza vittoria consecutiva, quarta complessiva, per una classifica davvero inattesa con un record di 4 vinte e 3 perse in compagnia di squadre come la Virtus Bologna e la Dinamo Sassari. Un successo in rimonta contro Varese non semplice in considerazione del fatto che mancava Tyler Cain l’unico vero centro della squadra. A trascinare alla vittoria la squadra di Repesa sono i 22 punti di Justin Robinson e i 18 di un Carlitos Delfino inossidabile.   

SCENDONO:

FORTITUDO BOLOGNA

Per la squadra di Meo Sacchetti le aspettative erano ben altre al netto delle tante ed importanti assenze come, l’asse play-pivot, Matteo Fantinelli e Ethan Happ e con Treviso arriva l’ennesima sconfitta, la sesta su sette partite giocate. Una classifica impietosa che vede la Effe sola in ultima posizione e una squadra che non ha né capo né coda che spesso e volentieri in campo da l’impressione di non saper cosa fare avendo sovente un atteggiamento passivo nei momenti salienti della partita. L’allenatore, anche della nostra Nazionale, nel post gara è a dir poco esplicito sul momento che sta vivendo la sua Fortitudo: “Il problema è che se una squadra in sei minuti di secondo quarto non fa un fallo se non un intenzionale e uno sfondamento, c’è qualcosa che non funziona. Sapevamo di avere dei problemi, ci sono dei giocatori fuori, ma questo non giustifica l’atteggiamento in campo del secondo quarto, veramente terribile. Non riesco a capire come la luce si sia spenta sul massimo vantaggio, sul +7. Dove non arrivo con le gambe ci arrivo con il cuore, questo mi fa fare brutti pensieri. Come uscirne? Ora dobbiamo stare in palestra, sperando che rientri qualche giocatore. Si può perdere, ma non con l’atteggiamento arrendevole del secondo quarto, è qualcosa che non avevo mai visto. Non c’è stato nessuno che abbia fatto un fallo: giochiamo in cinque, le colpe sono suddivise e il discorso è generale. Questo mi lascia il disappunto”. 

JUSTIN TILLMAN e STEFANO GENTILE

Il lungo americano del Banco gioca una partita sconcertante per approccio alla gara. Mai in partita, segna solo 5 punti in 26 minuti e tutti nel secondo tempo quando ormai la sfida era già decisa da un pezzo. In considerazione del fatto che la squadra di Pozzecco era decimata, (mancavano Kruslin, Pusica e Treier) ci si aspettava una gara diversa in termini di punti e nell’atteggiamento. Stefano Gentile, invece, rientrava finalmente in campionato dopo i problemi fisici avuti ad inizio stagione. In campo fa il suo siglando 5 punti con 4 rimbalzi, ma 5 palle perse. Soprattutto rimane alla mente un fallo terminale con una vera e propria “tranvata” sulla testa del mal capitato Toto Forray all’inizio del terzo periodo.  

GERMANI BRESCIA, LUCA VITALI, KENNY CHERY e DUSAN RISTIC

La squadra di coach Vincenzo Esposito si dimostra in piena crisi. Perdere con l’Olimpia Milano ci sta, ma farlo in modo così arrendevole fin da subito è un segnale preoccupante. Alla fine del terzo quarto il tabellone del Forum inesorabile diceva 72-37 con Brescia totalmente in balia dell’avversario. In questo contesto spiccano le disastrose prestazioni di Luca Vitali, Kenny Chery e Dusan Ristic. Il play italiano sembra in guerra con i compagni e il proprio allenatore ed è decisamente lontano da una forma accettabile, chiude con 2 soli punti, un solo assist (il suo grande marchio di fabbrica) in 21 minuti. L’altro play, il canadese Chery, è disastroso al tiro in una serata da 3 soli punti con 1/11 dal campo. Per chiudere, se possibile fa ancora peggio, il lungo serbo della Germani che scrive virgola con 0/8 da due punti in 10 minuti con una valutazione di -13 mai in partita goffo nei movimenti verso canestro.