Recentemente LeBron James ha postato, e subito dopo cancellato, un tweet riguardante un poliziotto.

Il tweet in questione riportava la foto dell’agente con accanto il messaggio: “Sei il prossimo #Giustizia”. Il tweet di LeBron era un chiaro riferimento alla recente condanna di Derek Chauvin nel processo per l’uccisione di George Floyd.

L’agente, Nicholas Reardon, avrebbe ucciso Ma’Khia Bryant, una 16enne di Columbus, Ohio. Nel filmato reso pubblico dalla polizia, infatti, si vede la Bryant agitare un coltello contro un’altra donna, che cade a terra, e in seguito scagliarsi su un’altra ragazza. A quel punto l’agente spara quattro colpi, che uccidono la 16enne.

LeBron James ha spiegato i motivi per cui ha postato e in seguito cancellato il tweet.

“La rabbia non porta mai a nulla di buono, e questo vale anche per me”, ha dichiarato James. “Certo, sono ancora infuriato per quello che è successo a quella ragazza e sono stanco di vedere afroamericani uccisi dalla polizia. Però ho cancellato il mio tweet perchè veniva usato solo per creare ancora più odio. Qui non si tratta di un singolo poliziotto, ma di tutto il sistema. Desidero che tutti si assumano le proprie responsabilità.”