Raccontandosi a Luca Chiabotti su “La Repubblica – Milano”, Giampaolo Ricci ha parlato della sua esperienza estiva in Africa: “La scorsa estate sono tornato in Tanzania dopo tanti anni. I miei genitori, medici, avevano fatto del volontariato in Africa, e, da piccolo, ci tornavo spesso, ma sempre con gli occhi di un ragazzino sognante che capiva poco. Stavolta mi sono reso conto che, con le mie possibilità e i contatti attuali, potevo realizzare delle cose concrete, come consentire al 97% dei ragazzi di Kisaki di non abbandonare gli studi a 12 anni per mancanza di una scuola secondaria. Ne ho parlato tanto in spogliatoio con Paul Biligha che aveva già intrapreso un percorso simile in Camerun. E solo Milano mi avrebbe dato la possibilità di realizzare l’evento, dal Politecnico che mi ha ospitato ai tanti personaggi che hanno partecipato. Già con un torneo estivo al Parco di Trenno eravamo riusciti a raccogliere 7000 euro”.

Ricci ha vissuto un 2022 pieno però anche di basket giocato: “Se devo saltare il riposo per la Nazionale sono contento, non do mai nulla per scontato, figuriamoci giocare all’Olimpia e far parte dei 12 azzurri. Se guardo il 2022 dal di fuori, mi do una pacca sulle spalle: due titoli con l’Armani, l’Europeo e la qualificazione al Mondiale da protagonista… Certo, abituato alla scorsa stagione nella quale vincevamo quasi sempre anche in Eurolega, certi giorni sono arrabbiato e deluso: se perdi, anche di poco, vuol dire che qualcosa comunque manca. Ora siamo nel momento cruciale, quello che dirà chi siamo, in Europa e con la sfida per il primo posto contro la Virtus. Io dico sempre che devi controllare quello che puoi controllare: come lavori, curi il tuo fìsico, l’avere un approccio mentale positivo facendo il possibile per aiutare la squadra. Dare il massimo mi fa sentire bene”.

All’EA7 Emporio Armani non è facile emergere e guadagnarsi dei minuti: “La cosa difficile di questi anni a Milano è non sapere mai quanto giocherai e come poter gestire al meglio il fìsico, quando spingere, quando è meglio non esagerare per essere al meglio per la partita. Per fortuna, all’Olimpia posso affidarmi completamente a Giustino Danesi e Federico Conti che fanno parte di uno staff incredibile”.

Fonte: legabasket.it